sabato 1 dicembre 2012

NUOVO GEL SOTTOPELLE PUO' AIUTARE LOTTA A CANCRO DEL SENO



 ROMA - Potrebbe dare un contributo importante, nella lotta al cancro al seno, il nuovo gel sottopelle a base di polimeri che si applica dopo l'intervento chirurgico, in grado di sostituire la radioterapia e curare le deformità conseguenti all'operazione. La nuova terapia, messa a punto dai ricercatori dell'istituto McGowan di Medicina rigenerativa e dell'università Carnegie Mellon e i cui risultati, relativi finora alla sperimentazione su topi di laboratorio, verranno pubblicati sul Journal of Biomedical Materials Research, è stata presentata al Congresso mondiale di Ingegneria dei tessuti e medicina rigenerativa a Pittsburgh.

Il gel, in sostanza, funziona come un tessuto artificiale che riempie i buchi e le cicatrici conseguenti all'intervento e al contempo è clinicamente efficace come terapia. "Anche se la radioterapia è il trattamento standard per il cancro al seno dopo l'operazione chirurgica, ha il difetto di essere costosa, lunga e di aumentare e peggiorare gli inestetismi causati dalla chirurgia. - spiega Howard D. Edington, docente di chirurgia oncologica presso l'università di Pittsburgh - Per questo abbiamo cercato di sviluppare un'alternativa possibile alla radioterapia, capace non solo di rilasciare lentamente i farmaci della chemioterapia per uccidere le cellule cancerogene rimaste dopo l'intervento, ma anche di riempire quelle fossette e cavità abbastanza grosse che si formano frequentemente dopo la terapia combinata di operazione e radioterapia e si possono curare solo con un altro intervento di chirurgia ricostruttiva".

Per verificare la loro idea, i ricercatori hanno così incapsulato un comune farmaco usato per la chemioterapia, la doxorubicina, in microsfere o granellini, e poi lo hanno mischiato ad una gelatina a base di polimeri. Successivamente, lo hanno inserito in topi con cancro al seno sottopelle, vicino alla ghiandola mammaria. In questo modo hanno visto che potevano controllare il rilascio della chemioterapia per un periodo di 30 giorni e che il tumore era completamente estirpato, a differenza di quanto avveniva in un altro gruppo di topi ai quali era stato impiantato il gel senza farmaci chemioterapici.

"Con altre prove e ricerche, contiamo di sviluppare un trattamento clinico destinato alle donne che si sottopongono a interventi chirurgici per tumore alla mammella - conclude Edington - e che potrà aiutare a diminuire i casi di malformazioni del seno. Siamo convinti che questo tipo di approccio possa rappresentare un'alternativa alla radioterapia post-operatoria".

(ANSA)

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