Cinque Stati Artici a difesa orso
Entro 2050 a rischio 75% specie per cambiamenti climatici
ROMA - I ministri e rappresentanti dei cinque "Stati Artici", riuniti al Forum internazionale sull'Orso Polare di Mosca, hanno preso impegni importanti che aiuteranno la sopravvivenza di questa specie in un Artico sempre più fragile.
E' quanto annuncia il WWF, ricordando però che la minaccia più grave sono i cambiamenti climatici e vanno affrontati a livello globale: dal 1979 il volume dei ghiacci artici, habitat e terreno di caccia dell'orso polare, è diminuito del 47% e ai ritmi attuali entro il 2050 potrebbe sopravvivere solo il 25% dei 20-25 mila orsi polari presenti oggi nella banchisa artica.
Il forum di Mosca è stato organizzato in occasione dei 40 anni dalla firma dell'accordo per la proibizione della caccia all'orso bianco.
Canada, Norvegia, Danimarca e Groenlandia, Russia e Stati Uniti si sono impegnati tra l'altro a lavorare sulla gestione dell'habitat degli orsi polari tenendo in considerazione la riduzione dei ghiacci artici e l'aumento degli interessi delle industrie.
"La risposta degli 'Stati Artici' è un buon passo avanti per garantire un futuro per questi magnifici animali - ha detto Jim Leape, direttore generale del Wwf internazionale, presente al Forum -. Il dibattito si è costruito su quarant'anni di buoni piani di conservazione. Il Wwf ha invitato gli Stati a raddoppiare i propri sforzi per garantire di vincere le sfide dei prossimi quarant'anni, implementando il piano d'azione circumpolare per gli orsi e agendo seriamente per fermare il cambiamento climatico". "Siamo soddisfatti di tutti gli impegni presi oggi - ha detto Isabella Pratesi, direttore Conservazione Internazionale del Wwf Italia - ma monitoreremo attentamente perché gli impegni vengano tradotti in azione".
E' quanto annuncia il WWF, ricordando però che la minaccia più grave sono i cambiamenti climatici e vanno affrontati a livello globale: dal 1979 il volume dei ghiacci artici, habitat e terreno di caccia dell'orso polare, è diminuito del 47% e ai ritmi attuali entro il 2050 potrebbe sopravvivere solo il 25% dei 20-25 mila orsi polari presenti oggi nella banchisa artica.
Il forum di Mosca è stato organizzato in occasione dei 40 anni dalla firma dell'accordo per la proibizione della caccia all'orso bianco.
Canada, Norvegia, Danimarca e Groenlandia, Russia e Stati Uniti si sono impegnati tra l'altro a lavorare sulla gestione dell'habitat degli orsi polari tenendo in considerazione la riduzione dei ghiacci artici e l'aumento degli interessi delle industrie.
"La risposta degli 'Stati Artici' è un buon passo avanti per garantire un futuro per questi magnifici animali - ha detto Jim Leape, direttore generale del Wwf internazionale, presente al Forum -. Il dibattito si è costruito su quarant'anni di buoni piani di conservazione. Il Wwf ha invitato gli Stati a raddoppiare i propri sforzi per garantire di vincere le sfide dei prossimi quarant'anni, implementando il piano d'azione circumpolare per gli orsi e agendo seriamente per fermare il cambiamento climatico". "Siamo soddisfatti di tutti gli impegni presi oggi - ha detto Isabella Pratesi, direttore Conservazione Internazionale del Wwf Italia - ma monitoreremo attentamente perché gli impegni vengano tradotti in azione".
(ANSA)
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