sabato 5 luglio 2014

MASADA 1543 CI FACCIAMO UN SELFIE?


MASADA n° 1543 4-7-2014 CI FACCIAMO UN SELFIE?

L’incrollabile fanatismo- Anatocismo. Renzi continua coi regali a banche e ladri, in fondo non molto diversi – A forza di slide – Pareggio di bilancio e Costituzione – Renzi e il semestre europeo – L’indecente coro dei media plaudenti a due ore di nulla assoluto -   A marcia indietro come i gamberi  - Che accadrà se le riforme passano al Senato -  La dittatura in tre mosse – La peggiore piaga italiana: la corruzione – Renzi si depenalizza il reato – Il costo della corruzione – L’Italia batte il record europeo – Ci mancava l’allargamento della  legge anti-arresti a 5 anni dopo  il libera-tutti Letta/Cancellieri ! - Spese folli: la grande abbuffata – Una Repubblica fondata sull’impunità

Secondo uno studio della American Psychiatric Association, chi ha la mania del selfie soffre di un disturbo mentale. "Mancanza di autostima". Oddio, non ci pare il caso di Renzie, ma per la regola del contrappasso, alcune patologie si manifestano proprio per cause opposte. Il disturbo ha trovato anche un nome: la "selfite", coazione ossessivo-compulsiva di realizzare fotografie di se stesso per poi pubblicarle online per compensare la mancanza di autostima (ma non sarà pure una overdose narcisistica della stessa?). Noi, davanti al carattere vanesio e autocelebrante di Renzi, potremmo chiamarla anche ‘Bombite’.
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A FORZA DI SLIDEViviana

Ho ancora nelle orecchie i cori scandalizzati di chi attaccava i 5stelle come degli inesperti che nulla sapevano di leggi e regole e si sarebbero aggirato come degli incompetenti nelle severe aule del Potere. Qualcuno mi dica ora come mai lo stesso coro scandalizzato non si alza su questi pasticcetti insulsi che Renzi ci rifila e che della serietà imponente della Legge non hanno né la sostanza né la forma?  Renzi non sa fare leggi, tantomeno riforme. Sa fare solo slide. E fa solo bozze. Avete visto la riforma della Giustizia? 12 titoletti un po’ casuali, buttati là in modo veloce o abborracciato alcuni dei quali sono francamente aberranti e contengono una tale iniquità manifesta che persino la casalinga di Voghera farebbe un lavoro migliore.  Ma Renzi, attentissimo alla pubblicità commerciale,  non si spreca per il resto. E dei suoi Ministri non si fida, tanto li ha scelti per far numero ma non fa fare loro niente, tant’è che nessuno di loro sa mai un piffero di niente sulla materia di cui è Ministro ed è sempre incapace di rispondere. Poi  Renzi manda le sue  abborracciate bozze da Napolitano che, pover’uomo, prende quei titoletti a caso e ordina all’esercito dei suoi esperti di dar loro la forma consona a legge. Già che c’è, però, Napolitano potrebbe anche firmarle come sue, queste leggi, visto che le ha fatte!
Chi era che diceva che il M5S avrebbe mandato in Parlamento incompetenti digiuni di leggi e incapaci di fare alcunché? Perché al Governo invece?? Siamo al ‘Governo delle bozze’. Johnny F. Reak scrive: “39 anni fa veniva al mondo Renzi… ma era solo una bozza.”
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E’ arrivato Renzie, il vuoto del twitter.
Tiene i suoi ministri a briglia su WhattsApp.
Ha sempre il dito su qualche touch screen.
Un doppio clic dà una bozza di riforma.
Un hashtag depone governi.
Un tweet riduce il debito.
Se il medium è il messaggio, un medium vuoto è il più adatto a veicolare messaggi vuoti.
E’ il nonsenso pneumatico.
La rottamazione di qualunque residuo di cervello attivo.
Quando annuncia la riforma della Giustizia, lo fa in 12 slide.
In 140 caratteri ti rifà l’Italia.
Renzi non è uno statista. E’ un emoticon.
Ora, l’intramuscolo quotidiana nel lifestream incessante che cancella il trascorso e obnubila il futuro abbisogna almeno di un ministero: “Agli Hashtag”!
(da Daniela Ranieri)
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Il problema dei giornalisti internazionali a Bruxelles è stato trovare un'efficace traduzione nella propria lingua madre della frase "anche oggi decine di supercazzole".
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Un'altra puntata di "Mr. Bean goes to Bruxelles".
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Vomlt
Cogito ergo vomito.
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“Al tempo del fascismo non sapevo di vivere nel fascismo”
Hans Magnus Enzensberger
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La flessibilità a cui si riferiscono, tutti quanti loro, è quella di volerci, tutti quanti noi, costantemente piegati a novanta gradi.
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I fanatici anche di fronte a prove certe dei loro errori aumentano la loro fede
Socrate che era un grande pedagogo diceva: "Basta attivare l'intelligenza degli uomini. Nessuno mangerà una minestra sapendo che è avvelenata". Ma non aveva tenuto conto dei fanatici.
I fanatici non sono intelligenti. Sono coatti.
L'etimo della parola porta a "ispirato da follia divina". Sparito il divino, resta la follia. Secondo il filosofo Santayana: «Il fanatismo consiste nel raddoppiare i tuoi sforzi quando hai dimenticato lo scopo ultimo del tuo impegno ».
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L'Unione Europea è quella organizzazione che discute quasi in segreto un trattato commerciale con gli USA che trasformerà la globalizzazione da espressione idiomatica in precursore del Governo mondiale a conduzione americana.
Le privatizzazioni selvagge, il trasferimento della gestione politica del mondo dai parlamenti ai consigli di amministrazione delle banche, questo è il futuro "roseo" che ci aspetta.
L'Europa del pugno di ferro è un progetto antico, non sarà Ulisse o Telemaco a cambiare la rotta della nave, Scilla e Cariddi stavolta non riusciamo ad evitarli.
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Kenneth Bouldin, professore all’Università del Michigan asserisce che: "oggi si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale, tuttavia, siano state mantenute le forme esteriori del Governo democratico". Cvd.
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In due anni il nostro debito è aumentato di 250 miliardi. Se non siamo capaci di controllarlo ce la prendiamo coi Tedeschi? Abbiamo un’evasione da 150 miliardi all'anno, una corruzione da 60, lavoro nero, 200 mafie… totale: 500 miliardi all'anno in fumo e ce la prendiamo coi Tedeschi? Dovremmo imparare da loro cosa significhi essere un popolo serio e comportarci di conseguenza. Ricordo che il Ministro degli esteri tedesco si dimise per aver copiato parte della sua tesi di laurea. Noi qua invece facciamo le riforme con un condannato in via definitiva per frode fiscale.
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NUOVO REGALO ALLE BANCHE. L’ANATOCISMO
Le famose riforme Renziane hanno riammesso persino l'anatocismo, interessi sugli interessi, l'usura legalizzata delle banche, facoltà truffaldina cancellata dal decine di sentenze di Cassazione negli anni 90 e perfino dalla Corte Costituzionale, per consentire la ‘Crescita’ degli  interessi  delle banche a danno di consumatori, piccole e medie imprese e delle famiglie già strozzate da tassi di interessi molto elevati e ben superiori alla media UE, cioè le banche ti calcolano gli interessi sugli interessi, un po' come le bollette dove ti tassano gli aumenti di tasse.
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PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE
Viviana

Siamo l'unico Paese europeo che ha il pareggio di bilancio in Costituzione!! Articolo 81! insomma gli unici impiccati che il capestro se lo sono messi da soli! ll massimo del masochismo!
Non sono mai riuscita a capire come abbiamo potuto fare una tale modifica alla Costituzione dal momento che nessuno, nel breve governo Moti ha mai visto né l'iter costituzionalmente richiesto né il passaggio minimo di 3 mesi tra il voto alla Camera e quello al Senato né le discussioni parlamentari relative che pure ci devono essere state, visto che almeno l’Idv era contraria.
Gli scellerati che hanno votato una simile nefandezza "senza se e senza ma" sono stati tutti. Il misfatto è avvenuto il 18 aprile 2012, con voto unanime di Pd,  PdL, Udc, Fli e Api. Il quorum  era di 214 voti su 321, I voti sono stati in Senato 235 con  soli 11 no e 24 astenuti. L'altissimo consenso ha evitato il referendum popolare confermativo. Il M5S non c'era ancora e ha votato contro solo Di Pietro.
Incredibile! Quando siamo tornati a votare, Monti è scivolato nella polvere, invece tutti quelli che avevano votato compatti le sue porcherie sono stati rivotati. Qualcuno riesce a capire con quale coerenza funziona il cervello dell’elettore italiano? Disinformazione assoluta? O una demenza senza pari?
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Viviana
C'è poco da sghignazzare e da continuare a votare questi delinquenti!
-efficienza della giustizia: 39° posto su 42 paesi europei
-libertà di stampa: 49° posto nel mondo
-corruzione: 69° posto
-durata di un processo commerciale 160° posto, sui 185 paesi
-156° posto per la durata di un processo penale
-peggio dello Zimbabwe per la giustizia civile, 73°posto
-primi in Europa per numero di avvocati (250.000, contro i 55.000 della Francia, i 175.000 della Gran Bretagna, i 155.000 della Germania) e abbiamo il più alto numero assoluto di cause e i tempi della giustizia più lunghi d'Europa.) Alla Camera abbiamo 85 avvocati, al Senato 46.

