Al De Kuip, la “Vasca" di Rotterdam, si è consumato uno dei capitoli più sconvolgenti del romanzo della centenaria storia della rivalità tra Ajax e Feyenoord. Il 6 a 0 con cui la squadra di casa ha schiantato i lanceri è la vittoria più larga dal 1921, data del primo incontro tra le due compagini.
Al di là del punteggio tennistico, sono le statistiche a darci la dimensione del massacro: trenta tiri totali a uno, quindici in porta a uno, dieci grandi occasioni concesse a zero venti conclusioni in area a zero (dati Sofascore). 55 reti subite dall’Ajax in stagione, dieci solo dal Feyenoord tra andata e ritorno.
Si è nel corso di una crisi ancora ben lontana dall’essere risolta, aggravata dagli scricchiolii societari già brevemente affrontati nelle Frecce di ieri: il club ha, infatti, sospeso il suo amministratore delegato Alex Kroes e ha dichiarato che intende licenziarlo dopo «forti segnali» di insider trading. Kroes avrebbe acquistato oltre 17.000 azioni dell'Ajax una settimana prima che la sua nomina prevista fosse annunciata, il 2 agosto 2023. Tutto ciò si ripercuote, ovviamente, sul campo. Sono lontani i momenti in cui l'Ajax arrivava ad un passo dalla finale di Champions e tutti urlavano alla "successo" del modello olandese, quasi fosse il Sacro Graal da esportare o copiare. Non esistono "modelli" (che lasciamo volentieri alla materie scientifiche), ma gestioni manageriali solide, lungimiranti e idonee alle peculiarità del club dentro il territorio di appartenenza.
D’altro canto, è un Feyenoord che si gode la crescita del gambiano classe 2004 Yankuba Minteh, doppietta oggi e a quota nove in Eredivisie, e del 2000 Igor Paixão, pure lui a segno due volte e pure lui a quota nove. Stranamente a secco, tra l’altro, Santiago Gimenez, star della squadra di Slot. I tre rappresentano tre sicure plusvalenze di quelle a cui ci aveva abituato l’Ajax. Il vero fuoriclasse appare essere proprio chi siede in panchina, Arne Slot, scudettato l’anno scorso e solido secondo quest’anno dietro all’inarrivabile PSV.
È tempo di godersi la rivalità a Rotterdam, di raccogliere le briciole dei cocci ad Amsterdam.
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