domenica 21 dicembre 2025

La Lega è nemica dei lavoratori

 


Vedete Claudio com'è contento e sorridente? Il nostro caro sottosegretario Durigon con delega alle pensioni.


È allegro perché erano tre anni che provava a "sbloccare" una cosetta dal valore di qualche miliardo (lui e la Lega). Ci aveva provato, ma era andata sempre male. E invece in questa manovra ha trovato lo spazio giusto.


Perché, vedete, mentre per settimane e settimane si discuteva sulla proprietà dell'oro della Banca d'Italia, se questo appartenesse agli italiani, a Pietro Gambadilegno o agli Ittiti, fomentando le persone su una questione letteralmente inesistente, senza dire niente hanno deciso che dal 1° luglio 2026 tutti i neoassunti italiani si vedranno teletrasportare il TFR su grandi fondi pensione privati con silenzio-assenso ma non più dopo 6 mesi, bensì solo dopo 60 giorni, e a meno che non si oppongano formalmente (ma nessuno è tenuto a informarli). 


Inoltre, non potranno scegliere il profilo di rischio degli investimenti e non ci saranno limiti sui costi di commissione. Fanno tutto loro, non preoccupatevi. Ci pensano loro a scegliere e a decidere. Si sa solo che più si è giovani e più si possono caricare azioni nel portafoglio. Quelle azioni che hanno costi di gestione più alti, ovviamente. E che uscire dal circuito una volta passati i 60 giorni sarà probabilmente molto complicato. 


E così, senza fare nulla, assolutamente nulla, i miliardari italiani si ritroveranno un nuovo gettito di ricchezze passivo. Basta sedersi e aspettare e...magia: miliardi che affluiscono. Com'è bello il capitalismo all'italiana. Come lo rendono meraviglioso personaggi come Durigon. 


Ma per il resto non c'è da preoccuparsi.

Abbiamo rivendicato l'oro della Banca d'Italia (non è il nostro Paese?), che ora appartiene al popolo italiano (che non è il popolo che abita l'Italia di cui la Banca d'Italia è istituzione?). 


Dormiamo adesso sonni tranquilli.

Al resto pensano loro.

Leonardo Cecchi 

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