Lo sapevate che… uno degli uomini più ricchi della storia fu Marco Licinio Crasso con un patrimonio di 200 milioni di sesterzi pari a 1 miliardo di euro odierni.
Crasso trascorse la sua giovinezza sfruttando le tragedie della collettività o essendone lui stesso l’artefice. Gli incendi erano assai diffusi nell’Antica Roma. Alla notizia di un incendio, si precipitava sul luogo e si offriva di acquistare la proprietà a un prezzo stracciato. Se i proprietari avessero accettato, i suoi schiavi avrebbero sedato le fiamme, in caso contrario avrebbero lasciato bruciare il palazzo.
Si racconta che un giorno mise gli occhi sulla villa di una Vestale di nome Licinia. Crasso finse di corteggiarla fino a quando non incominciò a circolare la voce che Licinia fosse divenuta la sua amante. Una Vestale che avesse avuto rapporti sessuali con un uomo sarebbe stata messa a morte, così costrinse la donna a vendergli la sua villa e in cambio avrebbe messo a tacere le voci sulla loro “relazione”.
Utilizzò la sua ricchezza per finanziare l’ascesa politica di Cesare, e nel frattempo prestava denaro a chiunque avrebbe potuto tornargli utile, per poterlo ricattare e manipolare. «Ti voglio rivelare un segretuccio: conquistare una città nemica o un popolo straniero non ti dà tanto gusto quanto sottomettere lo spirito di un uomo. Ma non bisogna mai spezzarlo del tutto, altrimenti perderà fiducia in sé stesso, diventerà un cane ammaestrato e non ti sarà più utile a nulla. No, invece devi concedergli un po’ di tregua, lasciargli la sua autonomia, per così dire, e quando meno se l’aspetta, sferrargli una sonora frustata, ma solo di tanto in tanto, per ricordargli qual è la sua posizione. E il bello è che farà di tutto per convincersi di essere ancora libero, non t’immagini quanto possano essere ingegnosi gli uomini nel negare i fatti più evidenti, se sono spiacevoli.»
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