sabato 8 settembre 2012

I (RIS)VOLTI DEL PROGRESSO






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Sintesi dei messaggi inviati sul tema:


I (RIS)VOLTI DEL PROGRESSO

A cura di Rosanna Gosamo



Ogni oroscopo è progressivo.
Questa non è un’ipotesi teorica, ma una reale condizione di fatto, in quanto, anche se un’anima che nasce nel mondo si rifiutasse risolutamente di progredire di propria iniziativa, il progredire della natura la porterebbe inevitabilmente al di là del livello che aveva alla nascita: sofferenze infantili, cambiamenti di stati d’animo forzati da parte dei genitori, ambienti nuovi, il variare delle condizioni e volti nuovi sono tutte cose in grado di agire in silenzio nell’influenzamento della materia dentro la quale quell’anima fu imprigionata.
Dunque nessuna anima può continuare ad essere esattamente nello stesso modo.
(Alan Leo)



Il Tema Progresso riguarda soprattutto i cambiamenti interiori del soggetto; noi nascendo riceviamo in dote (da Dio, dalla Vita, dal Karma o da chi pensate) un certo potenziale, un carattere di base che non si dispiega certo tutto i primi anni di vita ma al contrario si svilupperà lungo il corso dell’esistenza manifestando alcuni lati prima, altri dopo, secondo le esperienze che si vivono, secondo le facoltà latenti nel tema natale, che proprio grazie alle suddette esperienze si acquisiscono e si esprimono. Naturalmente niente “uscirà” che non fosse già insito nel tema natale, ma quali aspetti della personalità emergeranno e quando? Il Progresso risponde a queste domande, fermo restando che talvolta può anche annunciare un evento vero e proprio; tuttavia ciò avviene più raramente e non è tutto sommato questo il suo scopo.
Esso si basa sugli stessi principi delle Direzioni Secondarie, ossia un giorno = un anno. Se una persona ha 30 anni si fa un oroscopo per la sua città natale e per la stessa ora di nascita ma per la data relativa a 30 giorni dopo la nascita. 30 giorni dopo (o 5 o 50 che siano) la situazione sarà cambiata poco o tanto (dipende dall’età naturalmente); i pianeti personali saranno avanzati di qualche grado a meno che non siano retrogradi; quelli più lenti resteranno a lungo sulla stessa posizione, ma poiché l’Ascendente si sarà spostato, sia pure di poco, anche le cuspidi delle Case si saranno spostate e i pianeti potranno aver cambiato domificazione. Inoltre tenendo conto del fatto che il movimento dei pianeti è diverso, anche gli aspetti saranno cambiati, motivo per cui ci si troverà davanti un Tema nuovo, che è appunto il Progresso. La particolarità è che a causa del doppio movimento della terra, generalmente il Sole resta quasi sempre nella stessa Casa, pur avanzando nei Segni; Mercurio e Venere avanzano nelle Case secondo il movimento antiorario, che è poi quello della successione zodiacale, mentre i pianeti da Marte in poi, pur avanzando allo stesso modo come gradi e segni, retrocedono nelle Case. L’Ascendente si sposta di grado in modo sensibile ogni 4 anni circa, determinando così anche lo spostamento delle cuspidi. A seconda che esso si trovi alla nascita in un segno di lunga (dal Cancro al Sagittario) o di corta ascensione (dal Capricorno ai Gemelli) può restare nello stesso segno dai 15 ai 40 anni circa.
La sostanza di questa progressione, cioè l’equiparazione 1 giorno = 1 anno, è astronomicamente ed anche istintivamente collegata a filo doppio con la nostra concezione del tempo, intesa come rapporto tra cielo e terra, o meglio tra Sole e Terra. Il tempo, il “nostro” tempo umano, viene infatti scandito dall’interazione tra il pianeta in cui viviamo e l’astro che ci permette di vivere: non a caso il Sole è il principale protagonista di ogni tema natale. Rotazione e rivoluzione della terra fanno infatti “muovere” il sole rispettivamente ogni GIORNO ed ogni ANNO, permettendo l’avvicendarsi della luce, del buio, del caldo, del freddo e così via... Considerando la cosa da un punto di vista simbolico, è facile interpretare questo movimento come, appunto, l’esperienza umana del divenire e “nel” divenire. Ecco perché, tra tante tecniche, quella della progressione è particolarmente congrua e corretta, in un certo senso “naturale” e proprio per questo significativa.
Anche un tema di Rivoluzione Solare mette in relazione un giorno (quello del compleanno) con un anno (quello appena iniziato); questa, però, contrariamente al Tema Progresso, segnala soprattutto i settori d’esperienza e/o gli eventi esterni caratteristici dell’anno. Si può dire che un TP ci dice cosa “sentiamo”, come “siamo” anno dopo anno, mentre una RS ci dice “a cosa” lavoriamo, “in cosa” ci esprimiamo o “su cosa” ci dobbiamo confrontare in un dato anno.
Tecniche diverse, quindi, con significati diversi ma non certo contraddittorie o mutuamente esclusive a livello conoscitivo o previsionale. Sulle stesse, comunque, restano di sovrano riferimento i transiti, che ci ricordano le tappe di integrazione tra essere e divenire, tra coscienza ed esperienza, diciamo pure tra il cosa e il come, parlandoci del perché.


INTERPRETAZIONE DEL TEMA PROGRESSO


La progressione dell’oroscopo non è tanto o solo un potente sistema previsionale, ma è uno strumento simbolico atto a disegnare il piano dell’evoluzione dell’individuo nel tempo, ed è tanto più significativa quanto più l’individuo stesso sarà disposto e pronto alla sua personale trasformazione nel superamento delle condizioni karmiche di partenza. Come tale l’oroscopo progresso non sostituisce il tema natale, ma ad esso si accosta, divenendo così sensibile anche ai transiti che avvengono nel periodo di tempo a cui simbolicamente si riferisce.
L’oroscopo progresso diviene il segnale continuo, senza strappi o interruzioni, della progressione-evoluzione dell’individuo, che in esso può trovare uno strumento eccezionale di comprensione delle esigenze di approfondimento, superamento e liberazione, che rappresentano la chiave per vincere i coaguli ed i blocchi insiti nella struttura archetipica del tema natale.
Anche nel TP i pianeti, le case, i segni corrispondono alla normale lettura cosa-dove-come.
L’interpretazione di un Progresso richiede, oltre ad un’attenta valutazione del tema natale, un colloquio diretto, al fine di cogliere i cambiamenti personali nelle loro sfumature, o una conoscenza approfondita della persona, considerando solo gli aspetti precisi, perché solo questi sono legati ai mutamenti interiori e al modo diverso di vivere certe energie. E’ ovvio però che quando 2 pianeti si stanno avvicinando sempre più a formare l’aspetto preciso, bisogna tenerli d’occhio perché la persona può avvertire già 2/3 anni prima stimoli ed esigenze diverse, pur non manifestandole ancora in modo aperto.
Il TP è un mezzo attraverso cui si amplifica, si sviluppa, si aggiusta il tiro, ma la realtà di base è indiscutibile e se una persona non ha avuto modo di elaborarla riconoscendone le potenzialità o le idiosincrasie, non capirà nemmeno le colorazioni successive: tutto quello che avviene dentro e fuori di noi, fa capo al nostro radix!

