Coniugare produzione energetica e industria dello zucchero
(Rinnovabili.it) – Primo impianto di produzione elettrica alimentato a biomassa per Cuba. La nazione ha inaugurato in questi giorni nella provincia di Ciego de Avila, circa 400 km ad est di L’Avana, i lavori di costruzione della prima centrale a biocarburante ottenuto dagli scarti della silvicoltura e delle coltivazione della canna da zucchero. L’impianto, che entrerà in attività il prossimo anno, riciclerà anche i rifiuti cellulosici di una specie invasiva di legno duro conosciuto come “Marabu”.
Come spiegato dal funzionario del gruppo statale Azcuba, Angel Mendez, il progetto mira ad un doppio obiettivo: fornire l’energia necessaria a far funzionare gli impianti di trasformazione dello zucchero, sostenendo al contempo il mix elettrico nazionale. “Aumentare la produzione di zucchero e di energia elettrica in modo parallelo è la massima priorità di Azcuba”, ha aggiunto Mendez. “L’obiettivo è soddisfare il 30 per cento del fabbisogno nazionale”. Un obiettivo confermato anche dal direttore della sezione energie rinnovabili al Ministero dell’Industria, secondo cui Cuba ha il potenziale di generare tra il 20 e il 30 per cento di energia elettrica dalla canna da zucchero e dai suoi derivati. Per ottenere questi risultati, ha aggiunto Menendez, è necessario cambiare mentalità e riconoscere che nel nucleo della Saccharum officinarum, oltre allo zucchero, ci debbano essere altri prodotti essenziali come elettricità e alcool.
(Rinnovabili.it) – Primo impianto di produzione elettrica alimentato a biomassa per Cuba. La nazione ha inaugurato in questi giorni nella provincia di Ciego de Avila, circa 400 km ad est di L’Avana, i lavori di costruzione della prima centrale a biocarburante ottenuto dagli scarti della silvicoltura e delle coltivazione della canna da zucchero. L’impianto, che entrerà in attività il prossimo anno, riciclerà anche i rifiuti cellulosici di una specie invasiva di legno duro conosciuto come “Marabu”.
Come spiegato dal funzionario del gruppo statale Azcuba, Angel Mendez, il progetto mira ad un doppio obiettivo: fornire l’energia necessaria a far funzionare gli impianti di trasformazione dello zucchero, sostenendo al contempo il mix elettrico nazionale. “Aumentare la produzione di zucchero e di energia elettrica in modo parallelo è la massima priorità di Azcuba”, ha aggiunto Mendez. “L’obiettivo è soddisfare il 30 per cento del fabbisogno nazionale”. Un obiettivo confermato anche dal direttore della sezione energie rinnovabili al Ministero dell’Industria, secondo cui Cuba ha il potenziale di generare tra il 20 e il 30 per cento di energia elettrica dalla canna da zucchero e dai suoi derivati. Per ottenere questi risultati, ha aggiunto Menendez, è necessario cambiare mentalità e riconoscere che nel nucleo della Saccharum officinarum, oltre allo zucchero, ci debbano essere altri prodotti essenziali come elettricità e alcool.
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