sabato 1 febbraio 2014

Conoscere gli ecovillaggi

Per molti vivere in un ecovillaggio è un sogno nel cassetto. Tuttavia, prima di prendere una simile decisione si dovrebbe abitare per qualche tempo in un ecovillaggio, in modo da averne esperienza diretta. La Rete Italiana Villaggi Ecologici (Rive) ha organizzato un vero e proprio «Percorso di formazione 2013», finalizzato a far conoscere a tutti gli aspiranti «eco-villaggisti» d’Italia le pratiche di vita quotidiana che contraddistinguono un villaggio ecologico
di Laura Pavesi
488276_484919321520903_170209882_nPer molte persone vivere in un eco-villaggio è un sogno nel cassetto. Ma siamo sicuri che questa scelta sia quella giusta per noi?  Quanti di noi non hanno sognato, almeno una volta nella vita, di abitare in un ecovillaggio fondato su principi di sostenibilità ambientale, di auto-sufficienza energetica grazie all’uso di fonti rinnovabili, agricoltura biologica e autoproduzione, stili di vita comunitari e collaborativi finalizzati a sviluppare reti di supporto e aiuto reciproco? Sicuramente, molti.
Ma quanti sono coloro che sono davvero predisposti o adatti a vivere in comunità? Prima di prendere qualsiasi decisione, si dovrebbe vivere per qualche tempo in un ecovillaggio, per sperimentare le attività che in esso si svolgono e per capire, in questo modo, se la vita comunitaria fa per noi oppure no. Per tutti questi motivi, la Rete Italiana Villaggi Ecologici (RIVE) ha organizzato un vero e proprio “Percorso di formazione 2013”, finalizzato a far conoscere a tutti gli aspiranti “eco-villaggisti” d’Italia le pratiche di vita quotidiana che contraddistinguono un ecovillaggio. Il percorso formativo RIVE, infatti, è concepito proprio come un’opportunità per chi si sta avvicinando a questo mondo – con uno vero e proprio progetto di vita oppure semplicemente con un’idea – e che, quindi, desidera ricevere informazioni utili e dettagliate, prima di prendere decisioni definitive.
Obiettivo del corso è far conoscere e sperimentare le numerose attività si svolgono negli ecovillaggi italiani e fornire precise competenze, sulla base delle esperienze dei villaggi più solidi e collaudati. Il percorso per aspiranti eco-villaggisti si terrà, di volta in volta, in un ecovillaggio differente, ma sempre facente parte della rete RIVE, in modo da avere il più ampio panorama possibile di tutti gli aspetti che caratterizzano la vita e le attività dei numerosi villaggi italiani. Il percorso formativo RIVE è concepito come un’opportunità per chi si sta avvicinando al mondo degli eco-villaggi. Il corso si svolgerà nello spazio di uno o due weekend al mese, nel periodo compreso tra il 12 luglio e il 17 novembre 2013, e le ore di insegnamento teorico-pratico varieranno tra le 12 e le 20 ore. Inoltre, sarà suddiviso in 5 moduli:  1. visione del mondo, 2. crescita personale, 3. ecologia e ambiente, 4. gestione giuridico-amministrativa, 5. sociale. Ogni modulo avrà la durata di un week-end (dal primo pomeriggio del venerdì alla domenica pomeriggio).
Ogni modulo è stato sviluppato sulla base delle esperienze concrete realizzate nell’ecovillaggio ospitante, al quale seguirà un approfondimento degli aspetti caratteristici dell’ecovillaggio stesso. In questo modo, i partecipanti al percorso di formazione possono conoscere da vicino la filosofia e i metodi che orientano l’ecovillaggio nel quale si trovano in quel momento. Per saperne di più sul “Percorso formativo 2013”, abbiamo raggiunto Francesca Guidotti, referente di RIVE, e le abbiamo rivolto alcune domande:

