Addio alla poetessa Maya Angelou, incarnò la cultura afro-americana
-Redazione- S'è spenta a 86 anni la celebre poetessa americana Maya Angelou,donna in grado di incarnare la cultura afroamericana, figura capace di affermare la propria dignità e libertà nonostante una vita travagliata e costellata da sofferenze.
Lei, il cui vero nome è Marguerite Ann Johnson, era nata a Saint Louis, nel Missouri e, ad appena 7 anni, venne stuprata dal fidanzato di sua madre. Poco tempo dopo, l'uomo venne ammazzato per vendetta dai suoi zii. A seguito di tale, terrificante, esperienza, non riuscì più a parlare per ben cinque anni, finché non decise di cambiare totalmente vita e dedicarsi all'arte, in ogni sua forma: vinse una borsa di studio per danzare e recitare e si trasferì a San Francisco. A sedici anni diede al mondo un figlio e, per mantenerlo, cominciò a compiere mestieri umili, tra cui la prostituta e la tranviera. Fu così la prima persona di colore a guidare un mezzo pubblico nella città californiana.
Nel 1952 sposò Anastasios Angelopulos, marinaio greco al cui nome si ispirò per scegliere il proprio pseudonimo. Cominciò a recitare e divenne ballerina: ottenne persino una parte nell'opera di Gershwin Porgy and Bess. Succesivamente lavorò anche in televisione, fino ad approdare al mondo della letteratura. Trasferitasi dapprima in Egitto assieme al suo nuovo compagno lavorò come editor, insegnante e giornalista; dopo di che si spostò in Ghana dove lavorò in Università.
Una vita intensa che si concluse poi nuovamente negli Usa, dove conobbe lo scrittore James Baldwin: fu lui a consigliarle di scrivere le sue memorie e, così, con il Canto del Silenzio, venne consacrata come maestra della scrittura e icona della lotta alla discriminazione sessista e razzista. Una volta cominciato a scrivere non smise più: romanzi, saggi, poesie, biografie, testi per il teatro e libri per bambini furono la sua quotidianità.
Il suo stile, però, non è sempre stato amato dalla critica, forse perché lontano dai canoni classici, bensì più vicino alla tradizione orale afroamericana come quella di Malcom X, con cui collaborò, o quella di Martin Luther King, suo grande amico. L'impegno per i diritti civili la interessò per tutta la vita e, finché la sua salute gliel'ha permesso, è sempre rimasta in prima linea per sostenere l'emancipazione femminile e combattere la segregazione.
Mercoledì è stata trovata priva di vita nella sua abitazione di Winston-Salem. Il 23 maggio aveva scritto il suo ultimo tweet: "Ascolta te stesso e in quella quiete potrai udire la voce di Dio".
http://www.articolotre.com/2014/05/addio-alla-poetessa-maya-angelou/
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