venerdì 22 gennaio 2021

Incendi Australia, dopo l'inferno restano solo 35.000 Koala

 


Wwf, riduzione del 72%. Ora raddoppiare popolazione entro 2050

 

 

Una specie simbolo che ha pagato pesantemente l'inferno degli incendi australiani, circa 60.000 koala sono stati colpiti dalle fiamme che hanno devastato l'Australia orientale da giugno 2019 a febbraio 2020: ne restano solo 35.000, all'inizio del secolo scorso se ne contavano centinaia di migliaia. Il triste bilancio arriva dal Wwf per cui "un mondo senza koala non è immaginabile" che per questo insieme al piano di rinascita "Regenerate Australia" rilancia il progetto "Koalas Forever" con l'obiettivo di raddoppiare il numero di koala sulla costa orientale dell'Australia entro il 2050.

Secondo il report del Wwf "Impacts of the unprecedented 2019-2020 bushfires on Australian animals" si stima una riduzione del 72% nel numero degli esemplari in sei aree della costa settentrionale dell'Australia. Le peggiori perdite di koala si sono registrate a Kangaroo Island, con 40.000 individui potenzialmente colpiti e nelle foreste di Victoria, dove vivevano 11.000 di questi preziosi marsupiali. Altre popolazioni di koala sono state messe in ginocchio dal fuoco nel New South Wales, dove circa 8.000 koala sono rimasti coinvolti negli incendi, quindi uccisi o feriti.

"Questo marsupiale, già a rischio, un tempo abbondante nelle foreste di eucalipto del continente - aggiunge Wwf - , è stato decimato dalla perdita di habitat, dalla diffusione di malattie (come la. Clamidia) e dagli eventi climatici estremi sempre più intensi e frequenti negli ultimi anni, che hanno causato periodi record di siccità e incendi". Per il Wwf "il riscaldamento globale rappresenta una minaccia continua" insieme al disboscamento: ogni anno, infatti, tra 300.000 e 500.000 ettari di foresta nativa e boschi vengono abbattuti in tutta l'Australia. Così, gli interventi del progetto "Koalas Forever" - spiega l'Organizzazione non governativa - oltre alla costruzione di nuove cliniche veterinarie, prevede il ripristino dell'habitat del koala. Altre risorse saranno utilizzate anche per l'utilizzo di cani per il rilevamento dei koala feriti e la mappatura genetica. 
 
(ANSA)

 

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