Li abbiamo giustificati, più e più volte.
Due anni di sold out consecutivi, 35mila abbonati l'anno, a fronte di sessioni di mercato in cui la Roma era 19esima in Serie A per soldi spesi, davanti appena alla Cremonese.
Tra le squadre che avevano speso meno in Europa.
E quando Mourinho lo ha definito "mercatino", si sono pure offesi.
"Ma hanno messo un sacco di soldi nella Roma". Falso. Perché quei soldi sono stati immessi a titolo di prestito, e la Roma glieli dovrà restituire.
"Ma c'è il settlement agreement". Firmato da loro, che sapevano benissimo a cosa saremmo andati incontro.
E che, comunque, volendo esistono modi per aggirare.
Pretendere di più dal presidente non vuol dire remare contro, ma volere il bene della Roma.
Noi ci saremo sempre, a prescindere da tutto.
Ma è ora di iniziare seriamente ad investire, invece che pensare ad acquisire società d'oltremanica.
Perché i 65mila che ogni domenica riempiono l'Olimpico meritano di vedere una squadra degna del nome che portiamo.
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