mercoledì 17 agosto 2022

Massimiliano, morto a 20 anni a casa di un amico. Il nonno: «Non si drogava, ha avuto un malore nel sonno» Massimiliano, morto a 20 anni a casa di un amico. Il nonno: «Non si drogava, ha avuto un malore nel sonno»

 

Massimiliano, morto a 20 anni a casa di un amico. Il nonno: «Non si drogava, ha avuto un malore nel sonno»

Tragedia a Ferragosto: un ragazzo di 20 anni, Massimiliano Segala, è stato trovato morto a letto, mentre era ospite a casa di un amico. Doveva essere una giornata di relax e spensieratezza, ma si è trasformata in un dramma.

Massimiliano, morto nel sonno a 20 anni

La tragedia è avvenuta a Padova, nel quartiere di Città Giardino. Massimiliano era ospite a casa di un amico, in via IV novembre, ed aveva dormito nella mansarda. La mattina di Ferragosto, l'amico era andato a svegliarlo, senza però ricevere alcuna risposta. A quel punto, il ragazzo ha aperto la porta e ha trovato Massimiliano senza vita.

Le indagini

Massimiliano Segala, residente a San Giorgio Delle Pertiche, quest'anno si era diplomato con 87/100 e non aveva mai avuto problemi di droga. Ora gli inquirenti stanno cercando di capire cosa sia successo nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorsi, quando i due amici erano usciti per tornare a casa molto tardi. Massimiliano avrebbe confessato ad alcuni amici di aver assunto diverse sostanze stupefacenti e nel cassetto del comodino, all'interno della stanza in cui è stato trovato morto, sono state rinvenute diverse confezioni di psicofarmaci. Il sospetto è che a stroncare la giovane vita del ragazzo sia stato un mix di farmaci e droghe. Lo riporta il Corriere della Sera.

L'ipotesi di reato

Gli antidepressivi, specialmente se mischiati con alcolici o stupefacenti, possono amplificare non solo gli effetti di alterazione, ma anche aumentare il rischio di arresti respiratori o cardiaci, anche in persone giovani e sane. Il pm Marco Brusegan, della Procura di Padova, ha aperto un fascicolo: l'ipotesi potrebbe essere quella di morte come conseguenza di altro reato. L'obiettivo degli inquirenti è quello di risalire a chi avrebbe messo a disposizione del ragazzo le sostanze stupefacenti e gli psicofarmaci. Muoversi in tal senso, però, sarà possibile solo dopo l'esito dell'autopsia, che sarà effettuata solo in giornata.

Il dolore

La famiglia è ovviamente sconvolta e si è chiusa in un dolore raccolto e riservato. Massimiliano era un ragazzo tranquillo, senza alcun precedente, che viveva con i genitori ma amava passare il tempo con i nonni Luciano e Osvalda. Ora, in attesa di risposte sulla tragica morte del ventenne, la famiglia chiede, legittimamente, solo di essere lasciata in pace.

Il nonno:  «Mio nipote non si drogava, ha avuto un malore nel sonno» 

«Massimiliano era stato male qualche giorno fa, stava assumendo delle medicine. Secondo noi ha avuto un malore mentre dormiva, magari un vaso sanguigno ostruito. Ma la droga no. Mio nipote non si drogava» ha affermato il nonno di Massimiliano Segala, Luciano, al Gazzettino. Il giovane si era diplomato alla Scuola delle Marche, ottenendo la maturità scientifica con 86, lavorava come Pr nelle discoteche Magazzino46 e Altavoz. Con il nonno aveva un rapporto molto stretto: «Ero in confidenza con mio nipote, me ne sarei accorto se avesse fatto uso di stupefacenti. Era venuto da me qualche giorno fa ed era bello vispo e sveglio. Uno che si droga non era come mio nipote. L’autopsia ci dirà cos’è successo, ora dobbiamo far fronte a questo dolore che ci strazia il cuore» prosegue nonno Luciano. 


 

 

 

 

 

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