Firenze: torna l’incubo del mostro. Nastro adesivo usato in altri sei casi, si teme la mano di un serial killer
La vittima è Cristina Zamfir, una donna di 26 anni, romena. L'anno scorso una prostituta fu violentata e legata con lo scotch, ma fu ritrovata viva.
-Redazione- Legata a un palo, nuda e senza vita, "a braccia larghe come se fosse crocifissa", racconta il testimone che ha lanciato l'allarme.
Secondo gli investigatori, la donna sarebbe unaprostituta uccisa da un cliente e avrebbe subito delle sevizie di carattere sessuale. L'analisi del cadavere avrebbe, infatti, rilevato delle ferite compatibili con un abuso: su questo aspetto sono comunque ancora in corso accertamenti. Secondo una prima ricostruzione la donna sarebbe stata legata alla sbarra in modo da poter essere aggredita alle spalle. Anche il tipo di ferite lo dimostrerebbero. La zona è quella al confine tra Firenze e Scandicci, alla periferia ovest del capoluogo toscano.
La vittima è Andrea Cristina Zamfir, una donna di 26 anni, romena. Sarebbe stata identificata grazie ad alcuni effetti personali.
L'ipotesi che stanno seguendo gli investigatori è quella di un maniaco. La donna avrebbe anche tentato di liberarsi e probabilmente, dopo essere stata seviziata, è stata abbandonata. Che possa trattarsi di un maniaco gli investigatori lo deducono anche dalle condizioni in cui è stata trovata la vittima: nuda, indossava soltanto un paio di scarpe da tennis e dei calzini, sarebbe morta intorno a mezzanotte.
Molti iniziano a parlare di un possibile serial killer. Un anno fa, il 28 marzo del 2013, un’altra donna era stata legata a quella stessa sbarra. Si trattava di unaprostituta italiana di 46 anni. Era stata raccolta da un cliente in via Novoli, a Firenze, e portata proprio in quella stradina. Qui era stata immobilizzata, denudata, violentata e rapinata. Le sue urla, però, avevano attirato qualcuno dei residenti e quando era stata trovata, era ancora viva. Anche lei era stata “crocifissa” alla sbarra, questa volta con i polsi legati con dei lacci. Agli investigatori aveva fornito una descrizione di quel cliente: un uomo tra i 50 e i 60 anni, tarchiato, italiano, capelli radi, su un’utilitaria bianca.
Secondo le testimonianze dei residenti, intorno al luogo del ritrovamento del cadavere di Andrea Cristina, sarebbero state sei le donne, tutte prostitute e con problemi di droga, che negli ultimi anni, hanno chiesto aiuto perché un uomo con cui si erano appartate le aveva aggredite. Tutte salve, tutte tranne Andrea Cristina.
Inoltre, un altro particolare accomuna le donne: il nastro adesivo usato per legarle. Sempre lo stesso, dell’azienda ospedaliera Careggi.
Inoltre, un altro particolare accomuna le donne: il nastro adesivo usato per legarle. Sempre lo stesso, dell’azienda ospedaliera Careggi.
La notizia è sulla bocca di tutti, soprattutto perché accostare il termine serial killer e Scandicci, qui, ha un unico significato ed è Mostro di Firenze.
http://www.articolotre.com/2014/05/donna-uccisa-a-firenze-nastro-adesivo-usato-in-altri-sei-casi-si-teme-la-mano-di-un-serial-killer/
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