giovedì 16 gennaio 2014

Libero De Libero, l'arte a Roma negli anni '30

Libero De Libero e l'arte a Roma negli anni '30


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(di Nicoletta Castagni) 

ROMA - E' dedicata Libero De Libero, tra i più raffinati intellettuali del'900 italiano, e alla sua attività di critico d'arte di grande intuito, la mostra allestita dal 29 gennaio al 27 aprile alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Documentati con bellissime opere di Bartoli, Capogrossi, Casorati, Ferrazzi, Carlo Levi, Melli, Fausto Pirandello, Severini, gli anni '30 nella città eterna, quando diresse la vitalissima galleria 'La Cometa' di Mimì Pecci Blunt.

L'importante esposizione, intitolata 'Libero De Libero e gli artisti della Cometa', è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione La Quadriennale, che ha prestato un nucleo di inediti materiali d'archivio. L'istituzione romana ha infatti di recente ricevuto dagli eredi di De Libero il suo fondo privato, non ancora accessibile al pubblico per la consultazione, e quindi di rilevante interesse. Scopo della rassegna, curata da Maria Catalano, Federica Pirani, Assunta Porciani, è appunto quello di favorire la conoscenza di Libero De Libero (1903-1981), poeta, scrittore, cronista d'arte, sceneggiatore, organizzatore culturale, e illustrarne quindi il ruolo di innovatore del gusto artistico italiano, che ricoprì grazie a una curiosità e a una intuizione d'impronta cosmopolita

. A raccontare quell'epoca, le curatrici hanno selezionato una quarantina di opere, tra dipinti e sculture, realizzate dagli artisti sostenuti e lanciati da De Libero e che oggi fanno parte della collezione permanente della Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Non a caso, proprio in quel periodo, la raccolta veniva incrementata con un nutrito numero di acquisizioni così da offrire un panorama ben esaustivo dell'arte italiana del tempo.

In tre anni di attività (1935-1938), sotto la guida di De Libero e grazie al sostegno della fondatrice Mimì Pecci Blunt, la galleria 'La Cometa' era infatti diventata un autorevole centro di produzione espositiva ed editoriale: trentasei mostre a Roma nei locali in Piazzetta Tor de' Specchi, una succursale a New York e un'altra a Parigi pronta ad aprire i battenti, una collezione di opere inedite di scrittori italiani con edizioni speciali arricchite dai disegni di artisti. Un'attività incessante che arriva a influenzare le scelte delle Biennali veneziane e delle Quadriennali romane. Invisa però agli organi di regime, è costretta a chiudere con l'arrivo delle leggi razziali.

Infine, non mancano in mostra i molti ritratti di Libero de Libero, realizzati dagli artisti più famosi e provenienti da una collezione privata, affiancati al nucleo di materiali inediti della Quadriennale, lettere, volumi, fotografie, che restituiscono la fittissima trama di corrispondenze da lui intrattenute con poeti, scrittori, artisti, registi suoi contemporanei.

(ANSA)

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