Diddy, un uomo lo accusa di violenza sessuale: «Mi ha fatto sfilare con un pene finto in faccia davanti a Beyoncé e altre star»

 

 

Non c’è pace per Sean "P. Diddy" Combs. Un'altra accusa si abbatte sul rapper americano, che dal 16 settembre 2024 è al centro di un vero e proprio ciclone giudiziario. Joseph Manzaro, come scrive Page Six, sostiene di essere stato violentato, aggredito sessualmente e costretto a indossare una maschera a forma di pene durante una festa organizzata da Combs nel 2015.

 

L'uomo, oltre a Diddy, tira in ballo anche altre celebrità. Tra queste spiccano i nomi di Jay-Z, Beyoncé e LeBron James.

 

Le accuse

Manzaro, come scrive il sito web americano, sostiene che, mentre cercava di aprire la porta di casa sua a West Palm Beach, in Florida, avrebbe sentito sulla mano una sostanza grassa simile alla vaselina. «Il querelante ha tentato di lavarsi le mani ma ha perso conoscenza prima di poterlo fare» afferma l’accusa, aggiungendo che Manzaro si sarebbe poi risvegliato sul sedile posteriore di un veicolo in movimento. L’uomo sostiene di essere stato drogato e trasportato in una casa a Star Island, per poi essere condotto attraverso un tunnel sotterraneo fino alla villa di Diddy.

 

«C'erano anche Jay-Z, Beyoncé e LeBron James»

Nei momenti in cui riprendeva lucidità, ricorda di aver visto LeBron James alla festa e di essersi ritrovato in una stanza con Jay-Z e Beyoncé. Quest’ultima avrebbe esclamato: «Cos'è questo? Di cosa si tratta? Perché quest’uomo mezzo nudo, con un giocattolo sessuale sulla faccia, è qui davanti a me?».

Combs, secondo l'accusa, avrebbe ordinato che Manzaro venisse umiliato di fronte agli altri ospiti della festa. Il querelante sostiene di essere stato spogliato, vestito con un perizoma e costretto a indossare «una maschera di pelle nera inserita con forza e chiusa con una cerniera sulla testa, con un gioco sessuale fissato alla bocca».

 

La smentita delle star

Le smentite da parte dei diretti interessati non si sono fatte attendere. Un portavoce di LeBron James ha rilasciato una dichiarazione a TMZ, respingendo le accuse con fermezza: «Questo è palesemente falso e non merita nemmeno un resoconto o una risposta. Una semplice ricerca su Internet mostra cosa stava facendo LeBron per tutto aprile 2015. Stava giocando a basket per i Cleveland Cavaliers e mai a Miami».

Anche l'avvocato di Jay-Z, Alex Spiro, ha negato qualsiasi coinvolgimento del suo cliente: «Non era in Florida in quel momento, era impegnato in attività pubbliche facilmente reperibili. Questa è un'altra assurdità che erode la fiducia nel nostro sistema di giustizia».

Infine, la difesa di Diddy ha rilasciato un comunicato in cui respinge categoricamente le accuse: «Questa denuncia dimostra fino a che punto i querelanti siano disposti a spingersi per attirare l’attenzione dei media nella speranza di un guadagno. Nessuna persona sana di mente potrebbe credere a questa storia. Il signor Combs non vede l’ora di avere la sua giornata in tribunale, dove queste menzogne – e i motivi perversi di chi le ha raccontate – saranno smascherati».

 

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