Punti significativi

Primo fra tutti, il passaggio di segno all’Ascendente e al Mc, che segna, specialmente nei primi gradi, un cambio di assetto che non viene compreso immediatamente, in quanto per stabilizzarsi in sintonia con l’energia nuova che riceve, ha bisogno almeno di 2/3 anni circa. L’As progresso, ora in un segno di corta o di lunga ascensione ci induce a riflettere sulla modalità del nostro comportamento abituale, in quanto il lunghissimo periodo che trascorre in un determinato segno, caratterizza la Persona nel senso junghiano del termine, la nostra “maschera”.
Prendiamo l’esempio di chi nasce con l’As ai primi gradi dello Scorpione, i cui governatori si trovano in aspetto dissonante, ecco che saremo abituati a vedere questo soggetto in soventi crisi esistenziali rispetto all’espressione di sé, con un probabile atteggiamento poco duttile, una certa diffidenza verso il mondo esterno negli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima metà della vita, in quanto un As nel segno dello Scorpione progredisce in Sagittario, solo dopo 43 anni! Questo individuo manterrà per sempre il suo As, ma accadrà che dopo i 40 anni circa inizierà a sentire un fremito diverso, si sentirà proiettato verso una maggiore espansione, avrà più desiderio di uscire dal guscio, di comunicare e inizierà a scalpitare, per accorgersi poi, dopo qualche anno, di possedere una modalità diversa nei rapporti con il mondo.
Vedremo così il passaggio dell’As ai primi gradi del Sagittario e magari nell’anno in cui Giove avrà il transito nell’ elemento Fuoco, si verificherà la spinta ad agire in maniera più impulsiva, più fiduciosa, più idealistica, meno diffidente dando carica alle cose che vorrà iniziare, stimolata
dall’entusiasmo del Fuoco. Tutto il TN riceverà un impulso diverso e siccome niente avviene per caso, ci accorgeremo di quanti segnali si combineranno nella stessa direzione. L’Ascendente ha a che fare con l’inizio di ogni cosa ed è per questo che la sua progressione assume una così grande importanza.

Tempi di progressione dei vari segni:

L’AS Ariete per le nostre latitudini ha la durata di 14/15 anni;
L’AS Toro ha una durata di circa 18 anni;
L’AS Gemelli di circa 26 anni;
L’AS Cancro di circa 37 anni;
L’AS Leone ha il periodo più lungo, circa 44 anni;
L’AS Vergine progresso ha la durata di circa 40 anni;
L’AS Bilancia di circa 40 anni come la Vergine;
L’AS Scorpione di circa 43 anni;
L’AS Sagittario di circa 40 anni;
L’AS Capricorno ha la durata di circa 25 anni;
L’AS Acquario di circa 15 anni;
L’AS Pesci è il più breve, dura soltanto 12 anni.

Da questa tabella si deduce che i due angoli: As e Ds, subiscono contemporaneamente uno spostamento di segno, dando un nuovo impulso ai due bisogni primari della vita.
La progressione da un segno all’altro di As e Mc, invece, non sempre avviene contemporaneamente. In questo caso, se il Mc avanza di segno (sottintendendo un cambiamento radicale per quanto attiene la professione), mentre l’As non è ancora arrivato al passaggio, il cambiamento sottinteso dal Mc potrà non avere luogo, come se la persona non si sentisse ancora “pronta”, ma potrà avvenire qualche anno dopo, con maggiori garanzie di successo, quando l’individuo avrà iniziato ad elaborare veramente un nuovo modo di essere.
Da quanto detto in precedenza, si deduce che c’è una bella differenza a nascere con un As nei primi gradi del segno del Leone rispetto a chi nasce con As Leone tra i 26° e i 29°.
Trovandoci di fronte un individuo adulto, anche senza valutare l’intero TN, potremmo già renderci conto che nel primo caso la fisicità e il comportamento saranno tipicamente leonini e solari, nel secondo caso verginei e mercuriali. E a meno che, in questo ultimo caso la Luna natale non si trovi in Leone o in altro segno di Fuoco, le differenze sono veramente abissali.
Stesso ragionamento per il Sole: nascere con il Sole ai primi gradi di un segno significa vivere l’energia di quel segno per circa 20, 25, anche 30 anni se il pianeta si trova al primo grado. Non è la stessa cosa che nascere con il Sole agli ultimi gradi. E’ vero che i primi anni di vita sono formativi e che le caratteristiche del nostro segno solare saranno sempre e per sempre nostre, però è pur vero che un conto è vivere le tempeste emotive che investono il nativo Bilancia quando il Sole passa nel segno dello Scorpione dai 25, 30 anni in poi, un conto è cominciarle a viverle a 10 anni! Si matura certamente in maniera diversa! Se si nasce Sole Scorpione e As Cancro e all’età di 8 anni l’As entra nel segno del Leone e a 12 anni il Sole si trova già in Sagittario, ci si trova davanti a un soggetto molto diverso da chi si è portato avanti l’esperienza dell’elemento Acqua per 20 o 30 anni.
Altro punto da tenere presente è, quindi, la contemporanea progressione del Sole e dell’As.
Lo spostamento dell’As rivoluziona molte cose, perché col suo cambio di segno dà una forza diversa sia al suo dominatore che all’Elemento che lo contraddistingue, alla sua Modalità; i pianeti che hanno una qualche relazione col nuovo As acquisteranno un peso diverso. Il tutto andrà valutato tenendo conto che è vero che il soggetto avrà bisogno di almeno un paio d’anni per avvertire in modo cosciente una diversità di spinta nelle sue energie, ma il passaggio di segno per l’As, per il Sole e per il Mc appartiene a quei pochi casi in cui il progresso indica anche qualche evento. Questo può inizialmente sembrare anche poco significativo, ma in realtà si rivelerà importante per la vita della persona.
Oltre ad osservare il cambiamento di segno di As, Sole e Mc, non bisogna tralasciare gli altri pianeti personali che, fatta eccezione per la Luna (argomento a parte), possono restare in un segno anche un paio di decenni, dipende dalla loro posizione nel radix.
A seconda di dove viene a trovarsi il pianeta questo assumerà la colorazione del segno (ad es.: una Venere radicale in Sagittario, che entra nel successivo Capricorno, è indicativa di una vita sentimentale stabile, certamente, ma anche pesantuccia e noiosa, fedelissima per carità, insomma poco gratificante perché governata da Saturno).
Occorre anche porre particolare attenzione alla congiunzione dei pianeti, dell’As e Mc progressi a quelli radix. Ad esempio: un Mc che va alla congiunzione del Sole natale ben difficilmente non coinciderà con una realizzazione in ambito professionale e con la conquista di una maggior autonomia.

