MANETTE AI CRONISTI - PIPPO MARRA, CHE VUOLE LICENZIARE 20 GIORNALISTI E 3 POLIGRAFICI, MINACCIA DI RICORRERE ALLE FORZE DELL’ORDINE SE I GIORNALISTI DELL’ADN KRONOS CONTINUERANNO LE ASSEMBLEE SINDACALI!
Tra l’altro Marra, che ha preso soldi pubblici per la sua agenzia di stampa, non dichiara lo stato di crisi e non chiede l’accesso agli ammortizzatori sociali dei giornalisti: vuol mandare a casa la gente come nelle normali aziende manifatturiere - Ha già in tasca un preliminare di vendita, da perfezionare dopo la cura dimagrante?...
Dagonews
Se il suo venerato amico Francesco Cossiga fosse ancora vivo, probabilmente sarebbe stato il primo a sconsigliargli il ricorso alla polizia per impedire un'assemblea sindacale. Specialmente alla vigilia dello sbarco in Parlamento del caso Adn Kronos, che domani verrà affrontato in un'audizione in sbarca in commissione Cultura. Ma Giuseppe Marra deve evidentemente portare a casa il proprio (misterioso) risultato al più presto e quindi forza le tappe sul licenziamento di venti giornalisti e tre poligrafici.
PIPPO MARRA
Oggi, nella redazione di Milano, era prevista un'assemblea dei redattori, dopo i primi tre giorni di sciopero appena conclusi. Ma al comitato di redazione è arrivata una mail dell'azienda nella quale è contenuto un avvertimento vagamente minaccioso: "Ulteriori aggregazioni, quali ad esempio l'assemblea permanente, non potranno essere tollerate. In caso contrario l'azienda non esclude il ricorso alle forze dell'ordine".
Urca, polizia a cavallo in redazione per sciogliere l'adunata sediziosa dei pericolosi giornalisti della Kronos? Questori con il megafono che urlano "Uscite, siete licenziati?". A occhio, un paio di articoli della Costituzione e lo Statuto dei lavoratori, non ancora rottamato da Renzie, dovrebbero bastare a scongiurare scene d'altri tempi. Ma il dato che colpisce è che Marra sembra proprio avere una gran fretta.
Come tutte le agenzie di stampa, la Kronos ha appena fatto il pieno dei soliti fondi pubblici per l'editoria, che però adesso scadono di anno in anno, tanto per lasciare a Palazzo Chigi quel "quid" in più nei rapporti di forza con quelle che spesso sono le prime fonti di notizia. Fare arrabbiare il governo, quindi, è poco igienico anche per uno che ne ha viste di tutti i colori come il Cavaliere (del lavoro!) Marra.
PIPPO MARRA FOTO MEZZELANI GMT
E questa volta pare che di fronte all'annuncio dei licenziamenti si siano arrabbiati perfino Enrico Letta e il placido sottosegretario Legnini, che ha la delega sull'editoria. Legnini era stato avvertito un paio di settimane fa che ci sarebbe stata una dura trattativa sindacale alla Kronos, ma la storia dei licenziamenti non se l'aspettava neppure lui. Tra l'altro Marra non dichiara lo stato di crisi e non chiede l'accesso agli ammortizzatori sociali dei giornalisti: vuol mandare a casa la gente come nelle normali aziende manifatturiere. Solo che qui ci sono di mezzo la politica e i fondi pubblici.
A questo punto, in redazione molti pensano che Marra abbia già in tasca un preliminare di vendita, stipulato appena firmate le convenzioni ma da perfezionare solo dopo aver portato a casa in prima persona una dura cura dimagrante. Non solo, ma il sospetto che l'editore calabrese sia già "oltre" è rafforzato dal fatto che non intende neppure presentarsi all'audizione di domani.
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/manette-ai-cronisti-pippo-marra-che-vuole-licenziare-20-giornalisti-e-3-poligrafici-minaccia-70918.htm
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