-siamo agli ultimi posti nelle classifiche mondiali per trasparenza ed efficienza amministrativa.
Questo è un Paese fatto a misura di politici, mafiosi e avvocati.
L'Italia ha 150.000 leggi contro le 6.000 della Francia e le 7.000 della Germania.
E questi cosa pensano di fare? Non certo snellire la burocrazia, eliminare un grado di giudizio, abolire la prescrizione, rendere il processo più giusto e serio, investire nella macchina della giustizia... No, pensano ad aumentare le leggi, ad aggiungere nuovi ricorsi come quelli ai giudici che impantaneranno ancora di più le lentezze dei tempi e gli ingorghi dei giudici, ed eliminare il Senato per fare altre migliaia di leggi abborracciate, confuse, precipitose e ad arbitrium!
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Con le leggi che abbiamo nemmeno i processi di tangentopoli riuscirono a bloccare il malaffare. Il giro di corruzione della prima tangentopoli costò agli Italiani 10 000 miliardi di lire annui di costi per i cittadini per tangenti. un indebitamento pubblico fra 150 000 e 250 000 miliardi di lire, tra 15 000 e 25 000 miliardi di interessi annui sul debito.
Per porre un argine alla bancarotta, il Governo Amato fu costretto a varare, nell'autunno di quell'anno, una finanziaria pesantissima per l'epoca: 92 000 miliardi di tasse, con in aggiunta il prelievo forzato del 6 per mille su tutti i conti correnti bancari Italiani,  considerato il vero e  proprio "scontrino finale" di Tangentopoli.
Gli imputati furono 2.565. Da questa bufera sapete quanti sono rimasti in carcere? QUATTRO !!! Con gente come Greganti che entrava e usciva dal Parlamento a suo piacere a prendere ordini e portare ricavi.
E ora tutto quello che vogliono è cambiare il sistema per attaccare di nuovo i giudici? E completare la loro impunità?!?
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Berlusconi ha dimostrato per 20 anni che si vince con le promesse, non con i fatti
E Renzi usa questo sistema anche meglio, perché è più giovane, energico e logorroico.
Finché un popolo sarà abbindolato dalle promesse e non cercherà i fatti, continueremo ad andare male passando da un demagogo all'altro.
E non saremo mai un popolo di cittadini che cercano la democrazia, ma un insieme di compratori manipolato con tecniche commerciali.
Quando l'ideologia viene sostituita dai comunicati commerciali, la politica è morta e resta solo il marketing.
Una volta Berlusconi si sbagliò parlando e invece di dire 'elettori' disse 'consumatori'.
Renzi non è altro che l'allievo più attento di Berlusconi e di Vanna Marchi, un allievo che ha superato i maestri, per la dannazione di un intero Paese e la disfatta degli idioti.
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RENZI E IL SEMESTRE EUROPEO

Anthony
Il tripudio di voci estasiate che ha accompagnato l’ennesimo show del premier rappresenta probabilmente la fotografia perfetta di un Paese assolutamente provinciale, mediocre e che non ha più margini di miglioramento; la politica come ci viene propinata è morta risucchiata in un vortice di parole altisonanti seppur totalmente prive di senso, viviamo in una sorta di trance mediatica, una condizione di alterata percezione in cui a contare è tutto tranne che la realtà.
L’ex sindaco di Firenze è andato in Europa a riproporre il canovaccio che ha messo in piedi da noi guadagnandosi il solito plauso da parte degli ominicchi mediatici e di chi  campa di chiacchiere e speranza. Ma di che si rallegrano gli italioti? Perché mai dovremmo entusiasmarci?!
Per quanto mi riguarda si è trattato della solita pagliacciata in salsa pop tra slogan triti e ritriti e metafore da svenarsi le mani, trovo infatti che quella dell’attuale premier sia una retorica spicciola, emozionale e priva di contenuti, utile per organizzare qualche sterile dibattito televisivo o per riempire le prime pagine dei giornali.
Quando succederà qualcosa di grosso, quando questa combriccola di dilettanti allo sbaraglio avrà fatto qualcosa di concreto fatemi un fischio mi raccomando; mi rivolgo più che altro ai sostenitori di questo ridicolo premier che per quanto mi riguarda era e rimane un personaggio furbo ma sostanzialmente mediocre.
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Mark
I titoli danno l’esatta immagine di un Paese servile, autocentrato sul proprio ombelico, provinciale, e sciocco.
Se lo scopo del semestre oltre agli obbiettivi del Governo è accrescere la nostra autorevolezza, credibilità e dare un’immagine di affidabilità verso gli altri partner e la pubblica opinione europea, ieri vi sono stati alcuni errori non da poco. Il discorso è stato aulico, molto retorico, ma carente sotto il profilo della concretezza e della pragmaticità: uno stile più adatto alla nostra sensibilità, ma incomprensibile ad altri popoli, come quelli del nord europei molto più pragmatici. Il passo falso della conferenza stampa con i giornalisti stranieri, è un’altra mossa che si poteva evitare: indispettire e seccare, coloro che dovranno raccontre le nostre proposte e posizioni ai loro elettori e alle opinioni pubbliche europee, non è stato un incidente, ma peggio. Se poi la causa di tutto ciò è la registrazione di “Porta, a porta” siamo ben oltre il provincialismo. Come provinciali sono le voci sguaiate di Pittella e Bonafè che in risposta all’attacco di Weber, minacciano di far saltare l’accordo su Juncker. Minacce inutili e stupide: perché qualora saltasse l’intesa sulla nomina del presidente di commissione, i vincoli dei trattati rimangono gli stessi attualmente in vigore, che certamente non sono la maggior flessibilità auspicata e invocata. Ritardare la composizione della commissione, significa ritardare ulteriormente i lavori delle istituzioni europee e ridurre ancor più le possibilità d’efficacia del nostro semestre e il tempo a disposizione: già ora i lavori non inizieranno prima di settembre.
É inutile illudersi, gli equilibri di potere sono tali, per cui i popolari europei sono il primo gruppo, e volenti o nolenti, la Germania è il Paese più forte ed influente all’interno dell’Unione: gli equilibri e le dinamiche inevitabilmente dovranno tenere conto dei poteri e delle forze reali. Una classe politica seria, meno provinciale e meno isterica, dovrebbe all’interno di questo quadro lavorare per rafforzare le nostre posizioni, non accarezzare sciovinismi e orgogli nazionali stupidi e infruttuosi.
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Desmond
Ho visto ripetersi con poca meno enfasi la figuraccia di Berlusconi. Renzi ha fatto un discorso infarcito di slogan, come fece Berlusconi, e gli è stato risposto a muso duro che può tenersi le chiacchiere e gli vengono chiesti fatti.
Almeno ha avuto il buon senso a quel punto di non rispondere con insulti come fece Berlusconi. E’ già qualcosa, ma resta una figura di palta.
Quanto al coro dei giornali, che ormai si possono chiamare di regime, faccio presente che gli stessi giornali nei giorni scorsi hanno dato ampia pubblicità al successo vantato da Renzi nell’ottenimento, da parte del vertice dei capi di Governo dell’UE, di maggiori margini di flessibilità nella gestione del debito.
Ebbene, ieri lo stesso Renzi, in persona, nel suo discorso ha dichiarato apertamente che tale concessione non solo non esiste, ma non è mai neanche stata discussa! Ha proprio lamentato che la cosa non sia stata neanche discussa, e pochi giorni fa lui e i giornali della lista l’avevano non solo annunciata, ma addirittura enfatizzata!!!
Insomma Renzi in persona ieri ha smentito non solo se stesso, cosa fatta spesso anche da Berlusconi, ma addirittura anche i giornali della lista di Gilioli che avevano dato in coro una notizia completamente falsa!
Come stupirsi quindi se oggi presentano ai sudditi Italiani come un successo del ducetto una patetica scena di stupida e impotente arroganza?
Anche Gheddafi faceva discorsi all’ONU che suscitavano riso e imbarazzo, ma a Tripoli se ne dava notizia con squillar di trombe.
Renzi, esattamente come Berlusconi, in realtà non stava parlando al Parlamento europeo, ma ai sudditi Italiani. Ecco perché subito dopo è andato a Porta a Porta ignorando i giornalisti europei, ed ecco perché la stampa italiana che gli è prona ha restituito una versione tanto grottesca e infondata di quel discorso agli stessi sudditi.
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Civil Servant
La stampa quotidiana italiana (due o tre eccezioni a parte) è quasi di sicuro quella moralmente più abietta dell’intero pianeta. Suscita solo schifo e ribrezzo. Non solo è, e in modo conclamato, sotto padrone, ma la cupidigia di servilismo che vi alligna è tale che spesso gli articoli vanno perfino oltre quel che il padrone si può ragionevolmente aspettare di leggervi.
Nei giornali Italiani Pavlov avrebbe trovato straordinarie conferme delle sue teorie. Un furbetto Cettola-qualunque prende (non stiamo a dire come) il 40% dei voti di meno del 60% degli aventi diritto al voto e i giornalisti inciampano l’uno sull’altro mentre corrono a leccargli l’orlo dei pantaloni.
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M
Intanto (che i media inneggiano Renzi con i toni dell’Istituto Luce) all’orizzonte avanzano quattro Cavalieri dell’Apocalisse: la demografia, la produttività scarsa, l’altissimo livello di indebitamento e l’inflazione così bassa da rischiare lo spettro della deflazione.
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Desmond
Pochi giorni fa i giornali Italiani hanno esaltato con squilli di tromba degni dell’Aida il successo di Renzi nell’ottenere la revisione dei vincoli di bilancio e ieri Renzi ha avuto un violento scontro con Manfred Weber perché questi ha respinto al mittente la lamentela di Renzi che non ha ottenuto alcuna revisione.
Insomma, più realisti del re i giornali Italiani avevano dato credito ad una dichiarazione falsa di Renzi, la cui falsità avrebbero invece dovuto denunciare. E ieri Renzi smentendo se stesso ha smentito anche l’intera stampa che lo aveva osannato.
Più ridicolmente servili di così…!
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Andrea Scanzi

