Mi spiace deludere IL Signor Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma il caso del colpo di pistola sparato a Capodanno ha una rilevanza politica, eccome. E pure grave.
Ricapitolando, abbiamo un deputato della Repubblica amante delle pistole, al punto da difenderle a più riprese sui social, che ha la brillante idea di presentarsi a una festa con un’arma carica, ferendo una persona, per giustificarsi poi con due versioni differenti della stessa storia. Una delle due è certamente una menzogna.
Già solo così ce ne sarebbe abbastanza per dimettersi da ogni incarico, ufficio e grado.
Questa stessa simpatica festa si è tenuta in una sede affittata dalla sindaca Francesca Delmastro, che tra le altre cose è anche sorella del sottosegretario Andrea Delmastro, pure lui ospite di questa bella rimpatriata.
Tutti e tre appartengono a vario titolo e con differenti ruoli a Fratelli d’Italia.
Altro che “nessuna rilevanza politica”, come si affrettano a liquidare la vicenda in Fratelli d’Italia.
Quello che è accaduto è lo specchio impietoso di un partito incapace di selezionare una classe dirigente degna di questo nome, ferma a un livello politico dilettantesco e in cui le armi non sono un fortuito accidente ma cifra esplicita e dichiarata della visione di un partito che fa della difesa della lobby delle armi, della legittima difesa estesa a oltranza e delle armi senza licenza agli agenti una precisa arma di propaganda.
No, “caro” Presidente, gentile Uomo dell’anno, quello del pistolero di Rosazza è un caso politico grosso come una casa.
E lei ha il dovere di prenderne atto e agire di conseguenza.
Giovanna Passariello
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