Ricapitolando, dovremo prestare particolare attenzione a:
- aspetti di pianeti e punti che progredendo si vanno a formare con pianeti punti radix;
- aspetti che si formano tra pianeti e punti, entrambi progressi (ad es., Sole e Venere progressi che si congiungono);
- pianeti e punti progressi che cambiano di segno e/o casa;
- pianeti che progredendo diventano retrogradi o diretti;
- infine, importantissimi, i transiti sui pianeti progressi.
Non è facile, ed occorre un certo allenamento, osservare questo magistrale movimento, che esprime una grande quantità di potenzialità che non sempre si realizzano, e che comunque spesso stanno ad indicare delle profonde metamorfosi interiori.
Più una persona ha lavorato sulla propria individuazione, più si rispecchia nel tema progresso, avendo trasformato nel tempo i nodi espressi dal tema radicale.
Applicando una tecnica astrologica diversa dal tema natale, tipo rivoluzione solare, transiti, etc., bisogna restringere sempre le orbite; per il Progresso bisogna addirittura valutare anche una tolleranza 0°. In effetti, proprio per la caratteristica “lentezza”, col quale si evolve, in questo caso è particolarmente sensato optare per l’aspetto esatto al grado!
Vedendo uno dei Luminari, oppure uno dei pianeti personali in stretto avvicinamento ad un altro pianeta, specie se questi è più lento, si andrà a vedere in che anno avviene esattamente la congiunzione, pensando che in quel preciso momento si potrà verificare una fusione
energetica, capace di produrre dei mutamenti interiori; ciò non toglie, che già in fase di avvicinamento stretto, magari nei due anni precedenti, un certo stimolo si possa sentire.
In effetti, spesso degli eventi importanti avvengono nel momento in cui si forma un aspetto esatto (gradi e primi) nel tema progresso.
Come osservando i transiti ci accorgiamo della fondamentale importanza dei cicli planetari, così nel tema progresso troviamo che il perfezionamento di un aspetto è altrettanto importante: la lettura del TP accostata ed integrata a quella dei transiti ci offre un codice simbolico ancora più esatto dello scopo e della direzione della nostra vita.
Anche i cambiamenti di Segno o di Casa sono estremamente importanti: un pianeta che attraversa una cuspide, segnala un momento di grande “sensibilità” perché una certa energia che per anni si è concentrata in un determinato settore, si va focalizzando su un argomento diverso e può quindi “materializzarsi” in un evento, così come col cambiamento di Segno. E’ opportuno controllare sempre la RS perché questa, essendo molto più “materiale” nei suoi significati, dà indicazioni di conferma o di smentita. In quest’ultimo caso si può dedurre che qualcosa si sta preparando ma i tempi non sono ancora maturi e potrebbero essere i Transiti a dire perché. In altre parole queste tecniche non vanno usate in modo isolato, ma sempre in collaborazione tra loro.
Generalmente si dà più importanza a congiunzioni e opposizioni perché, essendo il progresso un metodo che ci parla più di uno svolgersi psicoemozionale piuttosto che di un serie di circostanze ben visibili, sono soprattutto i due aspetti sopracitati che possono poi comportare manifestazioni esteriori più evidenti, quindi maggiormente significative per chi ci chiede consulenza.
Ma quando andiamo ad analizzare il nostro TP possiamo andare a controllare il percorso di qualsiasi aspetto che ci interessi, soprattutto se riusciamo a ricordarci bene anche le sfumature emozionali legate al nostro passato.
Quando un trigono arrivasse alla precisione ci potrebbe essere, ad esempio, un momento di grande soddisfazione personale. Potrebbe anche coincidere con dei pubblici riconoscimenti, se transiti e RS di quell’anno li evidenziano, ma, soprattutto, ci si potrà sentire bene integrati nel sociale, sentirsi a proprio agio e riconoscersi pienamente in ciò che si fa, qualsiasi cosa sia.
Quando As e Mc entrano nella seconda decade del segno in cui si trovano, specie se simultaneamente, questo è un momento di culmine e di maggior espansione.

La tecnica del TP va fatta sempre per il luogo di nascita perché rispecchia quelle modificazioni interiori strettamente legate alla natura dell’individuo, natura che esiste “in fieri” fin dalla nascita. Il tema progresso trasforma ogni anno in un giorno, e tiene ferma l’ora e il luogo di nascita: se vogliamo farne uno all’anno (che è l’utilizzo più diffuso), ci riferiamo al compleanno come per la RS, ma volendo si potrebbe essere anche più precisi, perché se un anno corrisponde ad un giorno, allora sei mesi corrispondono a dodici ore, un mese a due ore e così via fino ai minuti. Quindi, in teoria, per valutare il “clima” interiore di una persona in un dato momento, l’ideale sarebbe di calcolare il TP per quel momento preciso, però è ovvio che solo la Luna avrebbe spostamenti significativi, per cui il riferimento del compleanno è valido in generale per l’anno in corso.
Il tema progresso rappresenta un eccezionale strumento per osservare lo sviluppo della personalità, per avere un’idea di quando avverranno quei mutamenti, soprattutto di natura psicologica ed interiore, oltre al genere di esperienza che l’individuo potrà vivere nel corso dei diversi anni, o per meglio dire, in genere decenni. Già osservando la posizione del Sole, As e Mc natali possiamo dedurre che tipo di energia zodiacale sperimenteremo nell’arco della vita, con tutte le diverse “colorazioni” del caso. Comunque, a meno che non si viva molto, molto a lungo, non ci è dato che sperimentare alcuni segni, che, a seconda della loro ascensione, potranno essere due, tre o poco più.
L’osservazione attenta della disposizione dei pianeti alla nascita, sia da un punto di vista di TP, che di transiti, ci permette di valutare se ci saranno sblocchi e congiunzioni in età assolutamente sfruttabili. Se i lenti sono precedenti e in posizione in cui ragionevolmente entro i 40-45 anni vi saranno grandi sblocchi – quando, ad esempio, nel radix ci sono quadrati natali con lento precedente – e quando entro lo stesso limite di età vi saranno delle congiunzioni, questo indica che molte cose cambieranno, perché ci sono cicli nuovi che iniziano e che sicuramente solleticano molto di più la persona ad abbandonare resistenze e paure. Se invece i transiti della persona saranno importantissimi in età non sfruttabili appieno, o perché troppo giovani o troppo vecchi, le cose sono diverse, meno probabili grandi cambiamenti, ma solo percorsi di comprensione.
La differenza tra aspetto applicante e aspetto separante nell’ottica del TP è basilare perché se
un certo aspetto si è formato prima della nascita, può darsi che non si riformerà mai più per progressione, quindi lo si vivrà come energia di fondo però non soggetta più di tanto ad evoluzione (chiaramente quella dei transiti sì), ma se un aspetto si deve ancora formare avrà la possibilità che lo faccia per progressione e se ne potrà vivere appieno le implicazioni quando questo eventualmente accadrà.
Quindi, partendo dalla stesura di un oroscopo natale, si può arrivare ad intuire, attraverso i successivi temi progressi, l’evoluzione interiore della vita intera di un individuo. Infatti il TP rappresenta tutte quelle possibilità legate alla crescita individuale, costituendo un preciso segnale di una profonda trasformazione del proprio modello di vita.
Questo metodo ci indica la strada dell’evoluzione, dandoci la possibilità di “uscire” dai limiti costituiti dal nostro tema natale. Il fatto di mutare segno, la variabilità della Luna, i nuovi Aspetti tra i pianeti, la progressione dell’Ascendente e del Medio Cielo, tutto concorre a fornirci nuovi stimoli ed a rinnovarci.