Fate una carrellata rapida sui canali televisivi Italiani stasera. Quasi tutti. E guardate domattina i titoli dei giornali. Quasi tutti. La vulgata pressoché generale è: "Renzi bacchetta la Merkel", "L'Italia non prende lezioni dall'Europa", "E' ora di cambiare", "La genialità del selfie all'Europa di Renzi", "Noi non siamo i salvati, siamo i salvatori". Ecc.. La narrazione è semplice: da una parte il rivoluzionario giovane Renzi, dall'altra i vecchi bacucchi cattivi. Con fedeltà quasi commovente, si diffonde il verbo Renziano (cioè niente) con solerzia e abnegazione, fideismo e trasporto. Non importa che, oltre alle parole Renziane, non ci sia nulla; non importa che, concretamente, poco o niente cambi: l'importante è crederci (e farci credere gli altri). Neanche Berlusconi aveva mai goduto di tale consenso bulgaro. Siamo di fronte a un "incantamento" globale, in parte sincero e in parte interessato: tutti o quasi abbindolati dal Pacioccone Mannaro, ora in nome della speranza e ora del tornaconto personale, e chi non è d'accordo è un disfattista da spedire al rogo, un ‘gufo’. Se si andasse al voto domani, Renzi avrebbe una maggioranza ancora più schiacciante di quella del 25 maggio. I più pessimisti parlano di dittatura. Io non arrivo a tanto, ma se creduloneria e servilismo facessero ricchezza, l'Italia del 2014 sarebbe verosimilmente il Bengodi.

Ieri Renzi lo ha detto davvero: “Siamo la generazione Telemaco”. Una volta i Jalisse, una volta la Cinquetti, una volta il Tetris. E ogni volta una supercazzola. Un po’ farsa e un po’ tragedia, un etto di citazionismo e due di ottimismo che è “il profumo della vita”. Il dittatore dello stato libero di Jovanottia. Poveri noi.
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Barbagli
Il problema in Italia non è mai stato tanto di sapere la verità, ma che, saputala, tutto resta uguale. Perché certi Italiani sono come i Mi Mi Mi, cui tutto passa sopra senza un fiato. Credono forse d’essere liberi; votano persone che nemmeno conoscono, e che una volta eletta, fa ciò che vuole: acciuccia e si spartisce. Sempre comanderà un’oligarchia che li inganna col giuoco delle parti. E allora? Dov’è, povero o postero, il guadagno? La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.. La falsa democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo.
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Oflixis
Apro i giornali e mi stropiccio gli occhi per accertarmi di non essere vittima di qualche miraggio o distorsione ottica che mi fa leggere una cosa per un’ altra. Sulle riforme, sui decreti, sui commenti della stampa, cazzo anche sulla nazionale. L’Huffington post che titola tipo: Mondiali: il primo insuccesso dell’Italia nell’ era Renzi. Ma diranno sul serio? No, dico, ci credono? Oppure il giornalismo è ormai una specie di servizio pay-per-write?
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Anthony
Il tripudio di voci estasiate che ha accompagnato l’ennesimo show del premier rappresenta probabilmente la fotografia perfetta di un Paese assolutamente provinciale, mediocre e che non ha più margini di miglioramento; la politica  come ci viene propinata è una cosa morta, risucchiata in un vortice di parole altisonanti seppur totalmente prive di senso, viviamo in una sorta di trance mediatica, in una condizione di alterata percezione uditiva e mentale in cui a contare è tutto tranne che la realtà.
L’ex sindaco di Firenze è andato in Europa a riproporre il canovaccio che ha messo in piedi negli ultimi tempi nel nostro povero Paese e si è guadagnato il solito plauso da parte degli ominicchi della carta stampata, oltre che l’inevitabile simpatia di quella parte degli Italiani che campa di chiacchiere e speranza.
Vorrei però capire di che cosa si rallegrano gli italioti! Perché mai dovremmo entusiasmarci?!
Si è trattato della solita pagliacciata in salsa pop tra slogan triti e ritriti e metafore da svenarsi le mani, trovo infatti che quella dell’attuale premier sia una retorica spicciola, emozionale e priva di contenuti, utile per organizzare qualche sterile dibattito televisivo o per riempire le prime pagine dei giornali.
Quando succederà qualcosa di grosso, quando questa combriccola di dilettanti allo sbaraglio avrà fatto qualcosa di concreto, fatemi un fischio, mi raccomando; mi rivolgo più che altro ai sostenitori di questo ridicolo premier che era e rimane un personaggio furbo ma sostanzialmente mediocre.
Pipitone scrive: “Di mediocrità si muore” e “Questo  Paese ha dimenticato di essere il Paese del talento, dello stile, del gusto. Era il Paese dell’Olivetti Lettera 22, di Giò Ponti, di Pier Paolo Pasolini, di Leonardo Sciascia, di Renato Guttuso, di Federico Fellini, di Enrico Berlinguer e Giovanni Spadolini, della Vespa, della lampada di Fontana, di Indro Montanelli. Il problema di questo Paese è che le argomentazioni, gli esempi, la musica, la cultura, i film e le opere di genio, ovvero tutto ciò che rende credibile i punti di vista, è ormai scomparso: sostituito da bugie affascinanti. È un Paese di slogan, di hastag, di repliche… Paese dei video virali, della caciara, delle foto sfocate su Facebook. E chi crede di poter puntare sul talento, anche se magari lo ha davvero, è spacciato. È un Paese che invoglia alla fuga. Oppure all’inseguimento del carro del più forte. Che quasi mai fa rima col più bravo.”
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Eduardo d’Errico
A mia memoria (e ne ho, di memoria) non ho mai visto una “Grosse Koalition” di queste dimensioni: stampa, televisioni, confindustrie, sindacati (fino, ahimè, a Landini), finanza, tutti a lingua sguainata al seguito del Caro Leader assunto per sconfiggere il Drago a cinque stelle che minaccia l’ordine europeo e la “pax napolitana” oltre a qualche migliaio di amministratori locali e a qualche centinaio di migliaia di loro “clientes”. Poi dice che uno si butta a…..
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Alessandro Gilioli
Uno dei principali problemi della democrazia, oggi, è l’indebolimento dei canali di comunicazione tra cittadini e decisori della politica.
Questo fino agli anni 80 veniva svolto dai partiti. Lelio Basso, uno dei padri costituenti, l’aveva ben chiaro e per questo scrisse l’articolo 49 della Costituzione.
Poi i partiti hanno iniziato a diventare sempre di più burocrazie chiuse, corporative, che miravano all’autoperpetuazione e all’occupazione del potere, fino alla Casta (privilegi) e Mani Pulite (corruzione).
Per supplire a questa perdita di rappresentanza popolare, i partiti hanno allora aperto alla cosiddetta “società civile”, raccontavano di essere d’accordo tutti sulla necessità di abolire il Parlamento di nominati creato dal Porcellum, di ridurre i privilegi, le immunità, le auto blu.
Questo fino a un anno fa. Negli ultimi mesi la musica è cambiata. Ora si pensa di sostituire il Porcellum con l’Italicum, che ha ancora le liste bloccate; mentre il nuovo Senato verrà scelto direttamente dalle segreterie dei partiti. E l’immunità viene ma allargata anche a chi non è stato eletto.  Oggi, l’ultima chicca: l’emendamento che quintuplica il numero di firme necessarie per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare.
Si va, insomma, a marcia indietro rispetto a un aumento di lotta agli abusi di Casta e alla richiesta di democrazia. Ma l’esigenza dei cittadini di partecipare, controllare ed epurare resta e non si può tornare indietro, è un processo ineluttabile, che non riguarda solo l’Italia  e dipende dalla crescita della rete e dalle maggiori capacità di informazione delle persone. E’ una tendenza globale che porterà nella direzione opposta alle scelte italiche di oggi.
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Viviana Vivarelli
Sul semestre europeo di Renzi i media hanno battuto lo squallore più servile. Cosa si può osservare, invece:
1°: intanto questa nomina è di routine, la ricoprono a turno tutti e non conta una cippa
2° : ad ascoltare Renzi non c’era nessuno salvo i Renziani
3°: il suo vuoto e roboante discorso degno di un ragazzetto amante dello slang da discoteca non è stato riportato da nessun giornale internazionale
4° : per essere uno che ha definito l’Europa una noia mortale, le sue 2 ore di chiacchiere a vuoto non hanno certo costituito una miglioria
5°: dovendo ammansire la Merkel, partire attaccandola non solo non è stato coraggioso, è stato un autogoal da mentecatto
6° : se proprio aveva qualcosa da far sapere all’Europa non doveva disertare il confronto coi giornalisti
7° : far riaprire apposta il programma di Vespa per farsi l’apoteosi non era venuto in mente nemmeno al peggiore Berlusconi
8°: non si riesce a capire i motivi della sua arroganza quando non solo non è riuscito come ha fatto la Spagna a far slittare avanti i vincoli di bilancio, ma perdendo tempo come fa con inutili e controproducenti riforme costituzionali che nessun cittadino richiede, non solo non affronta nessuno dei gravissimi problemi del Paese, ma in autunno dovrà strappare dalle nostre tasche 20 miliardi. Se nel 2015 riconfermerà gli 80 euro ne dovrà prendere in tasse altri 10. E altrettanti se per amor di giustizia li dovrà dare anche a senzalavoro e pensionati al minimo. In queste condizioni cosa ci sia da farsi il selfie non si sa!

