ORRORI DELLA SPENDING REVIEW
(google)
Ci scrive il signor Fabrizio Tamburrini da Palestrina, in provincia di Roma per segnalarci un increscioso problema che lo riguarda: l'iscrizione del figlio all'asilo. "Allora partiamo dal principio.quando si fece la riunione con la scuola di piazza Ungheria la preside o chi per lei disse che quest' anno si sarebbero iscritti dalla scuola dell infanzia 130 bambini...e che ci sarebbe stato dello spazio per poter cercare di inserire un po di bimbi..io feci la domanda di ammissione appunto alla scuola dell'infanzia per mio figlio Nicolò Tamburrini nato il 17/01/2011 .. purtroppo non avendo io un posto di lavoro fisso ed assicurato...li diedero 11 punti. Morale della favola..Nicolò e 19°in lista d attesa...solo 90 bambini ammessi alla frequentazione del primo anno d asilo ....nonostante questi bambini siano nati a novembre 2011 ...i criteri di ammissione li fa la scuola vorrei chiedere che fossero rivalutati questi criteri diamo prima il posto ai bambini più grandi e poi si proceda con i criteri già esistenti se si può far qualcosa be venga....e ora di finirla con queste assurdità....la scuola dice che non e obbligatorio che a 4 anni si vada all'asilo..ma è obbligo solo a 5 anni..grazie buona giornata".
Il signor Tamburrini è un artigiano,che costruisce controsoffitti e con la crisi del'edilizia non lavora sempre e, quindi, se suo figlio non fosse preso all'asilo dovrebbe portarlo in un paese limitrofo aumentando, di conseguenza, i costi del proprio budget familiare. Credo che in una piccola realtà come Palestrina non dovrebbe essere un problema trovare un po' di spazio, basterebbe un po' di volontà da parte delle istituzioni invece di appellarsi a spending review (oggi va di moda chiamare le fregature dei politici in inglese) di cui la gente è colpevole al massimo in minima parte. Per finire, aggiungo che se le forze politiche locali non daranno una mano concreta ai propri cittadini in difficoltà rischieranno seriamente di distruggere il proprio tessuto sociale.
Fenix
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