La Luna progressa


La Luna è di importanza fondamentale: il suo movimento veloce la porta a spostarsi notevolmente cosicché, a differenza di tutti gli altri fattori del Progresso, ogni anno essa ha una diversa posizione e aspetti differenti. Ed è proprio dalla Luna che si deve cominciare; il fatto che essa già l’anno successivo alla nascita potrebbe aver cambiato segno e comunque aspetti, ci dà indicazioni importanti sul diverso modo di “sentire” da parte del bambino e di che tipo è la sua partecipazione alla relazione con entrambi i genitori. Una Luna in segni cardinali è notevolmente “attiva”, nel senso che chiede continuamente, stimola una continua interrelazione, è partecipativa, ma richiede una continua attenzione. In segno Fisso esprime la sua ostinazione anche con pianti e capricci, ma è molto sensibile e suscettibile; in un segno Mobile è più mutevole come umore ed è quindi più facile distrarre il bambino dalle sue impuntature, ma potrebbe rivelarsi poi la più difficile, proprio perché non si sa mai quali siano esattamente le sue esigenze. Questo stesso discorso, con i cambiamenti di espressione legati alle diverse età, va fatto anche su soggetti adulti.
Inoltre, la Luna va valutata anche per Elemento perché, secondo come è in tal senso caratterizzata, darà per circa due anni e mezzo un diverso modo di “sentire”, un diverso tipo di emozioni e sensibilità, tutte cose che possono influire sulla personalità. Altrettanto importanti saranno gli aspetti sempre nuovi che la Luna forma, perché anche questi ci diranno quali altre facoltà del carattere vengono attivate, stimolate o parzialmente “spente” dal suo veloce movimento. Altro fattore da tenere presente nel Progresso è il possibile cambiamento, rispetto al tema natale, della divisione per emisferi e del modello planetario; questo eventuale cambiamento è molto lento, quindi non si verificherà prima di una certa età; tuttavia a livello psicologico può essere molto significativo.
A causa del movimento “velocissimo”, la Luna resta solo 2 anni e mezzo in un segno e comunque forma continuamente aspetti diversi, denunciando soprattutto le diversità con cui noi percepiamo la vita e le persone, la maggiore o minore sensibilità e talvolta suscettibilità, cioè le nostre reazioni interiori. Quando però, dopo 28 anni circa, torna al suo luogo di nascita, è un momento particolare perché un ciclo è finito e ne sta iniziando un altro ed essa pur tornando dove stava all’inizio riceverà aspetti differenti che segnaleranno un tipo di ricezione diversa che contraddistinguerà i successivi 28 anni. La stessa cosa avviene quando la Luna progressa si congiunge al Sole progresso; questo, anzi, è uno di quei momenti in cui il TP può annunciare anche un evento.

