Appalti: arrestato ex capo vigili urbani Roma
Angelo Giuliani ai domiciliari con l'accusa di corruzione. Indagato l'ex Dg Rai Meocci
Arrestato ex capo vigili urbani di Roma, Angelo Giuliani
Appalti: arrestato ex capo vigili urbani Roma
ROMA - L'ex capo dei vigili urbani di Roma Angelo Giuliani è stato posto ai domiciliari, con l'accusa di corruzione. Per la Procura di Roma avrebbe fatto ottenere irregolarmente un appalto ad una società che si occupava della pulizia delle strade della città dopo ogni incidente. Ai domiciliari altre tre persone della societa' 'Sicurezza e ambiente', vincitrice dell'appalto.
Oltre al reato di corruzione, Angelo Giuliani è accusato anche di falso ideologico in atto pubblico. I pm gli contestano irregolarità anche in relazione alla sua candidatura a presidente della Commissione giudicante del concorso per l'assunzione di vigili nel 2012. Per la nomina erano stati commessi falsi documentali per permettergli di presiederla. Per i magistrati capitolini, Giuliani, che all'epoca era stato già destituito dal suo incarico perché travolto dallo scandalo degli abusi edilizi, non avrebbe potuto essere nominato a capo della Commissione. Sull'idoneità di quella commissione intervenne l'allora sindaco Gianni Alemanno che ne modificò la composizione.
Gip, ex capo vigili Roma minacciava Alemanno - L'ex capo dei vigili di Roma "minacciava l'allora sindaco Alemanno". Si legge anche questo nell'ordinanza di custodia cautelare che ha posto ai domiciliari Angelo Giuliani. Nell'atto si riferisce di "gravi minacce che avrebbe rivolto all'allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nei colloqui avuti appena prima la formalizzazione della sua sostituzione e il "patto" che, in forza di tale sua condotta intimidatoria, lo stesso Giuliani avrebbe così ottenuto di stipulare con l'allora sindaco".
pm ,mazzetta da 30mila euro - Una mazzetta da trentamila euro, sottoforma di sponsorizzazione. E' questa la cifra, secondo gli inquirenti della Procura di Roma, che l'ex comandante dei vigili urbani, Angelo Giuliani, avrebbe ottenuto in cambio del suo intervento per far ottenere alla società "Sicurezza e Ambiente" il servizio di ripristino dopo gli incidenti stradali. La cifra è citata nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Nicola Di Grazia.
Indagato ex dg Rai Meocci Indagato anche l'ex direttore generale della Rai Alfredo Meocci. E' accusato di corruzione nella qualità di componente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Secondo l'accusa nel 2013 Meocci avrebbe dato parere favorevole all'assegnazione dell'appalto alla Sea (società Sicurezza e Ambiente) senza che ci fosse stata alcuna gara. Su questo appalto però, l'Autorità nel 2012 aveva espresso giudizio negativo
l'accusa a Meocci, ottenne assunzione di un suo uomo - L'assunzione di una persona presso la società Sicurezza e Ambiente. Sarebbe questo - secondo l'accusa - l'oggetto di scambio tra Alfredo Meocci e i responsabili della società che si occupava degli interventi post incidenti sul territorio di Roma per ottenere l'ok all'appalto dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblica, struttura della quale Meocci rivestiva il ruolo di consigliere. All'ex direttore generale della Rai si contesta il reato di corruzione perché, in base agli atti dell'inchiesta, "quale consigliere della Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) per compiere atti contrari ai doveri di ufficio, riceveva denaro e altre utilità dalla società Sicurezza e Ambiente spa e per essa da Cacciotti, consigliere del Cda e amministratore di fatto, Scognamiglio, amministratore delegato Cda, Bort presidente del Cda della Sa". In particolare, nel febbraio 2013, Meocci avrebbe reso parere favorevole alla Sea, "ricevendo, a titolo di utilità, l'assunzione di una persona espressamente segnalata, per un rapporto di collaborazione lavorativa presso una società facente capo alla Sea".
(ANSA)
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