I figli affidati ai servizi sociali
Sanae aveva 5 figli avuti da due uomini diversi. I primi due già maggiorenni e autonomi, gli altri tre (di cui il più piccolo ha 10 anni) affidati ai servizi sociali a causa delle dipendenze e della fedina penale. Un affidamento che, come riporta il Corriere della Sera, aveva accettato con sollievo, in attesa di ripulirsi e riprenderli con sé.
Le relazioni tossiche
Sanae viveva in Brainza, con il nuovo compagno da cui però, proprio qualche giorno prima del ritrovamento del cadavere, aveva deciso di fuggire. L'ennesima relazione tossica, fatta di abusi di sostanze, come quelle con i due uomini padri dei suoi figli. È stato il primo, da cui ha avuto i primi due, a trascinarla nell'inferno della droga. Un percorso continuato con il padre degli altri 3 e anche con quest'ultimo, che inizialmente l'aveva anche allontanata dalla famiglia. Invece il 3 aprile Sanae ha mandato un messaggio alla sorella: «Ti voglio bene». Ed è andata a cercare rifugio da un amico a Villa Serio, nella Bergamasca.
La sorella: «Voleva rimettersi in sesto per i figli»
All'ipotesi del suicidio non crede la sorella, che vuole restare anonima. I problemi erano tanti, ma Sanae stava cercado di rimettersi in piedi: «Aveva trovato lavoro in una pasticceria e voleva cercare una casa per poter finalmente riprendere i suoi figli con sé», racconta al Corriere della Sera. «L’ultimo suo messaggio l’ho ricevuto mercoledì 2 aprile. Diceva: ti voglio bene sorella».
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