Morto il poliziotto Roberto Mancini che per primo indagò sulla Terra dei Fuochi, per lui funerali solenni
Mancini con le sue indagini aveva anticipato di 15 anni il disastro della "terra dei fuochi" generato dallo sversamento in quella zona della Campania di rifiuti tossici provenienti da aree industriali del Nord con la complicità della camorra.
-Redazione- Roberto Mancini, l’investigatore che per primo indagò sui veleni della Terra dei Fuochi, non ce l’ha fatta.
E’ morto ieri mattina, 30 aprile, nell’ospedale di Perugia per una leucemia per la quale ha lottato per anni contratta proprio durante i sopralluoghi per stroncare l’ecomafia dei clan della camorra.
E’ morto ieri mattina, 30 aprile, nell’ospedale di Perugia per una leucemia per la quale ha lottato per anni contratta proprio durante i sopralluoghi per stroncare l’ecomafia dei clan della camorra.
Era conosciuto perché aveva fatto dalla lotta all'ecomafie una delle sue principali ragioni di vita. Un male terribile, il linfoma, lo ha minato nel corpo per 11 anni. Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, Mancini "ha sacrificato la vita" inseguendo i flussi dei traffici illeciti di rifiuti, il cui terminale è stato più volte la Campania, e proprio quell'angolo della regione, a ridosso delle province di Napoli e Caserta, che qualche anno dopo è stato ribattezzato tristemente come la Terra dei Fuochi.
Un traffico sul quale hanno lucrato per anni, come Mancini aveva fatto emergere con le sue indagini, camorra e colletti bianchi, faccendieri senza scrupoli e imprenditori disonesti.
Un traffico sul quale hanno lucrato per anni, come Mancini aveva fatto emergere con le sue indagini, camorra e colletti bianchi, faccendieri senza scrupoli e imprenditori disonesti.
Le sue informative, anche ad anni di distanza, sono risultate utili per sostenere le accuse nei primi processi per disastro ambientale. Dal 1997 al 2001 Mancini è stato impegnato come consulente per la commissione Rifiuti della Camera dei deputati.
Un servizio reso per anni, su un fronte rischioso, come ha evidenziato il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, assicurando che la Camera è vicina alla sua famiglia.
Un servizio reso per anni, su un fronte rischioso, come ha evidenziato il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, assicurando che la Camera è vicina alla sua famiglia.
Roberto Mancini, l’eroico poliziotto che ha sacrificato la sua vita e la sua famiglia in nome di una causa più grande, di una giustizia troppo spesso dimenticata, è l’ennesima vittima della mortale Terra dei Fuochi, ma non solo.
Mancini è morto due volte, tradito anche da uno Stato che ha “rinnegato” uno dei suoi figli più leali, riconoscendogli un risarcimento "beffa" di 5.000 euro per il suo male, contratto mentre svolgeva il proprio dovere, ed escludendo ufficialmente ogni collegamento tra il sostituto commissario e la Commissione Parlamentare sullo smaltimento dei rifiuti, che pure aveva usufruito – ufficiosamente – delle competenze di Mancini.
Mancini è morto due volte, tradito anche da uno Stato che ha “rinnegato” uno dei suoi figli più leali, riconoscendogli un risarcimento "beffa" di 5.000 euro per il suo male, contratto mentre svolgeva il proprio dovere, ed escludendo ufficialmente ogni collegamento tra il sostituto commissario e la Commissione Parlamentare sullo smaltimento dei rifiuti, che pure aveva usufruito – ufficiosamente – delle competenze di Mancini.
Roberto Mancini avrà un funerale solenne, da quello Stato che prima lo ha abbandonato e che ora, che non c'è più, lo celebra. La decisione è stata del ministro dell'Interno, Angelino Alfano che ha dichiarato: "Si tratta di un grande esempio di poliziotto sul modello di decine di migliaia di suoi colleghi che ogni giorno si battono per affermare la democrazia e l'ordine delle nostre città e con onore indossano la divisa e alimentano il prestigio della polizia di Stato".
Anche Giorgio Napolitano ha espresso le sue condoglianze per la morte del poliziotto-coraggio. Il Presidente della Repubblica ha scritto alla famiglia:"Partecipo commosso al cordoglio per la scomparsa di un servitore delle istituzioni che si è prodigato nell'attività investigativa per l'individuazione, su alcune aree della Campania, dei siti inquinati dai rifiuti tossici illecitamente smaltiti, sono vicino con affettuosa familiarità ai suoi cari".
http://www.articolotre.com/2014/05/morto-il-poliziotto-roberto-mancini-che-per-primo-indago-sulla-terra-dei-fuochi-per-lui-funerali-solenni/
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