Dopo due ore di chiacchiere da imbonitore da strapazzo, Weisdmann, presidente della Bundesbank ha risposto seccamente al ragazzotto presuntuoso e ai suoi discorsi da bulletto di periferia:
“La Germania nel 2015 raggiungerà il pareggio di bilancio”
“Le riforme vanno fatte, non solo annunciate”
“I tassi sui titoli di stato non sono mai stati così bassi ma temiamo che ciò non sarà usato per fare giuste riforme ma per finanziare altre spese”
“Fare più debiti non è il presupposto della crescita!
Sembrava quella scena di Indiana Jones e il tempio maledetto, quando un feroce e pomposo guerriero lo fronteggia sulla piazza e per due ore rotea in su e in giù e in qua e in là la scimitarra. Jones tira fuori la pistola e lo fredda.
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Mettere uno che parla e pensa come un ragazzotto da discoteca nella massima carica dello Stato è come dare una bomba in mano a una scimmia.
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Desmond
Una  volta imposto un Senato fedelissimo al Governo, senza nessun membro disubbidiente (chi contesta è radiato), e poiché quel Senato avrà poteri di modifica della Costituzione, possiamo dire con certezza cosa accadrà poi. Intanto neutralizzare la Consulta, aumentando la parte di nomina politica, senza bisogno di dover ignorare le sue sentenze, come sta avvenendo ora, poi neutralizzare la magistratura, con l’abolizione dell’azione penale obbligatoria e la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, con la prima sottoposta direttamente o indirettamente al potere esecutivo.
A quel punto il Governo potrebbe anche eliminare l’immunità parlamentare. Così farebbe contenti i fessi e, avendo trasformato la magistratura da potere indipendente a proprio strumento inquisitorio, stringerebbe ancora di più la presa sul potere legislativo e aumenterebbe la capacità di reprimere arbitrariamente l’opposizione residua, rafforzando la dittatura. Tutto questo avverrà quasi certamente nei prossimi 2 anni.
E’ anche prevedibile che se da una parte il Governo sarà sempre più forte, dall’altra il saccheggio del Paese e il dilagare della corruzione e delle mafie aumenteranno l’instabilità e i disordini sociali.
Considerato che le risorse a disposizione del Governo per sopire il disagio sono ormai ridotte all’osso e che la corruzione è già adesso dilagante è prevedibile che il regime collassi rapidamente, in 3 o al massimo 5 anni.
A quel punto è impossibile prevedere cosa succederà. Potrebbe verificarsi una rinascita del Paese con la fine del regime e il carcere per tutti i suoi capi, ma anche una balcanizzazione con veri e propri conflitti armati. Potrebbe davvero succedere di tutto alla caduta del regime, nel bene e nel male.
C’è ancora una possibilità perché tutto questo non succeda e cioè che nel corso della votazione in Senato, le modifiche costituzionali non ottengano i 2/3, se si sommeranno la rivolta, per senso della decenza e fedeltà alla democrazia, di una parte di Senatori al disagio di chi, pur avendo molto pelo sullo stomaco, teme di restare fuori dalla spartizione delle spoglie del Paese di cui beneficeranno i membri dell’oligarchia di regime.
Se questo accadrà, la Costituzione renziana dovrà andare al referendum confermativo e  tutto il consenso verso il regime potrebbe esaurirsi. A quel punto il regime probabilmente crollerà, ma avremo ancora una Costituzione democratica che potrà essere nuovamente applicata rapidamente, anche col carcere per Renzi e i suoi accoliti, e vi saranno buone possibilità di risalire la china, sia pure con molte difficoltà e disagi.
L’unica incognita, e l’unica possibilità di salvare la democrazia e noi stessi, sta quindi nel mancato raggiungimento dei 2/3 nel prossimo voto al Senato.
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LA DITTATURA IN TRE MOSSE
Alessandro

La legge elettorale dittatoriale e incostituzionale con un premio di maggioranza esagerato è peggiore della legge Acerbo di Mussolini. E' l'inizio di un cronoprogramma che porta alla dittatura.
1 - La legge elettorale fatta da Renzi e Berlusconi toglie le preferenze e il conflitto d'interesse. Con il 37%, ottenuto sommando la coalizione di tanti partitini, si ottiene il premio di maggioranza del 55%. Poi, i partitini che sono nelle coalizioni hanno una soglia di ammissione del 4% e i partiti che si presentano da soli hanno una soglia dell' 8%, ma dovrebbe essere il contrario per garantire l'opposizione!
2 - Depotenziare e rendere innocuo il Senato (in un primo tempo di nominati, senza preferenze, e poi di sindaci e Presidenti di Regione) per renderlo ininfluente nella partecipazione della formazione delle leggi, della nomina del Presidente della Repubblica e ai fini della democrazia. Le spese, invece, possono essere ridotte tagliando di netto alla metà il numero dei parlamentari di Camera (300) e Senato (150), e tagliando a metà stipendi, privilegi, pensioni e indennità di fine mandato. Così si risparmia di più. La prevista nomina di 21 Senatori da parte del Presidente della Repubblica avvalora il senso dittatoriale della riforma, con un così alto numero di Senatori scelti proprio da uno dei due prossimi
destinatari del potere che nella fase 3 sarebbe il Presidente della Repubblica
presidenziale, conferma il progetto di meglio accentrare il potere in mano a due sole persone, il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica.
3 - Modificare la Costituzione per fare dell'Italia una Repubblica presidenziale, invece che una Repubblica parlamentare.
La dittatura senza opposizione è servita! Avremo due sole persone al comando: il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio.
Possibile che non ci siano parlamentari del PD che abbiamo l'avvedutezza di capirlo e il coraggio di opporsi?
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LA PEGGIORE PIAGA ITALIANA: LA CORRUZIONE
Viviana Vivarelli