La Luna Progressa, nel suo giro dell’intero tema di 28 anni e mezzo, indica le nostre reazioni istintive e quando essa si stringe per progressione ad un pianeta, il simbolo di quel pianeta connota fortemente la nostra vita; questo normalmente accade quando gli aspetti sono precisi al grado anche se ci può essere un anno di preparazione interiore. La Luna, poi, quando entra in un segno, prende per due anni e mezzo le caratteristiche di quel segno, ma quando entra in una casa modifica sempre la modalità di vivere le istanze di quella casa, porta cambiamenti in quello specifico settore.
Rudhyar nel suo bellissimo libro “Il ciclo di lunazione” ha dedicato un capitolo al ciclo di lunazione progresso. Il simbolismo che sta alla base è analogo a quello di un ciclo di lunazione mensile, l’archetipo di tutti i cicli di relazione fra due pianeti.
- La Luna nuova rappresenta un input, una “inseminazione”, un impulso ad intraprendere una strada anche se ancora non sappiamo di preciso dove ci porterà;
- dalla congiunzione al primo quarto vi è un impulso di natura estroversa che porta avanti in maniera istintiva quanto è nato nella congiunzione;
- il primo quarto di Luna corrisponde ad un ri-orientamento nell’azione;
- dal primo quarto alla Luna piena si sperimenta un piacere di sviluppare la via intrapresa;
- la Luna piena indica un periodo di realizzazione (se tutto è andato bene) ma anche l’inizio di una crisi, come se ci si trovasse in mezzo all’alta marea, dove la vita sembra oscillare avanti ed indietro, tra presente e futuro;
- con l’ultimo quarto comincia la raccolta e la selezione definitiva di quanto vale conservare e di quanto, invece, va abbandonato.
L’ultima fase è la più introversa, e se il ciclo fino a qui non ha avuto consapevolezza, è sicuramente molto problematica e dolorosa in quanto vi è la sensazione che un periodo della vita stia completamente finendo, tutto sembra morire e disgregarsi inevitabilmente. Se tutto ha funzionato regolarmente dovrebbe invece portaci alla sensazione che un capitolo della nostra vita si sta chiudendo, ma, proprio grazie alla maturazione, all’esperienza ed alla consapevolezza che il vecchio ciclo ci ha portato, si intravede la possibilità di aprirne un altro che in qualche maniera ci allargherà ulteriormente la coscienza, fino ad arrivare alla fecondazione della nuova congiunzione.
Rudhyar concepisce, quindi, il ciclo di lunazione progresso come qualche cosa di dinamico che nasce dalla Luna nuova progressa e termina alla lunazione successiva.
Un ciclo completo comporta delle “fasi” di strutturazione e destrutturazione proprio in linea con la simbologia di Saturno. Infatti, la LP impiega, più o meno, lo stesso tempo di Saturno di transito per fare il giro del nostro tema natale e sono due simboli che scandiscono profondamente e formano il tessuto del nostro vissuto interiore ed esteriore; Luna come Alfa, signora del Cancro che nutre la vita, Saturno come Omega signore del Capricorno che porta a compimento la vita, la porta degli uomini e la porta degli dei di cui parlavano gli antichi. Chiaramente poi i transiti e le RS ci possono completare il quadro del periodo che stiamo vivendo (pensiamo solo a quanto è incisivo il transito dei tre pianeti lenti), ma la LP e Saturno di transito scansionano con tempi lunghi e omogenei la nostra crescita ed è illuminante capire cosa è successo nel primo transito; questo chiaramente lo si può fare solo quando avremo almeno già compiuto un giro di Saturno e della LP, perché la situazione che poi si forma va molto a richiamare il seme gettato 28 anni e mezzo prima anche se poi avremo, si spera, un’esperienza ed una maturità maggiore.
La Luna ha a che fare con le trasformazioni psichiche ed in una vita intera l’astro compie, intorno al Tema, tre complete rotazioni per movimento progressivo. Il primo di questi cicli lunari corrisponde al corpo fisico e l’attenzione è normalmente concentrata sull’azione fisica. Il secondo ciclo, dai 28 ai 56 anni circa, corrisponde alla Luna, in particolare: la natura psichica ha avuto espansione, le emozioni sono state raffinate e dominate (si spera), e l’anima cresce verso la luce, eccetto che in quei pochi casi in cui si sia scelto il sentiero rovesciato e rivolto verso il basso. Il terzo ciclo, che arriva ad 84 anni, porta intuizione, saggezza, nonché il lato spirituale della vita. E’ il ciclo della ragione e dona gli anni che conducono alla mente filosofica.
Nell’arco di una esistenza, si può immaginare l’esperienza di tutti questi cicli solilunari progressi come una sorta di spirale che trascina in alto la nostra individualità, dandole un ritmo. Il percorso di un ciclo completo, da Luna nuova a Luna nuova progressa lo possiamo assimilare – come già detto – ad un ciclo di Saturno, mentre l’esperienza assimilata durante il tempo di questi 28 anni circa e la conseguente spinta evolutiva verso l’alto la possiamo assimilare a Giove.
In definitiva potremmo definire le progressioni solilunari come l’archetipo dell’evoluzione di un soggetto.

Pianeti retrogradi e TP


La retrogradazione non è sempre sinonimo di energia bloccata, ma di un’energia che si manifesta attraverso canali differenti, che non sostiene l’insieme del Tema e non collabora al processo di individuazione, che ha, però, l’effetto di stimolare, proprio attraverso i problemi che crea, una ricerca della propria identità e delle proprie motivazioni, che spesso affondano le radici in un passato familiare e culturale che è stato ereditato (geneticamente o attraverso l’educazione, l’esempio o lo stile di vita). Quando un pianeta retrogrado alla nascita, torna diretto per progressione, è possibile uno scioglimento della tensione, mediante evento interiore o esteriore. Attraverso la progressione possiamo più o meno stabilire a quale età questo avverrà. L’evento riallinea l’energia all’insieme del Tema e questa, riprendendo la direzione giusta, non è più di ostacolo, fluendo secondo la propria vera essenza, anche se troverà sempre alcune difficoltà, soprattutto nella presa di coscienza: l’individuo, cioè, esprimerà quella funzione in modo istintivo, ma per integrarla davvero dovrà lavorare parecchio. Spesso, però, soprattutto nel caso dei transpersonali, il pianeta può restare retrogrado per tutta la vita. Dunque sembrerebbe che l’individuo sia “destinato” a non completare l’esperienza legata alla simbologia del pianeta, a non viverla, lasciandola così relegata a livello inconscio.
Quando avviene il contrario, cioè un pianeta diretto alla nascita diventa retrogrado per progressione, si presenta l’occasione di incamerare lentamente ma profondamente tutta la simbologia di quel pianeta, per usarla successivamente in modo più consapevole. L’età in cui, secondo il TP, un pianeta inverte il movimento, può indicare qualcosa di particolare. Bisogna tener conto, infatti, che un pianeta che diventa retrogrado, poniamo 20 giorni dopo la nascita (quindi dopo 20 anni), ha in realtà posto alcune difficoltà al soggetto fin dall’inizio ma a 20 anni potrebbe prendere coscienza di qualcosa di cui non si era reso conto fino a quel momento, magari aiutato anche da qualche circostanza. Se si usa il Progresso insieme alla Riv. Solare, quest’ultima può indicare quale potrebbe essere la circostanza materiale in questione.

