Dopo la forte scossa di magnitudo 5.1 che ieri sera ha colpito Modena, questa mattina se ne sono registrate altre, tutte intorno ai 3 gradi.Il popolo emiliano, però, deve fare i conti anche con il diluvio che da questa mattina imperversa sul territorio. Certamente la Protezione Civile sta lavorando senza sosta, ma la pioggia rende il tutto più difficile.
E a confermarlo è proprio il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli: "La pioggia nelle prossime ore
diventerà sempre più battente, è una compagnia di cui avremmo fatto
volentieri a meno. Le asticelle vengono messe a un'altezza sempre
maggiore, ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti, le difficoltà ci sono,
ma ci sono le forze per superarle".
Intanto, nelle tendopoli sparse su tutto il territorio, i soccorritori guidati da Gabrielli, stanno allestendo dei nuovi letti per consentire agli sfollati che dormivano in tende private posizionate in parchi pubblici o giardini, di trovare riparo dalla pioggia.
Sui danni subiti da Modena è intervenuto il presidente della provincia Emilio Sabbatini: "I danni appena potremo contarli saranno sicuramente eccessivi e pesanti. Ma ciò che pesa davvero sono i tempi lunghi. È la terza volta che ripartiamo sempre da zero e facciamo verifiche e sopralluoghi. Al governo - ha concluso l'amministratore - chiediamo, una volta che diminuiranno le scosse, gli strumenti per attivare in tempi brevi la ricostruzione".
Ma se Gabrielli da una parte coordina i soccorsi, dall'altra bacchetta i sindaci: "È compito vostro vigilare perché nei capannoni vengano rispettate le norme".
Inoltre " bisogna ricordare agli imprenditori che la sicurezza nelle fabbriche, non è solo un obbligo di legge, ma un dovere morale perché l'incolumità delle persone viene prima di tutto".
Il riferimento va alle morti sul lavoro avvenute nei giorni scorsi nel territorio emiliano, e sulle quali la procura di Modena ha aperto un'inchiesta, che è focalizzata sui crolli dei capannoni di recente costruzione.
Infatti il procuratore Vito Zincani nei giorni scorsi ha evidenziato che "la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida", perché "tra magnitudo quattro e sei un sisma non è ritenuto distruttivo, ma per alcuni capannoni lo è stato".
Intanto oggi si celebra la giornata del lutto nazionale, così come deciso dal Consiglio dei ministri, per ricordare le vittime del terremoto. La bandiera nazionale e quella europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz'asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado.
it.ibtimes.com
Intanto, nelle tendopoli sparse su tutto il territorio, i soccorritori guidati da Gabrielli, stanno allestendo dei nuovi letti per consentire agli sfollati che dormivano in tende private posizionate in parchi pubblici o giardini, di trovare riparo dalla pioggia.
Sui danni subiti da Modena è intervenuto il presidente della provincia Emilio Sabbatini: "I danni appena potremo contarli saranno sicuramente eccessivi e pesanti. Ma ciò che pesa davvero sono i tempi lunghi. È la terza volta che ripartiamo sempre da zero e facciamo verifiche e sopralluoghi. Al governo - ha concluso l'amministratore - chiediamo, una volta che diminuiranno le scosse, gli strumenti per attivare in tempi brevi la ricostruzione".
Ma se Gabrielli da una parte coordina i soccorsi, dall'altra bacchetta i sindaci: "È compito vostro vigilare perché nei capannoni vengano rispettate le norme".
Inoltre " bisogna ricordare agli imprenditori che la sicurezza nelle fabbriche, non è solo un obbligo di legge, ma un dovere morale perché l'incolumità delle persone viene prima di tutto".
Il riferimento va alle morti sul lavoro avvenute nei giorni scorsi nel territorio emiliano, e sulle quali la procura di Modena ha aperto un'inchiesta, che è focalizzata sui crolli dei capannoni di recente costruzione.
Infatti il procuratore Vito Zincani nei giorni scorsi ha evidenziato che "la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida", perché "tra magnitudo quattro e sei un sisma non è ritenuto distruttivo, ma per alcuni capannoni lo è stato".
Intanto oggi si celebra la giornata del lutto nazionale, così come deciso dal Consiglio dei ministri, per ricordare le vittime del terremoto. La bandiera nazionale e quella europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz'asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado.
it.ibtimes.com
Nessun commento:
Posta un commento