lunedì 1 dicembre 2025

Marco Valerio Corvo

 


Nel 349 a.C il tribuno militare Marco Valerio, accettò di sfidare un gallo, durante una guerra contro quest'ultimi. Insieme a lui c'era anche il figlio di Marco Furio Camillo, Lucio Furio Camillo. Da allora Marco Valerio sarà conosciuto come Marco Valerio Corvo, console l'anno seguente per i suoi meriti a soli 23 anni, con collega Marco Popilio Lenate:


«Si fece avanti un Gallo che spiccava per l’alta statura e le splendide armi, e dopo aver chiesto il silenzio percotendo lo scudo con l’asta, per mezzo di un interprete sfidò uno dei Romani a combattere con lui a duello. Vi era un giovane tribuno militare Marco Valerio, il quale ritenendosi non meno degno di quell’onore che Tito Manlio, dopo aver chiesta l’autorizzazione, del console si avanzò armato al duello. [...] mentre già il Romano stava per venire alle prese coll’avversario, un corvo all’improvviso gli si posò sull’elmo, volgendosi verso il nemico. Sùbito il tribuno accolse lietamente quel fatto come un augurio mandato dal cielo, e poi pregò il dio o la dea che gli aveva mandato quell’uccello augurale di assisterlo benevolmente. E qual meraviglia! L’uccello non solo rimase fermo nella sede che aveva occupata, ma ogni volta che cominciava la lotta librandosi sulle ali assaliva col becco e colle unghie il volto e gli occhi del nemico, finché questo, atterrito dalla vista di tale prodigio, stordito negli occhi e nella mente, fu ucciso da Valerio; il corvo scomparendo volò via verso l’oriente. [...] dopo una lotta non incerta i Galli furono totalmente sconfitti: a tal punto i due eserciti avevano presentito quale dovesse essere la sorte del combattimento, in base all’esito del duello fra i due soldati. Si batterono accanitamente solo i primi fra i nemici, quelli che impegnando la lotta avevano richiamato gli altri; il resto della turba volse le spalle prima ancora di giungere alla portata dei dardi.»


(Livio, Ab Urbe condita libri, VII, 26)


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Photo: @michael.merulla

Storie Romane 

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