Stellium e modelli planetari nel TP


Cosa succede quando da uno Stellium di nascita uno o più pianeti si staccano in progressione? Lo Stellium rappresenta uno dei punti cardine di un TN, lo si trova facilmente in un modello Cuneo, ma lo si può incontrare in qualsiasi modello, anche fra quelli non identificabili. Questa configurazione, è un “gruppo”, un’associazione fra energie che possono essere più o meno compatibili fra loro e trovarsi o meno in sintonia con il settore occupato, per quadrante, segno ed elementi. Lo Stellium colora un TN di varie sfaccettature, a seconda del luogo in cui si trova e della posizione del pianeta che lo governa.
Nel Cuneo abbiamo una concentrazione di forze che si raccolgono e restano in attesa che il vuoto delle parti opposte, arrivi a loro, subendo un fascino calamitante; nello Stellium vero (ci sono tipi di Stellium più o meno pregnanti) si verifica, invece, un fascio di energia che smania di raggiungere la parte opposta. Se la parte è vuota, il percorso richiederà alcune sollecitazioni dai transiti, se contiene almeno un pianeta e un’opposizione, lo sforzo sarà delegato in gran parte a quel tipo di energia psichica, che fungerà da ricettore e svolgerà funzione di collegamento.
Il TP può mantenere o meno lo Stellium di nascita per diversi anni, ma se in esso ci sono i Luminari, presto si verificherà il loro distacco; questi saranno gli anni in cui ci sarà una maggiore capacità di vivere l’autonomia della persona, separando l’energia primaria, Sole-Luna (ma anche Mercurio e Venere, fino giungere a Marte), da una situazione ingombrata e poco riconoscibile alla persona stessa.
La nostra natura è quella indicata dal tema natale, ma il TP ci indica secondo quali linee o strade possiamo migliorare e questa possibilità è aiutata dal fatto che da certi momenti in poi noi cominceremo a percepire certe nostre energie in modo in po’ diverso.
Facciamo l’esempio di una casa 12a discretamente popolata: il Progresso ci mostra come nel tempo alcuni pianeti della 12a passano in 1a e altri (quelli più lenti) passano nella 11a. Il risultato è che questa 12a si alleggerisce molto, a volte del tutto. Questo non vuol dire che il soggetto non vivrà più le problematiche pratiche ed esistenziali legate a questa Casa! La persona continuerà a vivere i suoi sogni e le sue difficoltà , le sue aspirazioni segrete, le sue tensioni spirituali e continuerà a sentire fino in fondo lo sforzo, l’indecisione, la difficoltà nel concretizzare, ma da un certo momento in poi comincerà anche a sentire delle “spinte interiori” di natura diversa. Intendiamoci, non saranno spinte fortissime; sarà, piuttosto, un modo sottilmente diverso di percepire certe energie, motivo per cui, seguendo l’esempio di una 12a piena, potrà cominciare a desiderare di avere più amicizie o comincerà a sentire più interesse verso i problemi sociali (pianeti spostati in 11a); comincerà anche ad avvertire più impellente il bisogno di decidere da sola, di agire in prima persona (pianeti in 1a). Riuscirà poi davvero a vivere tutto ciò? In parte sì, ma ricordandoci sempre che quei progetti o quelle azioni (talvolta solo tentativi) saranno il frutto di una 12a Casa natale e che questa non potrà mai diventare come una 1a di nascita molto accentuata. L’importante è che la persona si possa rendere conto secondo quali modalità deve cercare di cambiare, continuando però a rispettare se stessa e la propria natura motivo per cui le sue decisioni o i suoi progetti dovrebbero avere sempre un’attinenza con alcune finalità della 12a (soprattutto se in questa c’è il Sole).
Lo stesso discorso si può riferire allo Stellium. Anche lì col tempo l’accumulo si diluirà, permettendo al soggetto di sentirsi meno “oppresso” psicologicamente è quindi anche più libero di pensare ad altro o di provare altri interessi. Dovrebbe quindi a questo punto essere più capace di distribuire in maniera diversa le sue energie. Non bisogna, però, considerare lo Stellium natale superato… Anzi, credere di aver superato certi ostacoli in modo definitivo è sempre un grosso errore, che può portare a ritrovarsi impantanati quando meno ci si aspetta. Bisogna sempre ricordare che la nostra natura di base è quella indicata nel tema natale e che con quella ce la vedremo tutta la vita. Nel caso dello Stellium, quindi, esso rappresenta e continuerà a rappresentare un grosso risucchio di energie; il vantaggio nel tempo sta nel fatto che tanto più la persona è consapevole anche del suo diverso modo di “sentire” e, quindi, della possibilità di “vivere” certi aspetti di sé e tanto più potrà riuscire a fronteggiare consapevolmente i problemi o le “tentazioni” dello Stellium natale. La problematica dello Stellium è proprio rappresentata dalla mescolanza di energie che non riescono a farsi riconoscere singolarmente all’inizio della vita, perché interferiscono fra loro con troppa intensità. Inoltre quando uno dei pianeti personali, facente parte di uno Stellium, tocca un transpersonale per progressione, avviene nella persona un trambusto interno tale da sconvolgere moltissimo, anche con eventi culminanti. Con minor intensità, questo può avvenire anche nella progressione dei personali verso i transpersonali, quando nel radix ci sono delle congiunzioni, specialmente agli angoli del cielo di nascita.
Quelli che si formano per progressione, sono ben diversi dagli Stellium di nascita, che segnano in modo indelebile il segno e il settore occupato, come se imprimessero un marchio di fabbrica al TN, in base alla qualità dei pianeti assemblati e all’Elemento coinvolto (che diviene dominante, soprattutto se nello Stellium partecipa uno dei Luminari).
Il bambino che nasce con quel raggruppamento, non può disporre della conoscenza necessaria per distinguere a livello interiore una energia dall’altra, è come se venisse ingombrato in una parte di sé, che lo obbliga a prendere atto del fatto che lì in quel punto, c’è una gran confusione, in cui si trova a destreggiarsi senza nessuna esperienza. Via via, negli anni, quando qualcosa si stacca dal gruppo (e sono sempre Luminari o pianeti personalissimi), impara a guardare l’elemento planetario separato, con sensazioni diverse, più chiare e meglio gestibili; è forse il momento in cui riconosce in sé l’archetipo che il pianeta o il Luminare rappresenta e comincia a viverlo, amalgamandolo con l’Elemento nuovo in cui si va a collocare, o nella casa nuova, o nel nuovo quadrante ecc... che colora di nuove sensazioni l’impronta primaria di nascita, che comunque resta alla base; essa rimane come il canovaccio sul quale tessere nuovi disegni, più consapevoli, più chiari.
Uno Stellium che si forma in età della ragione, quando si è sentito, bene o male, almeno con i transiti veloci, la presenza dei pianeti nei vari campi, mette l’accento per un certo numero di anni (spesso tantissimi), in quella casa, in quel segno e pone in risalto tutto ciò che lo concerne.
Poniamo il caso che si conoscano diverse parti di noi più profondamente ed altre più superficialmente; in base a questo assunto, immaginiamo che alcune di queste parti si uniscano ad un certo punto della vita per puntare l’energia nel settore dove nasce lo Stellium progresso.
In generale, il variare dei modelli nelle progressioni indica il variare interiore della nostra modalità d’azione che pur conservando la base originale, si plasma per un certo periodo e si modifica, permettendoci di agire con più forza o con più fragilità a seconda dei casi; con maggiore o minore complessità e conflitti, e ci fa essere a volte provvisoriamente diversi dalla modalità abituale che comunque impara ad adattarsi a quel che recepisce nel nuovo
della vita. Spesso è la Luna che, nel suo giro dei due anni e mezzo per segno, consente il formarsi di vari modelli: Tazza, Secchio con manico Luna, Ventaglio con manico Luna, Cuneo e ancora Tazza e così via.

