venerdì 28 febbraio 2014

Mandato d'arresto internazionale per Ianukovich

Al momento si troverebbe in Russia coi figli


 L'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich

Il capogruppo del partito di Iulia Timoshenko, 'Patria', Arseni Iatseniuk, è stato presentato come "candidato premier" ucraino a Kiev in una piazza Indipendenza affollata di gente.
Intanto la procura generale ucraina ha emesso un mandato d'arresto internazionale per l'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich per "uccisione di massa". Lo fa sapere il nuovo procuratore generale Oleg Makhnitski, esponente del partiti nazionalista Svoboda.
L'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich si troverebbe attualmente in Russia, pronto a proseguire la sua fuga verso l'Asia. A riferirlo è il sito Newsru.com, che cita due website ucraini, uno dei quali lo indica in partenza forse per l'Indonesia. Stando a Glavkom.Ua, e alle sue fonti di polizia, Ianukovich avrebbe fatto tappa in Crimea ospite dell'ex ministro della difesa ucraino Pavel Lebedev, poi a Donetsk dall'amico oligarca Rinat Akhmetov e quindi sarebbe arrivato in Russia via mare col figlio minore, mentre il figlio maggiore avrebbe attraversato il confine a Donetsk in auto. Anche secondo il sito GordonUa.com, dello scrittore e presentatore tv ucraino Dmitri Gordon, che cita fonti altolocate delle strutture di sicurezza, Ianukovich si troverebbe in Russia ma solo come paese di transito per poi raggiungere qualche nazione asiatica, probabilmente l'Indonesia, dove il presidente deposto avrebbe un rifugio.
Al contrario, stando al procuratore generale aggiunto Mykola Golomcha Ianukovich si troverebbe ancora in Ucraina.
Nel mentre resta tesa la situazione in Crimea, anche per alcune bandiere russe issate in varie città, come sul soviet supremo della capitale Sinferopoli e sui municipi di Sebastopoli, Kerkh e Kharhov. In quest'ultima città il sindaco, Ghennadi Kernes, ha tentato di togliere il tricolore russo (che ha sostituito la bandiera dell'Unione europea) chiedendo ai manifestanti di non aggravare la situazione. Ma è stato respinto e allontanato.
Circa 5mila sostenitori della protesta antigovernativa che ha portato alla caduta di Ianukovich si sono infatti riuniti davanti al Consiglio supremo della Crimea a Sinferopoli per manifestare contro una possibile secessione della penisola. Molti dei dimostranti sono tatari, gruppo etnico oggetto di atti di discriminazione razziale da parte della maggioranza russofona e che rappresenta il 12% della popolazione della Crimea. Davanti al parlamento c'erano però anche circa 700 filorussi e si sono registrati dei tafferugli.
Sulla spinosa questione dell'unità territoriale e della pacifica transizione è intervenuto il segretario della Nato Rasmussen:
"Evidenzio che spetta agli ucraini determinare quale sarà il futuro del loro Paese. Noi diamo per scontato che tutte le nazioni rispettino la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina e questo è un messaggio che abbiamo inviato anche agli interessati"
In tutta risposta il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un controllo della prontezza di reazione delle truppe e di altre armi dei distretti militari centrale e occidentale (che non confinano con l'Ucraina). Lo rende noto il ministro della difesa Serghiei Shoigu, spiegando che l'iniziativa è stata presa per "controllare la capacità dell'esercito di operare in situazioni di crisi che rappresentano una minaccia bellica alla sicurezza del Paese e anche di carattere terroristico, epidemiologico e tecnologico" e che non avrebbe nulla a che fare con quanto accade in Ucraina, benché queste manovre potrebbero svolgersi vicino ai confini della Russia con gli altri Stati, tra i quali potrebbe capitare "anche l'Ucraina''. Il ministro ha osservato che se tale test si svolgesse vicino al confine finlandese con ogni probabilità non susciterebbe l'interesse di nessuno. Nelle manovre iniziate oggi sono impegnati 150 mila uomini, 90 aerei, 120 elicotteri, 880 carri armati, oltre 1200 mezzi e 8 navi militari.
Il nuovo governo
Il nuovo governo ucraino di unità nazionale sarà annunciato oggi alle 19:00 di sera (le 18:00 in Italia) in Maidan Nezalezhnosti, la piazza Indipendenza nel centro di Kiev, cuore di questi tre mesi di protesta antigovernativa. Lo ha annunciato Valeri Patskan, un deputato del partito Udar dell'ex pugile Vitali Klitschko in un'intervista a Canale 5.
Kiev è pronta a ripristinare il pieno dialogo diplomatico con la Russia non appena sarà formato il nuovo governo: lo ha sottolineato in una nota il ministero degli Esteri ucraino. "Riaffermiamo la nostra fedeltà alle relazioni russo-ucraine su basi nuove, di vera uguaglianza e vicinato, come sottolineato nel suo discorso al popolo ucraino dal presidente ad interim, lo speaker della Rada Oleksandr Turchynov", si legge in una nota.
Kiev inoltre respinge le accuse di Mosca sull'esistenza di minacce in Ucraina ai diritti civili delle minoranze etniche e religiose. "Le accuse di 'metodi terroristici' nella soppressione dei dissidenti e di 'diffusione dell'ideologia neo-nazista' da parte di forze politiche che hanno ottenuto il sostegno della maggioranza dei cittadini nelle elezioni del 2012 e che ora stanno assumendo la responsabilità della situazione nel Paese sono totalmente faziose e false".

(ANSA)

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