giovedì 13 giugno 2024

George Foreman &Hulk Hogan

 


Ieri sera ho visto su Netflix il film biografico dedicato alla vita del leggendario pugile George Foreman, uno dei miei miti da ragazzino. 

Ovviamente ho potuto vivere "in diretta" soltanto la seconda parte della sua carriera, quella successiva al suo clamoroso ritorno, che lo portò a riconquistare il titolo di campione del mondo dei pesi massimi all'età di quarantacinque anni, un record assoluto nella storia del pugilato. 


E' ovvio che non lo avevo mai visto combattere all'apice della sua carriera, giacchè si ritirò nel 1977, poco prima che io nascessi, ma lo conoscevo grazie alle storie che raccontavano su di lui sui giornali ed in TV, mentre il mio babbo me ne aveva parlato come di un pugile fortissimo, un peso massimo quasi imbattibile, che purtroppo per lui si era trovato sulla propria strada l'invincibile Muhammad Ali. 


Decise di ritirarsi dopo aver vissuto un'esperienza di "pre-morte" nello spogliatoio in seguito ad un incontro che aveva perso, lì sentì la chiamata di Gesù Cristo e divenne un predicatore, attività che svolge ancora oggi. 

Decise di cambiare vita, la rabbia che lo aveva da sempre animato, causata dalla povertà in cui era cresciuto e dalle ingiustizie che aveva visto subire alla sua famiglia, scomparve per fare spazio all'amore di Cristo, per cui volle redimersi e dedicare la propria vita a fare del bene, soprattutto per dare una possibilità a tutti quei ragazzi che avevano avuto un'infanzia dura e difficile come la sua. 

Aveva aperto un centro per i giovani ed una Chiesa, ma nel 1987 era stato costretto a tornare sul ring perchè a causa di una serie di investimenti sbagliati di un amico a cui aveva affidato la gestione delle sue finanze, non riusciva più a pagare le bollette di queste strutture, che rappresentavano l'unica ragione della sua vita. 


Io sono sempre stato terribilmente affascinato dalla sua storia. 

Ricordo che nel 1994, in occasione del suo incontro con il campione del mondo dei pesi massimi, il ventiquattrenne Michaels Moorer, stampa e TV lo deridevano per la sua età e per la sua pancia, ma lui non si scoraggiava, ostentava sicurezza e sapeva ciò che stava facendo. 

Non era stato "calato dall'alto" per via della sua fama, anzi, era ripartito da zero affrontando i pugili che si trovavano più in basso nella graduatoria e scalando il ranking mondiale.

E quando nelle interviste i giornalisti lo schernivano, facendogli notare che il suo avversario era troppo più veloce ed agile di lui, "Big" George rispose: 《Sul ring, lui potrà scappare, ma non può nascondersi.》. Wow!!!

Io ero sempre più convinto che George Foreman sapeva quello che stava facendo e non so cosa avrei dato per avere la medesima fiducia in sé stesso che dimostrava lui.  

Guardai quel match con mio padre e quando vidi Michael Moorer cadere K.O. sotto l'inaudita potenza del pugno di Foreman, ricordo che ero quasi commosso. 

Stessa emozione che ho riprovato ieri sera guardando su Netflix il film "George Foreman: cuore da leone". 


Ma cosa c'entra George Foreman con questa pagina? Lo vedete nella foto sotto, il collegamento tra "Big" George Foreman ed il pro-wrestling è l'amicizia che lo lega al nostro Hulk Hogan.

I due campionissimi si sono conosciuti a metà anni novanta e Foreman scambiò anche qualche colpo sul ring con The Hulkster, che nella sua autobiografia ha ammesso di essere stato alquanto spaventato dal provarci, avendo piena consapevolezza della devastante potenza dei pugni dell'ex Campione del Mondo dei Pesi Massimi. 

Ed anche se Foreman lo aveva rassicurato promettendogli che ci sarebbe andato piano, Hogan ha raccontato che i suoi colpi facevano male ugualmente nonostante fossero controllati, affermando che in vita sua non aveva mai incontrato qualcuno capace di sferrare dei colpi così devastanti con le proprie mani. 🥊


Poi avrete sentito parlare della vicenda della celeberrima griglia elettrica che ha fatto la fortuna di George Foreman divenendo uno dei prodotti più pubblicizzati ed acquistati d'America. Infatti, pare che originariamente avrebbe dovuto essere Hulk Hogan il testimonial di questa griglia, ma quando i pubblicitari tentarono di contattarlo in più occasioni per fargli la proposta, non riuscirono mai a trovarlo in casa, per cui telefonarono a "Big" George, la loro seconda scelta, che accettò immediatamente.

E grazie a quella telepromozione è divenuto milionario. 

Hulk ci ha provato in seguito a vendere la propria versione della griglia, ma si sa, è raro che una copia abbia più successo dell'originale... 😄


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