Studi di Di Martedì, ieri sera.
Da Floris si parla di Recovery Fund.
Prende la parola Salvini, noto statista padano, e incalza:
“Se
fossi al governo, rinuncerei ai 120 miliardi stanziati a prestito
dall’Europa col Recovery Fund. Quei soldi preferisco prenderli dai
mercati a tassi più vantaggiosi”.
Risposta di Carlo Cottarelli,
che di professione fa l’economista, non l’imbonitore televisivo, e, poco
dopo, con la massima nonchalance si mette a fare due conti in diretta:
"Basta
fare due calcoli tra quello che si prende a prestito e il differenziale
del tasso di interessi rispetto al finanziamento di mercato e viene
fuori che col Recovery si risparmia, soltanto sui prestiti, circa 25
miliardi in dieci anni. Insomma, se facessimo come ha detto Salvini, in
dieci anni perderemmo 25 miliardi in dieci anni."
Un’umiliazione su tutta la linea, l’ennesima.
No,
non per Salvini, né per i fan che da casa non avranno capito mezza
parola - figuriamoci i calcoli - e continueranno gioiosamente a votarlo.
I veri umiliati, come sempre, siamo noi.
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