La corruzione è l'epidemia italiana, peggio dell'aviaria o dell’HIV, una infezione del cervello che uccide le cellule dello spirito critico, della democrazia, dell'onestà, della giustizia e le sostituisce con quelle del conformismo, del servilismo, del rampantismo, della caccia alle streghe, dell'omologazione più bieca al peggio.
La fazione prende il posto della partecipazione.
La clonazione uccide il pensiero libero.
L’apartheid del diverso politico subentra al pluralismo democratico.
La cortigianeria sostituisce lo spirito civile.
Il meschino piacere di partecipare a una gogna neutralizza l'impulso a costruirsi un sogno, una utopia, per il bene di tutti.
L’utilitarismo, l’opportunismo, il rampantismo schiacciano il meritevole, il giusto, il vero.
L'intero uomo viene omologato in una massificazione miserevole verso il basso, dove l'orda non ha più direzione né progetto ma si esaurisce nell’aggressione a presunti nemici,  dimenticando il dovere di controllo, di autodifesa, di prospettiva del futuro, di bene comune, di civiltà.
L'uomo cessa di essere un cittadino pensante che partecipa a uno Stato democratico per diventare la particella insignificante e consenziente di una massificazione inconsulta, che i potenti possono manovrare a proprio piacere
E' successo con la Spagna di Franco, col Cile di Pinochet, con l'Argentina di Peron, con la Germania di Hitler, con la Russia di Stalin, con l'Italia di Mussolini.
Sta succedendo ancora.
Quando un potere autoritario si installa in un Paese è perché i suoi abitanti si sono dimenticati di avere dei cittadini e di dover difendere il proprio Paese e si sono persi in cacce senza costrutto attaccandosi tra loro vigliaccamente, dimenticando il bene comune e financo il proprio.
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Alessandro
Renzi dice che farebbe la riforma della giustizia in modo partecipativo? Sembra una nuova presa in giro. Lui le riforme le prepara con Berlusconi e Verdini e poi le impone al PD e agli Italiani.
- "La legge sul lavoro è intoccabile (da come l'ho fatta io)".
- "Sulla legge elettorale non si discute"; quella pessima legge elettorale incostituzionale e dittatoriale fatta in due in una stanzetta con il suo sodale Berlusconi.
- "La legge è blindata", sulla riforma del titolo V della Costituzione.
- "Non lascio a nessuno il diritto di veto sulle riforme!", sulla riforma del Senato.
Le proposte delle leggi sono sempre annunciate in modo generico, arbitrato, pasticciato, senza dettagli, senza scienza o competenza. Renzi annuncia enfaticamente una cosa per ottenere consensi, senza testo scritto, solo con i titoli, poi ne fa sistematicamente un'altra, peggiore!
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RENZI SI DEPENALIZZA IL REATO

In autunno ci dovrebbe essere il secondo grado di giudizio nel processo a Renzi per danno erariale. Ma nella riforma della Pubblica Amministrazione c'è un piccolo comma che cancellerebbe la condanna ricevuta da Renzi nel 2011.
Renzi, com'è noto, sostituì un funzionario in un ruolo in cui era obbligatoria una laurea con 4 amici suoi non laureati, violando la legge e quadruplicando i costi con danno al pubblico erario. (E’ un reato in cui è incorso anche Befera, ex di Equitalia e che mostra l’arroganza di potere di chi in una posizione alta crede di fare ciò che vuole).
Con la nuova norma sarà possibile inquadrare un funzionario in ogni  categoria, ‘a prescindere dal possesso di specifici titoli di studio o professionali’, quindi  Renzi si mette a posto. Non è solo Berlusconi a farsi le leggi su misura.
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VV
Dopo 20 anni di Mussolini
50 anni di Democrazia Cristiana
20 anni di inciucio Csx-Berlusconi
credo che la mente di tanti Italiani sia una tale pappa insulsa che ormai sono pronti solo a un sultanato.
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IL COSTO DELLA CORRUZIONE
Viviana Vivarelli

Il costo della corruzione di 28 Paese europei è stato stimato in 120 miliardi di euro. Il costo della corruzione della sola Italia, grazie alla nostra Casta di politici corrotti, è stato stimato in 60 miliardi di euro, metà dell'intera corruzione europea. La Germania, che è il Paese più ligio alle leggi in Europa, ha nelle sue carceri 8.700 corrotti. Sapete quante persone sono nelle carceri Italiani per il reato di corruzione?
DIECI!
Se la corruzione venisse punita come si deve, e se i corrotti dovessero rendere quello che hanno rubato più una congrua multa, certamente dovremmo aprire nuove carceri, ma certamente avremmo decine e decine di miliardi da mettere nella crescita e nello sviluppo e leggi finalmente più serie e un Paese più ordinato. Basterebbe risanare la politica e punire i corrotti come si fa in ogni Paese civile e avremmo immediatamente un vantaggio enorme per la collettività. E basterebbe creare un fisco trasparente per svelare il traffico di denaro sporco, fisco trasparente che ovviamente non è mai entrato nel programma di nessuna forza politica, M5S compreso.
Aggiungiamo che siamo il Paese delle tre maggiori organizzazioni criminali dell'Occidente: mafia, camorra e 'ndrangheta, e che gran parte dei passaggi di soldi sporchi mafiosi e politici uscirebbe allo scoperto con un fisco chiaro e capace di far risalire alla fonte ogni transazione finanziaria, mentre oggi possiamo sperare che venga scoperto solo grazie a quelle intercettazioni che stanno sullo stomaco al Pd come al Fi e che prima o poi saranno eliminate.
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CE L’ABBIAMO FATTA: L’ITALIA VANTA IL RECORDO EUROPEO DI CORRUZIONE
Giampiero Gramaglia

ALLARME ROSSO: ITALIA CORROTTA. IMPIETOSO DOSSIER DELLA COMMISSARIA UE MALMSTRÖM: 60 MILIARDI BUTTATI IN TANGENTI TRA APPALTI TRUCCATI E INTESE COSCHE-PALAZZO
Dossier di Bruxelles: metà delle mazzette del continente sono made in Italy.
Peggio di noi soltanto Grecia, Croazia, Bulgaria e Romania
La commissaria agli Affari Interni, Cecilia Malmström, è impietosa: il 97% degli Italiani percepisce il fenomeno come dilagante, il 42% se ne sente vittima. Le tangenti pagate valgono 60 miliardi.
Allarme per i rapporti con le mafie e per le leggi ad personam.
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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA LETTA-CANCELLIERI, LIBERI TUTTI

Provate a indovinare quale fu per il Governo Letta la prima emergenza della giustizia.
La mafia ? La corruzione ? La prescrizione?  Non ci arriverete mai: la prima emergenza della giustizia  è un aiutino ai condannati e perché in carcere ci sono "troppi" arrestati. Troppi? Nel Paese più corrotto d’Europa?? Quello che ha le tre mafie peggiori dell’Occidente?? Quello con la classe politica talmente degradata da comparire per indagini per reati gravi ogni giorno sui giornali?
E oggi di cosa si occupa il caro Fonzie? Di una legge che eviti il carcere a chi ha commesso reati le cui pene stanno entro i 4 anni (ma Renzi voleva 5!)
Nell’Ue, la corruzione costa 120 miliardi di euro l’anno, “praticamente l’equivalente del bilancio stesso dell’Ue”: è un cancro che “mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche, danneggia l’economia e priva gli Stati di una parte cospicua del gettito fiscale”. Nessuno dei 28 Paesi dell’Ue ne è esente, ma l’Italia ha il primato e lo manterrà, perché le leggi non intaccano “la percezione d’un quadro normativo di quasi impunità.  
Secondo i calcoli della Corte dei Conti, il fatturato della corruzione in Italia è di 60 miliardi di euro l’anno, la metà di quello europeo complessivo.
Cecilia Malmström, commissaria europea agli Affari Interni, è abituata a bacchettare l’Italia. E ha fatto l’elenco dei fattori che mantengono alta la corruzione italiana: tempi di prescrizione troppo brevi, leggi ad personam, scarsa trasparenza di finanziamenti ai partiti e appalti pubblici. Basta guardare cosa è successo a Berlusconi prosciolto “per scadenza dei termini di prescrizione” nel processo Mills, o a Cosentino indagato per collusione con il clan camorristico dei Casalesi e protetto fino all’ultimo dal Parlamento. Gli Stati europei hanno fatto molto  per combattere la corruzione, ma non basta. Anche l’Italia ha fatto qualcosa, la legge anti-corruzione del 2012, la ratifica della convenzione del Consiglio d’Europa nel 2013 e il piano 2013-2016 approvato il 30 gennaio ma non ha risolto i problemi di fondo, perché non ha modificato la prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’auto-riciclaggio, non ha introdotto  il reato di voto di scambio” né regolato il conflitto d’interesse. L’analisi di Bruxelles è la stessa dei G.r.e.c.o. (gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione istituito nel 1999 e aperto anche a Stati non europei e che conta attualmente 49 membri, compresi gli Stati Uniti e la Bielorussia) e dell’Ocse.
La Malmström suggerisce modi di  intervento come “bloccare leggi ad personam”, “controllare rigidamente gli appalti pubblici”. L’Italia ha il 92% delle imprese, contro una media Ue del 73%, che presentano scarsa trasparenza. Ovviamente occorrerebbe eliminare le leggi ad personam come il Lodo Alfano o la ex Cirielli, che nessun governo di csx ha toccato, e non se ne parla di imporre la depenalizzazione del falso in bilancio e il legittimo impedimento. In quanto al divieto europeo alle doppie cariche, cosa direbbe l’Europa di Renzi che vuole senatori che tengano anche cariche negli enti locali?
Tra gli aspetti più preoccupanti per la giustizia ci sono i rapporti tra enti locali e criminalità organizzata. Ma occorre anche migliorare le leggi su concussione e corruzione e tutelare i dipendenti pubblici che segnalano illeciti. Il rapporto segnala una corruzione politica diffusa un po’ dappertutto. 201 Consigli municipali sciolti per mafia e oltre 30 deputati della precedente legislatura indagati per reati di corruzione o finanziamento illecito. Vi sembra che Renzi faccia qualcosa per arginare questa alluvione di criminalità politica??
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PAROLA D’ORDINE: MINIMIZZARE
Viviana Vivarelli

