Dalla scoperta papplicazioni per le missioni spaziali
Uno scoiattolo in letargo (fonte: Rob Streiffer)
I microrganismi intestinali sono grandi alleati degli animali che vanno in letargo perchè li aiutano a restare in forma, nonostante il lungo periodo di inattività.
Lo ha scoperto la ricerca condotta sugli scoiattoli dall'Università del Wisconsin a Madison, pubblicata sulla rivista Science.
Coordinata da Hannah Carey, la ricerca ha scoperto che l'insieme dei
microrganismi (microbiota) che normalmente vive negli scoiattoli ha un
ruolo cruciale nel preservarne il tono muscolare anche nei lunghi
periodi di semi-ibernazione. Conoscere il meccanismo con cui questo
avviene potrebbe essere utile in futuro per astronauti impegnati in
missioni di lungo periodo.
Alcuni mammiferi, come gli orsi e
gli scoiattoli, nei periodi invernali riescono a ridurre notevolmente le
loro funzioni vitali e rimanere in una sorta di lungo sonno, uno stato
chiamato impropriamente letargo (il vero letargo prevede infatti uno
spegnimento praticamente totale del metabolismo, come avviene in alcuni
insetti).
Uno degli aspetti ancora poco compresi della
semi-ibernazione è la capacità di questi mammiferi di riuscire a
conservare quasi intatto il tono muscolare. Per cercare di capirlo i
ricercatori americani hanno studiato il comportamento degli scoiattoli a
13 linee (Ictidomys tridecemlineatus) esaminandone in particolare i
meccanismi legati all'azoto, elemento fondamentale per il metabolismo
degli amminoacidi necessari a impedire l'atrofizzazione dei muscoli.
Gli scoiattoli usati nell'esperimento sono stati alimentati con cibo in cui l'azoto era stato 'marchiato' con isotopi facilmente tracciabili e di questi, una parte e' stata anche alimentata con antibiotici capaci di abbattere buona parte dei microbi presenti nell'intestino e fondamentali per l'assorbimento degli aminoacidi dal cibo.
Seguendo il percorso degli isotopi i ricercatori hanno cosi' scoperto che a giocare un ruolo fondamentale nel mantenimento del tono muscolare sono proprio i microrganismi. Una scoperta che potrebbe avere importanti conseguenze nel cercare trattamenti per gli astronauti impegnati in lunghe missioni spaziali durante le quali l'ambiente di microgravita' comporta una rapida atrofizzazione muscolare.
(ANSA)
Kissinger71
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