298776_484928921519943_254079200_nIl percorso per aspiranti eco-villaggisti si terrà, di volta in volta, in un ecovillaggio differente. Francesca, come e quando nasce l’idea di un percorso di formazione ad hoc per “aspiranti eco-villaggisti”?
Durante le riunioni dei soci RIVE, ritagliamo del tempo per raccontarci cosa accade nei diversi ecovillaggi, per avere una visione più ampia rispetto alla propria realtà e per scambiarci consigli. Da sempre, emerge un fatto su tutti: persone che chiedono di entrare a far parte della comunità, o che chiedono alla RIVE “come si fa un ecovillaggio?”. E se ci parli un po’, capisci che hanno un’idea vaga di come funziona un ecovillaggio o pensano che l’ecovillaggio sia un modo per fuggire dalla realtà, oppure che basti un finanziamento per comprare un luogo e l’ecovillaggio è già fatto.
Con queste premesse, capisci che è difficile partecipare, tanto più fondare, una comunità. Non tutti i membri della comunità, per quanto si sforzino di spiegare come funziona la vita nell’ecovillaggio, hanno la competenza o le energie per orientare queste persone, che sono tante. Essendo un problema che coinvolge tutti gli ecovillaggi, la RIVE, con l’aiuto degli ecovillaggisti, si è presa l’incarico di creare il percorso formativo. Una prima proposta è stata fatta nel 2009, ma si è concretizzata solo quest’anno, perché in passato non c’erano le forze per un progetto di questa portata”.
Quante sono le persone che, fino ad oggi, hanno fatto questo tipo di percorso e, in percentuale, quante di esse hanno davvero “cambiato vita” e quante hanno capito di non essere adatte alla vita in ecovillaggio?
Quello che ho potuto osservare, finora, dei singoli corsi patrocinati dalla RIVE, è che, all’incirca, il 70% dei partecipanti ha rafforzato le proprie convinzioni e segue assiduamente la Rete e gli ecovillaggi. E di questi, il 30% è passato all’azione, il 20% è rimasto affezionato al movimento, ma non ha intenzione di cambiare radicalmente vita e, infine, il 10% ha capito che questa scelta non fa per sé. I partecipanti al percorso di formazione possono conoscere da vicino la filosofia e i metodi che orientano l’ecovillaggio nel quale si trovano in quel momento
Cosa consiglieresti, in linea generale, ad un aspirante eco-villaggista, per evitare di prendere decisioni sbagliate o, peggio, avventate?
Consiglio sempre di leggere attentamente le descrizioni presenti sul sito della Rete italiana dei villaggi ecologici (Rive) e su aamterranuova.it, per fare una prima “scrematura” e individuare gli ecovillaggi che più si avvicinano al nostro modo di essere. Poi, la scuola migliore, è quella di vedere gli ecovillaggi con i propri occhi. Tutti gli ecovillaggi RIVE, infatti, svolgono periodicamente la giornata aperta, dedicata appositamente ai “curiosi”: a seconda della stagione o della disponibilità, è possibile chiedere di trascorrere uno o più giorni nella comunità. Andare a visitare tre o più realtà è la cosa migliore, perché fornisce tanti spunti di riflessione che aiutano a delineare il proprio percorso.
Per chi non ha la possibilità di partecipare al percorso formativo, esistono altre opportunità per conoscere, più da vicino, la vita degli ecovillaggi?
L’invito che faccio sempre è quello di partecipare al Raduno Nazionale RIVE, che si svolge ogni anno a fine luglio (quest’anno dal 25 al 28 luglio 2013 al Vignale, Blera, VT), perché i 4 giorni che passiamo insieme, sono un “concentrato” di ecovillaggi provenienti da tutta Italia!
Perciò, tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questo modo, non si lascino sfuggire questa opportunità. Per avere informazioni generali sul percorso formativo è possibile scrivere aformazione@ecovillaggi.it. Chi desidera, invece, informazioni dettagliate sui singoli moduli e sui costi specifici, deve contattare i singoli ecovillaggi, i cui indirizzi sono disponibili a questo link.

Fonte: ilcambiamento.it (che ringraziamo).
Le foto sono tratte dalla gruppo facebook degli ecovillaggi italiani.

http://comune-info.net/2013/07/ecovillaggio/

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