Egitto, Corte Assise rinuncia a processo capi Fratellanza: disagio a proseguire
Gli imputati sono accusati di avere incitato ad uccidere manifestanti e di essere stati in possesso di armi ed esplosivi durante una manifestazione anti Morsi
IL CAIRO - I giudici della corte d'assise del Cairo hanno rinunciato al loro incarico nel processo per incitazione alla violenza nei confronti della guida della Fratellanza Mohamed Badie e del numero due della Confraternita Khairat el Shater invocando "disagio" a proseguire. Il processo nei confronti di Badie, el Shater e altri quattro alti dirigenti della Fratellanza ha preso avvio due mesi fa ed oggi è arrivato alla sua seconda udienza. Gli imputati sono accusati di avere incitato ad uccidere manifestanti e di essere stati in possesso di armi ed esplosivi durante una manifestazione anti Morsi davanti al quartier generale della Fratellanza il 30 giugno. Nelle violenze nove persone persero le vita e 91 rimasero ferite. Una fonte giudiziaria ha detto all'ANSA che l'autoricusazione dei giudici è da legare all'assenza in aula degli imputati, per motivi di sicurezza. Il quattro novembre è prevista l'apertura del processo nei confronti del deposto presidente Mohamed Morsi, imputato delle violenze scoppiate davanti al palazzo presidenziale lo scorso dicembre. In base alla legge egiziana l'imputato deve essere presente in aula per la prima udienza per ascoltare i capi d'imputazione.
(ANSA)
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