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LA PREGHIERA NON È SUFFICIENTE
Dal punto di vista Buddista, ogni essere senziente conosce le realtà della sofferenza, della malattia, della vecchiaia e della morte.
Ma come esseri umani abbiamo la capacità di usare la nostra mente per vincere la rabbia, il panico e l'avidità:se un problema ha una soluzione, dobbiamo lavorare per trovarla; se non ce l'ha, non dobbiamo perdere tempo a pensarci.
Noi Buddisti crediamo che tutto il mondo sia interdipendente, per questo parlo spesso di responsabilità universale: ciò che accade a una persona può presto influenzare ogni altro essere, un atto compassionevole o costruttivo ha il potenziale per aiutare molti.
La preghiera però non è sufficiente.
Tutti noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità dove possiamo: le fotografie del nostro mondo dallo spazio mostrano chiaramente che non ci sono confini reali sul nostro pianeta blu.
Pertanto, tutti noi dobbiamo prendercene cura perchè non siamo separati gli uni dagli altri, anche quando viviamo separati.
Pertanto, abbiamo tutti la responsabilità di esercitare la compassione e di aiutare.
Come Buddista credo nel principio dell'impermanenza.
Alla fine, ogni cosa passerà, come ho visto passare guerre e altre terribili minacce nella mia vita, e avremo l'opportunità di ricostruire la nostra comunità globale come abbiamo fatto molte volte in passato, senza perdere la speranza e la fiducia negli sforzi costruttivi che tanti stanno compiendo.
( Dalai Lama - cit ridotta)
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(WorDrops)
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