mercoledì 30 ottobre 2013

Mika, matrimonio gay no, ma tanti bimbi si'

Star di X Factor a Vanity, essere omosessuali non è reato


 Mika in copertina su Vanity Fair

ROMA - "Il matrimonio classico in chiesa, no. Ma un sacco di bambini, sì". Magari con il compagno a cui ha dedicato tante canzoni d'amore. Mika, la rivelazione di X Factor, non ha problemi a parlare di omosessualità, e lo fa in esclusiva dalla copertina di Vanity Fair in edicola da domani. Perché "essere gay non è reato".
Star di X Factor, solo per l'Italia Mika lancerà nei prossimi giorni Songs Book Vol. 1 - I più grandi successi, un best of della sua carriera. "In Italia mi sento felice, ma mettere radici per me è un'idea surreale. A un certo punto i muri non ti appartengono più, mentre le canzoni che scrivi saranno per sempre tue". In passato aveva descritto X Factor come un programma crudele, aveva persino suggerito ironicamente l'idea di un X Factor Rehab per disintossicare gli ex concorrenti. "Se è per questo, anche qualcuno tra noi giudici ne avrebbe bisogno".
La sua è la squadra più forte, lo dicono anche gli altri giudici. La produzione vuole farla vincere? "Forse mi hanno assegnato le giovani perché sanno che avrei fatto meno danni di Morgan. Per le ragazze sono molto meno pericoloso di lui, non crede?". Chi vincerà X Factor? "Una delle tre ragazze della mia squadra. Non so dire quale". Quanto al desiderio di sposarsi, "se intende il matrimonio classico in chiesa, no. Ma se la domanda è: voglio avere gli stessi diritti di una coppia sposata? Sì, al cento per cento", risponde. "Voglio prendermi un impegno? Sì, al cento per cento. Voglio affrontare le conseguenze del rompere quell'impegno? Sì, al cento per cento. Penso sia giusto che io abbia dei figli? Sì, al mille per cento. Penso di essere in grado di dare a un figlio amore e una buona educazione, un ambiente accogliente e libero? Sì, al mille per cento. Non ho alcun dubbio. E chi dice che ho torto non sa cosa dice, è un povero sciocco". Si sente pronto ad avere una famiglia? "Forse sì, forse no. Ma se mi proietto nel futuro, mi vedo con un sacco di bambini". Un sacco? "Il numero giusto è 4 o 5. Vengo da una famiglia numerosa e vorrei crearne una simile".
(ANSA)

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