Andrea Scanzi, l’Expo e i voti a Beppe Grillo
Il giornalista del Fatto critica politica e informazione
Andrea Scanzi interviene nel dibattito sorto in seguito allo scandalo dell’Expo. Al centro della sua riflessione sono la politica e l’informazione italiana e la maniera in cui viene trattata la vicenda: infatti tra politici e giornalisti è scattata la paura che lo scandalo possa avvantaggiare il M5S. Di seguito il suo messaggio:
“Fateci caso: secondo larga parte di politica e informazione, compreso ovviamente Re Giorgio, il megascandalo delle mazzette Expo non è grave perché dimostra che spesso destra e “sinistra” rubano alla stessa maniera (cit), ma perché “rischia di regalare voti a Grillo“. Curioso punto di vista. Un po’ come fare un incidente frontale e dispiacersi non perché hai rischiato la vita e distrutto la macchina, ma perché così facendo hai regalato soldi al carrozziere. Se l’onestà intellettuale volasse, l’Italia sarebbe un sommergibile.”
Qualche giorno fa Scanzi aveva anche criticato il Pd per la sua solo apparente spinta riformista:
“Il Movimento 5 Stelle ha prontamente sospeso un consigliere regionale perché la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti in merito alle sue spese folli. Il Pd lascia ancora spazio a Genovese, e non solo lui, aspettando le calende greche per votare l’autorizzazione all’arresto. Forza Italia è stata fondata da un mafioso, le frattaglie del nuovo centrodestra regalano il proscenio a noti e illibati gigli in fior come Scopelliti e Formigoni. Eccetera. Comunque la si guardi, e comunque la su rigiri, scorgo una qual certa differenza d’approccio tra i “nuovi” e i “vecchi” – o peggio ancora i “finti nuovi” – in merito alla cosiddetta questione morale.”
http://www.lafucina.it/2014/05/12/andrea-scanzi-expo/
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