Dopo il disastroso rapporto europeo sull’altissimo grado di corruzione politica italiana, i partiti, invece di farsi un esame di coscienza, hanno disseminato post di minimizzazione o negazione in tutti i blog di larga lettura.
Evidentemente contro questi dati impietosi sono immediatamente corsi ai ripari con una campagna di demonizzazione dei rapporti stessi, 'negandone' la validità.
E molti dei loro seguaci, quelli stessi che o per interesse o pere complicità o per fiducia mal riposta, li hanno votati finora, si sono affrettati anch'essi a metterli in discussione sui blog, come se l'Italiano medio non vedesse da solo la mole gigantesca di corruzione che affiora ogni giorno sulla stampa, e si pensi che è  solo la punta di un iceberg gigantesco, che sta divorando il nostro Paese e che vede purtroppo a fianco dei delinquenti, politici, imprenditori, uomini che occupano cariche importanti nello Stato, una parte delle stesse forze di polizia, della guardia di finanza, della magistratura, della Chiesa persino, e quasi la totalità dei mezzi di informazione.
Impegnati in quest'opera di disinformazione e di 'negazione' dell’enorme corruttela italiana sono gli stessi che qualche anno fa negavano che in Sicilia esistesse la mafia o che la corruzione in politica non consistesse in poche mele marce!!
I media italiani, di fronte a denunce di simile portata, si guardano bene dal chiedere maggiori e più serie azioni pubbliche di prevenzione e di repressione, denunciando le cause legislative, processuali, politiche, fiscali del malaffare, ma lo NEGANO!
E i troll e i cloni evidentemente si attaccano a questa negazione per tentare di aggiungere alla sciagura pubblica anche la beffa dello scherno, come se questo popolo dovesse essere trattenuto per sempre in uno stato di minorità informativo, mentale, etico…
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UNA BELLA LEGGE ANTIARRESTITRAVAGLIO

Dopo il decreto svuota-carceri, ci voleva una bella legge anti-arresti. E ha provveduto la ministra Cancellieri, coadiuvata da un’apposita commissione presieduta da Giovanni Canzio, il presidente della Corte d’appello di Milano che nel febbraio 2012 impiegò un mese per respingere la ricusazione dei giudici del processo Mills, regalando così a B la sua ottava prescrizione. Insomma l’uomo giusto al posto giusto per una giustizia più rapida ed efficiente. Il disegno di legge infatti è comicamente dedicato alla “velocizzazione del processo penale” e prevede alcune novità strepitose.
La prima è l’obbligo per il giudice di interrogare l’indagato prima di arrestarlo: oggi infatti capita che alcuni candidati all’arresto, non sapendo di essere nel mirino dei magistrati, si facciano trovare in casa al momento del blitz e dunque finiscano sventuratamente in manette. Il Governo ritiene che ciò non sia sportivo: l’arrestando dovrà essere preavvertito col dovuto anticipo della prava intenzione dei giudici, convocato per l’interrogatorio e ivi informato dettagliatamente dei sospetti che gravano sul suo capo: così, ove ritenesse ingiusto il proprio arresto, avrà modo di dileguarsi per tempo.
La seconda ideona è quella di affidare la decisione sulle richieste di cattura dei pm a un collegio di 3 giudici. Oggi se ne occupa uno solo, il gip, anche perché poi l’arrestato può ricorrere al Tribunale del Riesame (3 giudici) e, se gli va buca, alla Cassazione (5 giudici). Ma, per il Governo, un pm e 9 giudici non bastano ancora. Dunque ciò che oggi fa uno solo domani lo faranno in 3, così si spera che litighino fra loro e lascino perdere. L’effetto accelerante di una simile norma non può sfuggire. Naturalmente nei tribunali più piccoli sarà difficile trovare 3 giudici liberi, o non incompatibili per essersi già occupati di vicende affini: così molte catture non si faranno più o andranno alle calende greche. Il ddl governativo parla di sopprimere i tribunali del Riesame, che però oggi intervengono in seconda battuta ed esaminano un numero molto inferiore di casi (e quando il sospettato è già stato assicurato alla giustizia). In ogni caso si fa presto ad aggiungere un ente, mentre è molto complicato sopprimerne uno (vedi l’accrocco fra regioni e province).
Terza novità: niente più limiti al colloquio nei primi 5 giorni fra l’arrestato e il difensore (salvo per mafia e terrorismo). È una norma di elementare buonsenso per evitare che l’arrestato, prima dell’interrogatorio, venga istruito a tacere o a mentire secondo un copione prestabilito. Ora invece sarà un gioco da ragazzi per l’avvocato “formattare” l’arrestato per dettargli le cose da dire e quelle da non dire, i complici da inguaiare e i mandanti da salvare, specie nei processi di corruzione e criminalità finanziaria, dove spesso il difensore rappresenta non solo il singolo, ma l’intera organizzazione criminale. L’ultima genialata è l’idea di escludere dal giudizio abbreviato le parti civili, che per il risarcimento dei danni dovranno avviare una separata causa civile, costosissima e lunghissima. Così le vittime di delitti gravissimi (l’abbreviato è previsto persino per l’omicidio) saranno escluse da molti processi: un capolavoro. Ma non basta ancora, perché il ddl governativo verrà integrato con la legge anti-manette Ferranti & C. appena varata in commissione Giustizia. Questa fra l’altro rende praticamente impossibile arrestare gli incensurati. Che non sono soltanto i delinquenti alla prima impresa, ma anche quelli rimasti impuniti e beccati per la prima volta.
A questo punto manca soltanto un codicillo: l’arresto obbligatorio, per manifesta pericolosità sociale, del pm che chiede un arresto.
(V : Poi uno si chiede come mai in galera ci siano solo 10 corrotti e come mai Pd e Pdl abbiano respinto la richiesta di sfiducia sulla Cancellieri come amica dei delinquenti, richiesta presentata dai 5 stelle! Ma ovviamente i delinquenti che proteggono delinquenti dovrebbero poi essere i 5 stelle!? Sono loro i terroristi di stato! Gli antipolitici!!)
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SPESE FOLLI: LA GRANDE ABBUFFATA DELLE REGIONI ITALIANE

16 su 20
. 3 consigli regionali su 4 sono finiti in un’inchiesta della magistratura o della Corte dei Conti. Ben più della metà dei consigli regionali Italiani è finito in un’inchiesta della magistratura o della Corte dei Conti per spese folli e scontrini impossibili. Le quattro eccezioni sono Veneto, Abruzzo, Toscana e Trentino Alto Adige (sfiorate da altre indagini, ma non sui rimborsi allegri).

Dal film ‘Il caimano’: “Non serve più fare la guerra allo Stato, basta usare le leggi che ci sono e costringere il potere centrale a farne delle nuove per noi e per i nostri interessi. Non più meschina velleità di separatismo intrisa di bassa politica e di modesto affarismo, ma reale autonomia da ogni potere che ci consenta di diventare il territorio intoccabile del nuovo potere finanziario, la capitale della nuova autonomia. Quello che la Svizzera è stata per il capitale industriale e dei paradisi fiscali solo per il capitale finanziario oggi noi possiamo e dobbiamo diventarlo domani per la nuova economia globale, un colossale porto franco che scavalchi le leggi e le frontiere. I grandi capitali legali o illegali ormai non più distinguibili tra loro troveranno qui il loro più  sicuro rifugio.”
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UNA REPUBBLICA FONDATA SULL’IMPUNITA’

Per 20 anni. Un Governo dopo l’altro. Una legge dopo l’altra. Una riforma dopo l’altra. Dal csx al cdx. TUTTI hanno collaborato per scempiare le condizioni della giustizia, paralizzare i processi, mantenere impuniti i potenti, abbandonare le vittime, aumentare il degrado, peggiorare il Paese. E oggi, con Renzi, la discesa agli Inferi continua.

1994- GOVERNO BERLUSCONI
Legge Tremonti: detassa il 50% degli utili reinvestiti nelle imprese purché riguardino l’uso di beni strumentali nuovi. Mediaset utilizza la legge per risparmiare miliardi di lire di imposte sui diritti cinematografici per film d’annata, che non sono beni strumentali ma immateriali e non sono nuovi. Ma in ottobre interviene una circolare interpretativa Tremonti  che fa dire alla legge il contrario di ciò che diceva, estendendo il concetto di beni materiali a quelli immateriali e comprendendo anche quelli vecchi.

