Carboni viene considerato tra i migliori terzini sinistri della storia del Valencia. Arrivò nel 1997, a 32 anni, e rimase nella capitale del Turia fino al 2006. Con 41 anni e 1 mese è il quarto giocatore più veterano ad aver giocato nella Liga.
Se si pensa all'inizio della carriera di Amadeo, sembra impensabile che sia potuto stare tanti anni prima a Roma e poi a Valencia. Di fatti il terzino sinistro fino dai 19 fino ai 25 anni gira 5 squadre: Arezzo, Bari, Empoli, Parma e Sampdoria. Solo con quest'ultima, con cui vince una Coppa Italia e poi una Coppa delle Coppe, gioca due anni.
Alla Roma rimane 7 anni e nell'ultima stagione ne diventa capitano, poi viene inserito nella lista degli indesiderati da parte di Zeman e Sensi e parte direzione Valencia.
In Spagna arriva senza grosse pretese, prima esperienza all'estero per un trentaduenne. Per di più la sua avventura in terra spagnola non inizia proprio bene. La prima partita con il Barcellona finisce 3-0 per i catalani e Carboni deve marcare Figo. Il terzino prima ferma con una gamba alta il portoghese, che l'aveva superato e poi un entrata da dietro fuori tempo. Doppia ammonizione ed espulsione all'esordio. Invece nella capitale del Turia diventa un vero e proprio idolo. Con Ranieri in panchina, nel 1999, vince la Coppa del Re e riporta un trofeo in città dopo 20 anni. Da lì i poi in 9 stagioni arrivano 2 Lighe, 1 Intertoto, 1 Coppa UEFA, 1 Supercoppa Europea e 1 Supercoppa di Spagna. Il Valencia in quegli anni vive un epoca d'oro e lui ne è il capitano.
Ancora oggi Carboni viene ricordato a Valencia con affetto e come una leggenda. Tanti auguri Amedeo.
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