venerdì 26 marzo 2021

Anev, ministero Transizione Ecologica apra dossier su eolico

 


Con semplificazioni iter 40.000 megawatt di potenza al 2050

 

"Il settore eolico non chiede soldi nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr), chiediamo al ministro Cingolani di aprire un dossier sull'eolico" e "rendere coerenti obiettivi importanti verso questo percorso di decarbonizzazione" grazie "ad una transizione anche burocratica" come annunciato dallo stesso ministro. E' l'appello lanciato da Simone Togni presidente Anev, Associazione Nazionale Energia del Vento, nel corso del webinar per la presentazione della Campagna di Comunicazione 2021 "Libera l'energia, segui il vento" diretta alle Istituzioni e al pubblico.

Per Anev "da qui al 2050 l'eolico potrà dare importanti contributi al nostro sistema elettrico" e quindi "alla decarbonizzazione, con un raddoppio di quelli che sono i numeri che avremo al 2030" e "con l'obiettivo al 2050 di arrivare almeno a 40.000 megawatt e quindi 40 gigawatt di potenza". Sul Pnrr il presidente Anev spiega :"E' sicuramente importante" per l'opportunità al settore eolico di "accendere un faro su due aspetti e quindi sullo sviluppo della rete coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione, quindi rimettendo in capo al concessionario l'onere di sviluppare la rete e soprattutto di farsi carico dei costi burocratici che questo comporta" e "la definizione non di grandi progetti di accumulo centralizzati ma una serie di accoppiamenti degli impianti rinnovabili non programmabili con sistemi di accumulo non a carico del gestore della rete - specifica - ma che possono essere lasciati ai singoli produttori".

Secondo Togni serve quindi "trasparenza, un percorso più snello sulle autorizzazioni e tempistiche certe", anche con "aste per le singole tecnologie", un processo "di 6 mesi - ricorda - oggi impiega 5 anni". Sugli obiettivi del Pniec (il Piano Nazionale Integrato Energia Clima, ndr), Togni ribadisce: "Abbiamo tecnologie e un'industria solida" ma "con questo passo raggiungeremmo gli obiettivi previsti al 2030 tra 87 e invece ne abbiamo 9". Ancora sugli iter autorizzativi il presidente di Anev conclude che proprio "il tempo non è una variabile irrilevante, avere risposte negative in tempi rapidi" sarebbe meglio che non avere nulla o troppo tardi", così "negli ultimi nove anni la potenza installata e diminuita dell'80%, da 1.200 MW eolici autorizzati nel triennio 2012/2014 a 125 MW nell'ultimo triennio 2018/2020". 

(ANSA)

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