lunedì 17 settembre 2012

Ilva: la mortalità a Taranto è aumentata del 10%


La conferma nei nuovi dati del progetto 'Sentieri' dell'Iss, relativi al periodo 2003-2008

  Veduta esterna dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto

Veduta esterna dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto

Corrado Clini

 

I nuovi dati del progetto Sentieri dell'Istituto superiore di sanità relativi al periodo 2003 -2008 sull'area di Taranto confermano un aumento della mortalità di circa il 10% rispetto a quella attesa. La relazione verrà presentata domani al ministero della salute alla presenza del ministro Renato Balduzzi.
I dati riconoscono un nesso sospetto ma non accertato di causalità con le emissioni degli stabilimenti di Taranto.
"I dati 2003-2008 sono in corso di elaborazione e attualmente ancora al vaglio della comunità scientifica": è quanto spiega in una nota il ministro della Salute riguardo ai dati dello studio sentieri sui siti inquinati. Il Ministero della Salute precisa che "nel convegno annuale del Progetto Sentieri che si terrà domani non saranno presentati dati ulteriori a quelli già disponibili, e relativi al periodo 1998-2002".
"Il ministero dell'Ambiente si costituirà parte civile nel processo mirato a individuare responsabilità per l'inquinamento di Taranto", afferma il ministro dell'Ambiente Corrado Clini su Twitter.
"Le risorse del Governo già messe a disposizione sono 90 milioni di euro, poi ci sono quelli che fanno riferimento ai fondi della regione Puglia. Poi altri 60 milioni di euro saranno disponibili all'inizio del prossimo anno", ha precisato Clini durante la trasmissione prima di tutto su Radio1Rai. "Per il commissario - ha aggiunto - ancora non c'è una decisione, così come non c'è convergenza per la nomina del soggetto attuatore. Troveremo un equilibrio tra Regione e Governo, credo non appena il decreto sarà convertito alla Camera procederemo".
Fondi per l'Ilva anche dall'Ue? "Si può fare, ci sono opportunità che offre l'Unione Europea. Si tratta di partecipare a progetti comunitari. Poi ci sono i fondi che possono essere utilizzati dalla Banca Europea degli Investimenti". Lo ha detto il Vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani durante la trasmissione prima di tutto su Radio1Rai. "Inoltre - ha aggiunto - ci sono altri fondi,penso al Fondo Sociale, dove a Bruxelles ci sono ancora 500 mln di euro che possono essere utilizzati con progetti".
Tajani ha detto di aver partecipato a riunioni con tutte le parti, in un vertice istituzionale illustrando le opportunità che l'UE offre. "Si tratta di partecipare a progetti comunitari, come quelli dei fondi del carbone e acciaio, l'Ilva ne ha presentati già 27 in passato, ora ne sta presentando tre". "Il nostro obiettivo europeo - ha sottolineato Tajani - è quello di inserire l'Ilva in un grande piano sull'acciaio, mercoledì è prevista la prima riunione operativa con tutti gli amministratori delle principali industrie europee Ilva compresa e i sindacati. Al governo chiediamo, ma già ho avuto una risposta positiva del governo che nella decisione AIA siano rispettate tutte le norme comunitarie in materia ambientale".
All'Ilva di Taranto è nata intanto una rappresentanza dell'Unione sindacale di base (Usb). Ne dà notizia la stessa organizzazione, che in un comunicato critica Fim, Fiom e Uilm ritenendoli "anch'essi responsabili del degrado sociale e sindacale che si è determinato a Taranto e dentro l'Ilva".
Il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante presenterà domani mattina ai magistrati di Taranto che si occupano dell'inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici del siderurgico il cronoprogramma di interventi per il risanamento degli impianti sottoposti a sequestro e il piano di investimenti. Lo si è appreso da fonti vicine all'azienda. Ferrante ha fissato per domani alle 15.30 un incontro con i sindacati. Al termine di questa riunione, intorno alle 16, il presidente dell'Ilva illustrerà il piano di interventi nel corso di una conferenza stampa. (ANSA)

   

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