1995- GOVERNO DINI
Il Governo Dini fa approvare un condono edilizio e col Ministro delle Finanza Fantozzi mette a punto anche un concordato fiscale e una sanatoria per le scritture contabili.

1996- GOVERNO PRODI
1997- Riforma del reato di abuso di ufficio. Limita i casi di punibilità. Riduce la pena da 5 a 3 anni, vieta alcuni tipi di intercettazione e riduce i termini di prescrizione. Insieme al csx votano anche FI e il Centro cristiano democratico.
Legge sul contraddittorio e la terzietà del giudice.
Impedisce che le dichiarazioni acquisite fuori dal processo siano usate come prova per gli imputati senza il loro consenso. La riforma causa l’annullamento di centinaia di sentenze (tra cui molti processi per mafia e tangentopoli) da parte della Cassazione o per prescrizione.
Il 2 novembre 1998 la Consulta lo dichiara incostituzionale. Ma in tempi incredibilmente rapidi il Parlamento riesce a modificare la Costituzione e ad imporre la legge.


1998 – GOVERNO D’ALEMA
Su proposta dell’on. avv. Guido Calvi, legale di D’Alema, il csx con l’appoggio di FI, approva una legge che rende incompatibile la figura del GIP con quella del GUP: il giudice che ha seguito le indagini non potrà più seguire l’udienza preliminare e dovrà passarla ad un collega, che ovviamente non conosce le carte e perderà un sacco di tempo. Un altro aiuto alle prescrizioni.

2000 – GOVERNO AMATO
Tolta ai tribunali la vigilanza sulle operazioni delle società di capitali
Prima, se i giudici scoprivano qualcosa di illegale, negavano l’omologa’ a tutela dei soci e dei risparmiatori. Ora invece l’omologazione viene sottratta ai giudici e affidata a un semplice notaio. Più libertà per i capitali sporchi e la finanza allegra.

2001- Indagine degli avvocati difensori. Il Governo Amato approva una riforma per cui gli atti raccolti dagli avvocati difensori hanno lo stesso valore di quelli raccolti dai pm, ma mentre questi ultimi hanno l’obbligo di depositare tutti gli elementi raccolti, compresi quelli favorevoli all’accusato, gli avvocati non sono tenuti a depositare quelli a sfavore del loro cliente. Si consente inoltre agli avvocati di svolgere indagini difensive, anche con la facoltà di interrogare i testimoni e le vittime di un delitto in presenza del loro cliente. Feroci furono le critiche. Non solo ciò comporta un alto rischio di intimidazione (soprattutto nei processi di mafia) e di inquinamento delle prove. Ma sembra anche l’ennesimo aiuto agli imputati eccellenti e ai colletti bianchi che possono permettersi squadroni di avvocati di assalto.

2001. Riforma dei pentiti
Come chiesto anche da Cosa Nostra nel ‘papello’, il Governo riduce sensibilmente i  benefici per chi decide di collaborare con la Giustizia e mette una serie di sbarramenti per l’accesso al programma di protezione. Al punto che molti pentiti ritrattano e tornano mafiosi; alcuni che stanno per parlare delle trattative Stato-mafia e mandanti occulti delle  stragi tornano in silenzio e i pentiti saranno sempre meno.

2001- GOVERNO BERLUSCONI 2
Legge sulle rogatorio. B vara la legge che stabilisce l’inutilizzabilità di tutti gli atti trasmessi da giudici stranieri che non siano ‘in originale’ o ‘autenticati’ con apposito timbro o siano giunti con qualche vizio di forma. Anche se l’imputato non ha mai eccepito sulla loro autenticità. Compresi ovviamente quei bonifici bancari che dimostrerebbero la corruzione dei giudico romani da parte di Previti &C
Scudo fiscale: Chi vorrà rimpatriare i fondi neri portati all’estero (illegalmente esportati e spesso illegalmente accumulati) potrà farlo depositandoli presso una banca italiana, pagando solo il 2,5% (invece delle normali aliquote di imposta che arrivano al 46%). E può farlo in assoluto anonimato garantito con una legge senza precedenti.
2002. Ampia depenalizzazione del falso in bilancio

Si abbassano le pene da 5 a 4 anni per le società quotate e addirittura a 3 per quelle non quotate (prescrizione più breve, 7 anni e mezzo per le quotate e 4 e mezzo per le non quotate: niente più custodia cautelare né intercettazioni). La non quotate sono perseguibili solo a querela del socio o creditore.
Si depenalizza il falso in bilancio presentato alle banche. Si fissano amplissime soglie di non punibilità.
2002: Tremonti mette a segno un doppio condono,  edilizio e fiscale
B giura che non ne farà uso né lui  né le sue aziende
Mediaset ne approfitta subito per sanare le evasioni di 197 milioni di euro, contestate dal Fisco pagandone 35
B lo usa per cancellare con appena 1800 euro un’evasione di 301 miliardi  di lire
2002. Legge Cirami sul legittimo sospetto
Gli avvocati difensori possono chiedere alla cassazione di spostare il processo se ritengono che il Tribunale sia prevenuto contro di loro
2002. Legge Frattini sul conflitto di interessi
Chi possiede aziende e va al Governo, ma di queste aziende è soltanto il mero proprietario non ha conflitto di interessi e non è costretto a cederle. Il mondo occidentale ride dell’Italia
2005. Legge Cirielli
Riduce drasticamente la prescrizione per gli incensurati e annulla il carcere per gli ultrasettantenni
La legge porta i reati prescritti a 100.000 l’anno con altrettanto vittime senza giustizia
La legge Cirielli annienta il processo Mills/Fondi neri di Fininvest (la corruzione giudiziaria si prescrive in 10 anni invece che in 15 )
Nel processo Mediaset gran parte delle frodi fiscali di B finisce in prescrizione (centinaia di milioni di euro che non renderà più allo Stato) e verrà condannato solo per una minima parte delle somme frodate
2005. Illeciti fiscali condonati
I condannati in 1° grado dalla Corte dei Conti per danno erariale (tra cui molti politici) potranno chiedere alle sezioni di appello della Corte di chiudere  la pendenza pagando una somma tra il 20 e il 30% del danno quantificato dalla sentenza

2006 GOVERNO PRODI
Csx e Cdx approvano l’indulto Mastella: 3 anni di sconto di pena a chi ha commesso reati prima di quell’anno, lo sconto vale anche per i reati contro la pubblica amministrazione (che sul sovraffollamento delle carceri non incidono per nulla)

2008- BERLUSCONI 3
2009- Tremonti vara un altro condono fiscale
Sui capitali fatti rientrare, in cambio dell’anonimato e dello sbiancamento, si pagherà solo il 5%. Scompare anche l’obbligo per le banche di segnalare le operazioni sospette all’antiriciclaggio e vengono condonati diversi reati finanziari e tributari collegati all’esportazione di capitali occulti. Ciò non si applica solo ai denari ma anche alle case, beni di lusso ecc.
Il poliziotto e perito informatico Gioacchino Genchi, uno dei migliori investigatori Italiani, decisivo in importanti indagini  di mafia e politica ai tempi di Falcone, comincia ad essere violentemente attaccato con accuse poi rivelatesi false dal capo del Governo,dai ¾ del Parlamento e dai principali media Italiani
Genchi viene sospeso e poi radiato dalla polizia (il Ministro degli Interni è Maroni, il capo della polizia Manganelli)

(Altre leggi saranno tentate poi bocciate dalla Consulta come incostituzionali o cadranno per la caduta di B: legittimo impedimento, Lodo Alfano, Processo breve..). Proseguiranno vari tentativi di limitare o annullare le intercettazioni (compresa la pubblicazione) e di intimidire o mettere alla gogna magistrati e investigatori.

