Toro, si riapre una chance per l'Europa League
Granata dall'incubo al sogno: al Parma negata la licenza Uefa per ritardi nel pagamento dell'Irpef. L'ultima parola spetta il 28 maggio all'alta corte federale del Coni. Se il club emiliano venisse bocciato si riaprirebbero incredibilmente di nuovo le porte internazionali per Cerci e soci
di FABRIZIO TURCO
La ferita brucia ancora anche se si cerca di dimenticare la terribile serata di Firenze e si prova a fare bilanci su quella appena conclusa. Quella di domenica sera è stata una tipica stilettata “da Toro” (come conferma il popolo granata sul web): dramma sportivo, sfortuna, obiettivo sfumato ad un passo dal filo di lana. Ma , come la storia granata insegna, si può passare dalla polvere agli altari. C’è chi ancora spera nell’Europa in extremis puntando sulla quella licenza Uefa negata al Parma per una ritenuta Irpef da 300 mila euro pagata in ritardo. La società del presidente Ghirardi attende con ansia il giudizio d’appello dell’Alta Corte Federale del Coni previsto per mercoledì 28 maggio, dopo che ieri la commissione di secondo grado ha respinto il primo ricorso.
Il presidente Urbano Cairo preferisce dare i voti sulla stagione appena conclusa: «La stagione è da 8 pieno in pagella. Faccio i complimenti alla squadra e a Ventura, sono orgoglioso di loro: sono stati tutti protagonisti di un campionato veramente eccezionale e straordinario. L’errore di Cerci? Capita anche ai più grandi di sbagliare, ma non deve sentirsi in colpa perché ha disputato una grandissima stagione. Cerci è un campione e spero che disputi un grande Mondiale». Il presidente granata sottolinea anche i numeri superlativi dell’attaccante azzurro, al termine di un campionato caratterizzato da 13 reti e 12 assistgol. Cairo prova a guardare avanti: «Adesso il nostro obiettivo dev’essere quello di cercare di ripeterci». Molto, ovviamente, dipenderà dal mercato, a partire dalla conferma dei due gioiellini Cerci e Immobile
Cairo non è l’unico a consolare Cerci: «In queste 38 partite abbiamo provato tante emozioni nel bene e nel male e siamo stati capaci di trasmetterle al nostro pubblico scrive Immobile su Twitter . In realtà il nostro obiettivo era quello di riportare, nel cuore di ciascuno di voi, la gioia di andare a vedere il Torino». Poi la carezza al compagno: «Non è un rigore che cambia il campionato – scrive il capocannoniere del campionato Testa sempre alta, l’importante è aver dato il massimo e tu lo hai fatto».
Anche Ventura preferisce fare bilanci: «La stagione è stata eccellente, peccato perché poteva diventare straordinaria. Cerci? Ho visto piangere Baggio e Baresi, solo chi non osa non sbaglia». In un attimo il discorso volge al futuro: si può immaginare un Toro stabilmente fra le prime sette della serie A? «Dipende da cosa verrà fatto da oggi in avanti, dipende dai giocatori in entrata e in uscita – risponde Ventura . Abbiamo creato una mentalità e un modo di lavorare, questa deve essere la base su cui costruire. Di certo, pur senza fare proclami, lottare per l’Europa deve diventare una normalità per il Toro, non più una sorpresa. Il nostro obiettivo dev’essere quello di stare lassù: noi vogliamo stare nelle prime dieci». E se, a proposito di Cerci e Immobile, Cairo è possibilista, Ventura appare più pessimista: «Non è argomento di mia competenza ma oggi i temi economici dominano il calcio: d’altra parte se a un giocatore, come leggo sia accaduto a Immobile, viene offerto il contratto della vita trattenerlo diventa difficile. Ma il vero problema non è chi va via ma chi arriva per sostituirlo. Questa è programmazione: se uno va via l’importante è che arrivi un altro giocatore che abbia la stessa voglia e le stesse potenzialità».
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/05/20/news/toro_si_riapre_una_chance_per_l_europa_league-86619796/
La ferita brucia ancora anche se si cerca di dimenticare la terribile serata di Firenze e si prova a fare bilanci su quella appena conclusa. Quella di domenica sera è stata una tipica stilettata “da Toro” (come conferma il popolo granata sul web): dramma sportivo, sfortuna, obiettivo sfumato ad un passo dal filo di lana. Ma , come la storia granata insegna, si può passare dalla polvere agli altari. C’è chi ancora spera nell’Europa in extremis puntando sulla quella licenza Uefa negata al Parma per una ritenuta Irpef da 300 mila euro pagata in ritardo. La società del presidente Ghirardi attende con ansia il giudizio d’appello dell’Alta Corte Federale del Coni previsto per mercoledì 28 maggio, dopo che ieri la commissione di secondo grado ha respinto il primo ricorso.
Il presidente Urbano Cairo preferisce dare i voti sulla stagione appena conclusa: «La stagione è da 8 pieno in pagella. Faccio i complimenti alla squadra e a Ventura, sono orgoglioso di loro: sono stati tutti protagonisti di un campionato veramente eccezionale e straordinario. L’errore di Cerci? Capita anche ai più grandi di sbagliare, ma non deve sentirsi in colpa perché ha disputato una grandissima stagione. Cerci è un campione e spero che disputi un grande Mondiale». Il presidente granata sottolinea anche i numeri superlativi dell’attaccante azzurro, al termine di un campionato caratterizzato da 13 reti e 12 assistgol. Cairo prova a guardare avanti: «Adesso il nostro obiettivo dev’essere quello di cercare di ripeterci». Molto, ovviamente, dipenderà dal mercato, a partire dalla conferma dei due gioiellini Cerci e Immobile
Cairo non è l’unico a consolare Cerci: «In queste 38 partite abbiamo provato tante emozioni nel bene e nel male e siamo stati capaci di trasmetterle al nostro pubblico scrive Immobile su Twitter . In realtà il nostro obiettivo era quello di riportare, nel cuore di ciascuno di voi, la gioia di andare a vedere il Torino». Poi la carezza al compagno: «Non è un rigore che cambia il campionato – scrive il capocannoniere del campionato Testa sempre alta, l’importante è aver dato il massimo e tu lo hai fatto».
Anche Ventura preferisce fare bilanci: «La stagione è stata eccellente, peccato perché poteva diventare straordinaria. Cerci? Ho visto piangere Baggio e Baresi, solo chi non osa non sbaglia». In un attimo il discorso volge al futuro: si può immaginare un Toro stabilmente fra le prime sette della serie A? «Dipende da cosa verrà fatto da oggi in avanti, dipende dai giocatori in entrata e in uscita – risponde Ventura . Abbiamo creato una mentalità e un modo di lavorare, questa deve essere la base su cui costruire. Di certo, pur senza fare proclami, lottare per l’Europa deve diventare una normalità per il Toro, non più una sorpresa. Il nostro obiettivo dev’essere quello di stare lassù: noi vogliamo stare nelle prime dieci». E se, a proposito di Cerci e Immobile, Cairo è possibilista, Ventura appare più pessimista: «Non è argomento di mia competenza ma oggi i temi economici dominano il calcio: d’altra parte se a un giocatore, come leggo sia accaduto a Immobile, viene offerto il contratto della vita trattenerlo diventa difficile. Ma il vero problema non è chi va via ma chi arriva per sostituirlo. Questa è programmazione: se uno va via l’importante è che arrivi un altro giocatore che abbia la stessa voglia e le stesse potenzialità».
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/05/20/news/toro_si_riapre_una_chance_per_l_europa_league-86619796/
Nessun commento:
Posta un commento