Gli Encadrement e il TP


Poniamo ora l’attenzione sugli encadrement e su come attraverso il TP si può seguire il percorso di quella energia simboleggiata da quel determinato pianeta attraverso il cambiamento di posizione all’interno dello Zodiaco, indipendentemente dal fatto che quel pianeta specifico formi o no aspetto angolare con altri.
La teoria degli encadrement si basa sullo studio dell’ordine dei pianeti all’interno del tema natale. Questo metodo è particolarmente adatto nei casi in cui l’ora natale è incerta o sconosciuta, in quanto permette di ricevere più informazioni possibili sulla personalità e il destino del consultante. In quest’ultimo caso, si può redigere un TP senza domificarlo e analizzare solamente la progressione dei pianeti attraverso i segni e i differenti encadrement che tali progressioni vanno via via producendo negli anni.
Si parte dalla teoria che un pianeta sia simbolicamente legato a quello che in sequenza lo precede e a quello che si trova posto dopo esso, indipendentemente dalla distanza in gradi che esiste tra i tre astri. Quello che viene preso in considerazione nell’analisi è sempre il pianeta
posto in posizione centrale, in relazione a quelli che gli si trovano lateralmente.
Parlando del Sole, è facile trovarlo in encadrement tra Venere e Mercurio, un po' meno frequente tra Plutone e Nettuno. Ma già c’è differenza se il pianeta che precede il Sole è Venere o Mercurio rispetto a quello che segue, perché la forza del pianeta posto al centro si distanzia dall’energia del pianeta che precede per avvicinarsi sempre più a quello che segue. (Quindi teoricamente è migliore l’encadrement che presenta pianeti come Marte, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone in prima posizione piuttosto che in terza posizione).
Ciò significa che l’energia del pianeta centrale ha un primo impulso colorato dalle simbologie del pianeta che lo precede per poi diluirle fino a mutarle con l’energia simboleggiata dal pianeta che lo segue. L’encadrement agisce sia sull’intero corso esistenziale che nel quotidiano.
Nella prima parte della vita si vivono le energie del pianeta centrale come se fosse in aspetto stretto con il pianeta che lo precede, nella seconda parte della vita si assiste ad un procedere sempre più verso l’energia del pianeta in terza posizione seguendo l’ordine di sequenza, anche in questo caso, come se questo pianeta si trovasse in stretto rapporto angolare con
l’astro centrale.
Ma questo tipo di funzionamento energetico si ripete all’infinito ogni volta che mettiamo in moto le simbologie legate al pianeta centrale: iniziamo in un modo e finiamo in un altro.
Quando si può redigere un TN domificato, la lettura degli encadrement diviene ancora più interessante, perché possiamo aggiungervi la posizione dei tre pianeti nelle rispettive case astrologiche e in quelle che governano, stabilendo così legami spesso inspiegabili altrimenti.
Sappiamo che la Luna nel suo moto è assai più veloce degli altri astri e va a formare innumerevoli encadrement; veramente importanti sono quelli che si verificano, anche invertiti, altre volte nel corso dell’esistenza. Quindi, nell’analizzare il progredire della Luna, va messo in evidenza se nel suo secondo o terzo ciclo ritrova o meno l’ordine di alcuni pianeti,
valutando lo stato d’animo e gli accadimenti che si sono andati a creare nel primo ciclo per compararli a quelli del ciclo successivo. Per l’analisi degli encadrement della Luna progressa è poi importantissimo il tipo di modello planetario sia natale che progresso.
Per i modelli che prevedono ampi spazi senza pianeti è facile che un determinato encadrement lunare rimanga inalterato anche per alcuni anni. In un caso del genere è ipotizzabile che tale posizione divenga importante rispetto a una formazione d’encadrement durevole un anno o anche solo sei mesi.
L’encadrement al quale si dovrà dare maggior importanza, però, sarà indubbiamente quello solare. Sono tante le combinazioni che possono formarsi, ad esempio:
- Se il Sole natale si trova posto tra Luna, Mercurio, Venere e/o Marte, dopo qualche anno l’encadrement si sarà modificato perché prima uno, poi l’altro pianeta tra cui il Sole si va ad inserire, progredendo, supereranno altri pianeti che ne occuperanno il posto. In questo caso alle modalità d’azione della combinazione energetica iniziale si vanno ad aggiungere esperienze diverse che devono, tuttavia, essere sempre riportate all’encadrement solare natale e non considerate mai indipendentemente da esso.
- Se il Sole natale si trova posizionato tra un pianeta veloce e uno lento – da Giove a Plutone – c’è la possibilità che, dopo svariati cambiamenti, si possa ripetere l’encadrement di nascita invertito; per esempio: si nasce con il Sole tra Venere e Plutone, dopo una ventina d’anni Venere è progredita oltre gli altri due pianeti e anche il Sole ha superato Plutone formando un nuovo encadrement Plutone-Sole-Venere. In questo caso si potrebbe ipotizzare che il ritorno all’encadrement natale invertito corrisponde a un momento di verifica di come si sono utilizzate le energie solari in relazione ai pianeti in encadrement. Le persone che nascono con questo tipo di combinazione hanno la possibilità di sperimentare all’inizio della loro vita un tipo di flusso energetico e verso la metà dell’esistenza il ritorno di tale flusso.
Tanto dipende dal modello del nostro TN; in un modello Spruzzato in cui il Sole si
trova in posizione centrale, molti saranno gli encadrement che l’astro potrà formare con gli altri pianeti; diverso il discorso per i modelli Cuneo e Clessidra nei quali vi sono ampie zone vuote. In questo caso se il Sole è l’ultimo pianeta a chiudere il modello, e nella posizione natale si trova inserito tra due pianeti lenti, difficilmente formerà parecchi encadrement nel corso degli anni; avrà la possibilità di entrare in contatto solamente con la Luna, Mercurio e Venere progressa, a volte anche Marte se nel TN si trova nelle vicinanze del Sole.