Quasi tutte queste leggi sono oggi in vigore e nessun Governo (compresi Monti, Letta, Bersani e Renzi) le ha mai cancellate.
…anzi, col Governo Letta, dicembre 2013, decreto Cancellieri: resta libero chi ha condanne fino a 4 anni (non più 3).
E Renzi sta cercando di far passare una legge per cui non si andrà in carcere per pene sotto i 5 anni????
Ma davvero qualcuno crede che dopo 20 anni di questo andazzo e con una riforma della Giustizia in mano a due come Renzi e Berlusconi ne uscirà qualcosa di buono per il popolo italiano?????
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Ogni anno, dunque, il costo della corruzione SOLO PER I COSTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE è di 60 miliardi, record europeo.
Il 50% di tutto il malaffare dell’intera Europa è in Italia.
Gli appalti pubblici in Italia costano il 40% in più della media europea.
Nella classifica della corruzione di Transparency International l’Italia è al 69° posto, al pari del Ghana, in aggravamento progressivo con conseguente calo di investimenti dall’estero.
Alla fine dell’ultima legislatura (2008-2013) i condannati, prescritti e imputati del Parlamento erano arrivati quasi a un centinaio (escludendo gli indagati).
Nessuno ne chiede le dimissioni o l’autosospensione, come avviene in tutti i paesi civili, e i media Italiani non ne parlano.
L’Italia è l’unico Paese al mondo con tre mafie nel suo territorio, che controllano militarmente intere regioni e fatturano ogni anno circa 150 miliardi (RECORD MONDIALE).
3 gradi di giudizio sono un’anomalia tutta italiana con il conseguente costo enorme per lo Stato e l’elevatissimo numero di prescrizioni per i potenti e i colletti bianchi. La Cassazione ha poi il potere di annullare sentenze e condanne per banali vizi di forma, spesso precostituiti apposta per l’annullamento, con l’abuso di Presidenti del Consiglio (vd Berlusconi) che mettono in Cassazione giudici compiacenti come Carnevale che annullò per vizi di forma le condanne e dunque i processi per 500 mafiosi acclarati.
L’evasione fiscale è stimata in 140 miliardi l’anno (ALTRO RECORD IN EUROPA).
Il 50% della ricchezza privata che nel 2008 ammontava a 8.600 miliardi di euro (cioè più di 4 volte il debito pubblico) è nelle mani del 10% della popolazione, senza contare i capitali non tracciabili né direttamente né indirettamente e quelli riparati in paradisi fiscali, sui quali nessun Governo ha mai la voglia di fare niente e che possono anche rientrare nel perfetto anonimato con una ridicola tassa del 5% grazie ai voti del Pdl e alle assenze programmate del Pd, scudo fiscale su cui Renzi e i piddini si guardano bene dall’intervenire ogni volta che lamentano la mancanza di soldi.
L’andamento del PIL italiano negli ultimi 20 anni (da ben prima della crisi) è tra i peggiori del mondo, esclusi i Paesi in guerra dichiarata. E anche quest’anno, nonostante gli auto elogi di Renzi, il secondo semestre è negativo con una diminuzione dello 8,5 su base annua, mentre nemmeno Renzi ha fatto qualcosa per diminuire le esorbitanti spese dell’apparato pubblico.
Ancora nel 2012 l’OCSE ha dichiarato che l’Italia non cresce per l’eccessiva evasione e corruzione fiscale. E nonostante la pressione fiscale ormai tra le più alte del mondo, il debito pubblico continua a crescere di almeno 8 miliardi al mese (il ‘risanatore Monti’ in 17 mesi lo fece salire di 128 miliardi. Il Governo Letta lo fece salire di 33 miliardi al mese! Renzi al momento lo aumenta di 8 miliardi al mese). In aprile il debito pubblico era 2.146.389 miliardi di euro!
Ma di questa mattanza quotidiana sui media non c’è traccia. Forse perché sono controllati da LORO?
Dormi popolo….
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Viviana
Inutile sottolineare che Renzi ha ’premiato’ i furti in Sardegna della  renziana Barracciu, ormai indegna di candidarsi a governatore di regione, con un’altra carica: l’ha fatta Sottosegretaria di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all'interno del suo Governo, questo a testimoniare quanto è grande la sua volontà di far pulizia nella corruzione di Stato!!
Ma come si fa, con un quadro di delinquenza diffusa che coinvolge più di metà dei gestori degli enti locali a ‘premiare’ questa banda di ladri proponendo addirittura un Senato di nominati dal Governo proprio in questo bacino e regalando loro l’immunità?
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Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme costituzionali, lo ha detto chiaramente: "Il nostro unico partner è B. Resteremo fedeli a lui. Non lo lasceremo per altri!"
Ma per avere i voti di B c'è un solo sistema: fare le riforme che piacciono a B, non c'è altra possibilità. In particolare fare quella riforma della Giustizia che B ha tentato di fare per 20 anni, tale da separare le carriere dei magistrati, farli dipendere dal Ministro degli Interni, abolire le intercettazioni, creare una maggiore e personale responsabilità penale così intimidirli e bloccarli ed evitare le nuove sentenze che stroncheranno B per sempre.
Così noi stiamo assistendo a qualcosa che sembra folle. Un premier arriva ad essere capo del Governo grazie ai voti del Pd, ottiene alle europee un consenso bulgaro come nessun premier europeo, compra questo consenso col regalino pre-elettorale degli 80 euro che nulla c'entravano con un programma europeo, promette di votare Schultz e di contrastare l'austerità e poi vota Junker, promotore del massimo di strettoia mortale, racconta a tutti che ha convinto la Merkel strappandole uno slittamento sul famoso pareggio di bilancio, senza cui pagheremo 50 miliardi l'anno di multa per 20 anni, non ottiene in realtà niente e viene bacchettato dalle autorità finanziarie europee, continua malgrado ciò ad avere l’ovazione dei media, e ci metterà sempre più nella peste (vedi decine di miliardi che dovranno rubare dalle tasche degli Italiani per pagare le multe dell’Ue).
E tutto questo passa perché elettori che evidentemente non capiscono un tubo e continuano in modo fanatico a sostenere Renzi, votano, evidentemente nella massima confusione mentale, le stesse cose che per 20 anni hanno creduto di contrastare votando Ds o Pd 'contro' Berlusconi. Siamo alle menti paradossali! per cui parlare di ‘dissonanza cognitiva’ è ancora un complimento, perché siamo alla truffa perpetrata contro se stessi.
Dunque stanno aiutando proprio Berlusconi e la destra peggiore, ma lo fanno 'a loro insaputa' e per ‘interposta persona'. E se non è follia questa, non so proprio che cosa è!
I piddini sono preda a una dissonanza cognitiva : Mentire a se stessi.
E non c'è convinzione più assoluta di quella che dipende dal rifiuto della propria mente di accettare la realtà, quando quella realtà dimostra loro di essere stati coglioni ora e sempre.
Parlare con un fanatico di Renzi è come parlare con uno sotto ipnosi. Negherà qualunque realtà e verità e resterà aderente al suo comando ipnotico, trovando delle razionalizzazioni ex post per smentire la sua condizione di non mentalmente libero in una totale incapacità di distinguere la realtà dai comandi che la sua mente ha introiettato e che per lui sono l'unica e vera realtà.
Non diversamente si comportava un tedesco sotto i comandi ipnotici di Hitler
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RIDIAMARO :- )

Viviana
Napolitano, quello che firma qualsiasi cosa, specie se incostituzionale, perché se non hai il potere di fare quello che ti pare, che potere è?
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Alessandro
Tutti i presidenti tagliano nastri, ma mi dicono che Napolitano talvolta li brucia.
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Nonciclopedia
Napolitano ai giornalisti: “Costituzione?” “Boh, alta e magra, credo.”
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Napolitano ha ottenuto il record nel 2009 per il maggior numero di firme mai fatte da un Presidente della Repubblica: tra leggi e decreti firmati si enumerano anche 234 ricevute della tintoria.

Napolitano
Dorme 29 ore al giorno.
Il suo unico hobby, oltre dormire, è approvare decreti incostituzionali.
Ultimamente, oltre dormire e approvare decreti incostituzionali si diverte a staccare le... spine altrui.
Firmerebbe volentieri anche la propria condanna a morte.
Ha già ufficializzato la sua candidatura come Presidente della Repubblica del 2048 (ovviamente per il bene del Paese).
Una volta ha firmato un autografo e la Corte Costituzionale lo ha dichiarato incostituzionale.
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Aristotele paziente
Resta l'immunità per Senatori e deputati.
"E vedrete che presto troveremo una soluzione anche per gli ex parlamentari condannati."
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Notturno concertante
Il PD torna all'antico.
Ora prepara la Festa dell'(IMM)Unità.
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Imprendo
Riforme, inserita l'immunità per Senatori e deputati. Più che una riforma, una restaurazione.
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Mario Rendina

LE PRESENZE DER SENATO

Purtroppo nun sto a dì ‘na cosa nova
che tra li nostri amati Senatori
la gran parte ce prova e c’ariprova
‘nvece de lavorà, a restà fori.
É come er gallinaccio che nun cova,
che magna, che s’engrassa e nun produce,
manco a pagalle d’oro, ‘n paio d’ova.
Fra tutti quanti però se mette in luce,
ch’ar Senato ‘n sa manco che succede,
Ghedini difensor der novo duce.
So’ tredici anni che ‘n ce mette piede
e che privati affari se conduce.
Lui dice che “la legge è a tutti uguale,
ma diverza é la sua applicazione”.
Mo’ se capisce che s’er manovale
ariva tardi pe’ ‘na distrazione
la busta nun la trova tale e quale.
Ma si sta faccia da teschio ambulante
ar Senato nun ce va propio mai
je dovemo pagà tutto in contante
si no te fa passà pure li guai.
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