Movimento in subbuglio, si spacca sulla gestione interna
Beppe Grillo e Giovanni Favia
"Epurate Favia". "No, ora Casaleggio deve spiegare o vada via lui".
E' in subbuglio il Movimento 5 Stelle. Per effetto del fuori onda
carpito a uno dei suoi esponenti più noti, Giovanni Favia, consigliere
regionale in Emilia Romagna, che ha puntato il dito contro la gestione
poco democratica della creatura politica di Beppe Grillo da parte di
Gianroberto Casaleggio, uomo ombra e cofondatore. In Rete, nei blog e
sui social network, è in corso un acceso dibattito, tra chi pensa che ci
sia una effettivamente carenza di democrazia interna da risolvere e chi
invece se la prende con Favia: "dimettiti per dignita", "vai a casa",
"vergogna!".Vittorio Bertola, consigliere comunale 5 Stelle a Torino, esterna su Facebook il sospetto che Favia fosse consapevole che le sue dichiarazioni sarebbero andate in onda: "Di solito fa così chi vuole farsi buttar fuori per poter fare la vittima e andare in un altro schieramento politico... difficile immaginare altre spiegazioni". Insomma, Favia "potrebbe finire come Fini", teme Bertola. E se c'é chi definisce il consigliere regionale "lo Scilipoti del movimento", c'é chi chiede di mandare via subito tutto il "marciume".
Ma chi sta con Favia al contrario gli rimprovera i modi, ma gli è grato di aver sollevato il 'problema Casaleggio'. E non si accontenta delle poche parole di replica ("mai definito liste, né infiltrato persone") pubblicate dallo stesso Casaleggio sul blog di Grillo. "Due righe così neanche la vecchia Dc", si dispera Filippo. "Se di trasparenza e serietà si parla, così deve essere - scrive Moreno - Caro Grillo, se vuoi che la gente continui a seguirti devi chiarire tutto". (ANSA)
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