La Dominante e la componente elementale nel TP


Nell’astrologia di taglio tradizionale si individua la Dominante attraverso svariate considerazioni e, se non ci si attiene “solo” alla valutazione di un pianeta agli angoli del cielo, che abbia un’orbita stretta con l’angolo stesso, si può individuare con una certa sicurezza il pianeta o Luminare che rappresenta la materia prima del tema in questione. Se poi, oltre a segnare la Dominante, esso è anche governatore dell’AS, ci troviamo a trattare un pianeta che nei vari TP avrà sempre da dire la sua. Mettiamo il caso che questi sia la Luna, ecco che avremo da porre molta attenzione a tutti i suoi incontri progressi, perché essa scandirà il tempo di ogni mutamento, anche quando incontrerà pianeti che nel radix hanno meno rilevanza. Se invece abbiamo una Dominante dei pianeti da Marte in avanti (oppure una Dominante mista), l’importanza può diminuire perché lenti a progredire; eppure quando Luna o Sole, passeranno su di loro, qualche riconoscimento lo daranno lo stesso.
Se un pianeta è manico di un modello Secchio o Ventaglio, assume considerazione alta nel calcolo della Dominante planetaria, ma indipendentemente da questo, esso è il pianeta da osservare con grande attenzione in ogni spostamento di progressione, specialmente quando incontra Luna e Sole, oppure sono loro ad incontrarlo per congiunzione stretta.
Facciamo l’ipotesi che si valuti in un TN la Dominante Urano: questi non si sposterà che pochissimo dalla sua posizione natale, quindi non sarà lui ad andare verso, ma saranno gli altri veloci che andranno a lui e certamente gli incontri saranno pochi, ma sempre rilevanti.
Per quanto riguarda la componente elementale, dopo averne calcolato la Dominante nel TN, è bene confrontarla con quella del Progresso, che dopo un certo numero di anni può cambiare. Quando questo avviene la nuova Dominante darà una nuova colorazione comportamentale rispetto al periodo in questione: se una Dominante elementale Terra in un TN con scarsità di Acqua, diventa, in un TP, Terra-Acqua in pari quantità, potrà segnalare un periodo più introverso, più ricettivo, che può portare la persona a riconoscere delle intime necessità, forse prima trascurate per un bisogno di eccessiva sicurezza pratica. Se la stessa Dominante Terra si trova per TP a ricevere una quantità di Aria che all’origine era più scarsa, il periodo può essere considerato più proficuo dal punto di vista progettuale e così via; sempre però tenendo conto che la Terra rappresenta l’elemento attraverso cui la persona è abituata a rapportarsi.
Quando un Elemento è totalmente mancante nel TN e diventa presente nel TP, è un momento importante per imparare a contattare quell’energia psichica rimasta nell’ombra e prima non riconosciuta; gli anni di quel TP possono essere quelli adatti per prendere coscienza del significato dell’Elemento, che, riconosciuto, può entrare a far parte di un complesso psichico più completo. E se negli anni successivi sparisse di nuovo dal TP quell’Elemento: nessun problema. Quando abbiamo percepito qualcosa, non la si perde più, magari non la si usa, ma resta dentro di noi come cosa conosciuta e in qualche modo, magari con certi transiti, ogni tanto, può affacciarsi e farsi riconoscere. Naturalmente non sarà mai un Elemento su cui fare affidamento sicuro e costante come su quello Dominante di base, potremo utilizzarlo solo quando apparirà, se ne sapremo prendere coscienza.
Ma, fra Sole e Luna, chi può esprimersi meglio nel Progresso, nel passare da un Elemento in sintonia ad un altro? La Luna attraversa in una normale vita due volte e mezzo e talvolta tre tutto lo Zodiaco e certo sarà più vivace e in sintonia quando incontra segni d’acqua (ma questo dipende dalla posizione radix). La Luna cerca appartenenza e se nel TN ha questa valenza, si irriterà passando in un punto dove non la sente, ma se non è abituata a sentirla, non ne risentirà più di tanto, così le emozioni potrebbero passare in modo più superficiale, meno intensamente. Ad esempio la Luna in Acquario o in Gemelli è più curiosa, bizzarra ed originale di una Luna in Cancro o in Scorpione e nei passaggi queste Lune, saranno più in sintonia su quanto troveranno di simile all’origine.
Il Sole percorre per progressione 3-4 segni in tutta la vita e rimane a lungo in un segno, quindi può colorarsi maggiormente con ciò che incontra, ma sempre portando nel segno attraversato la sua qualità primaria, dandoci la possibilità, quando ciò avviene, di saggiare in modo forte tutti e 4 gli Elementi. L’Elemento in cui viene a trovarsi il Sole progresso (come anche quello dell’As progresso) darà una tendenza diversa alle modalità espressive e realizzative della persona; la Luna ogni 2 anni e mezzo darà una colorazione differente al modo di “sentire” alleggerendo o intensificando quello di base dato dal tema natale, ma Sole e Asc, restando parecchio tempo in un certo Elemento lo fanno risaltare di più e soprattutto molto più a lungo. In questi spostamenti del Sole o dell’As, acquistano un peso diverso anche i pianeti dispositori dei nuovi segni e quelli che lì sono esaltati. Se un As passa dal Sagittario al Capricorno, Saturno e Marte si fanno sentire di più; ma questo non vuol dire che Giove, dominatore dell’As di nascita, non sarà più importante, ma solo che nella personalità la sua forza potrà essere affiancata e sostenuta dagli altri 2 pianeti, sempre tenendo presente la loro nuova posizione.


NOTE ASTRONOMICHE

La tradizionale equazione per cui “un giorno dopo la nascita, è uguale a un anno di processo vitale” è basata sul fatto che per l’asse polare – che simboleggia l’IO SONO planetario – un anno è uguale a un giorno ( teoricamente 6 mesi di luce e 6 mesi di oscurità). Poiché abbiamo tre cicli di realizzazione: il giorno siderale, l’anno solare e il ciclo di realizzazione di 370 anni, questi possono considerarsi analoghi (o uguali) in termini di realizzazione. Un’unità in un ciclo corrisponde a un’unità negli altri cicli. L’unità del giorno siderale (rotazione assiale) è un periodo di 4 minuti durante il quale il meridiano muove lo spazio di un grado zodiacale.
L’unità dell’anno solare (rivoluzione orbitale) è il giorno solare, durante il quale il sole sembra muoversi con una media di 59°8’. E si dice che queste due unità corrispondono a un anno della vita della personalità. Così, se quattro minuti equivalgono analogamente a un giorno e un giorno equivale a un anno, anche quattro minuti corrispondono a un anno, come viene inteso nelle direzioni primarie. Bisogna altresì precisare che le direzioni primarie si riferiscono al ciclo di rotazione assiale della Terra e al fattore individuale; le direzioni secondarie si riferiscono al ciclo di rivoluzione orbitale e al fattore collettivo nell’uomo; le fasi di sviluppo della personalità, nella misura in cui può essere determinabile dall’ambiente sociale e planetario, possono essere misurate dalle posizioni dei corpi celesti anno dopo anno, cioè lungo il proprio ciclo di realizzazione di 370 anni. Tali posizioni sono quelle che vengono chiamate transiti.

Che cosa sono il giorno e l’anno da un punto di vista astronomico?


Dobbiamo innanzi tutto ricordare che sul nostro pianeta il trascorrere del tempo e la sua misura devono essere necessariamente riferiti allo spazio che il pianeta stesso percorre con i suoi moti principali. Così si è sempre fatto, fin dall’antichità. Come sappiamo, il moto dei corpi celesti, così come appare ad un osservatore terrestre, è in gran parte dovuto ai due moti principali della Terra: il moto di rotazione intorno al proprio asse ed il moto di rivoluzione intorno al Sole.
Fra le conseguenze del moto di rotazione c’è l’alternarsi del dì e della notte, ma anche il moto continuo ed apparente sulla sfera celeste del Sole, nonché degli altri corpi celesti visibili.
Sulla base di questo moto si ha da tempi immemorabili il concetto di “giorno”, già anticamente diviso in 24 intervalli di tempo chiamati “ore”. In realtà, la durata di una rotazione completa della Terra intorno al proprio asse è di 23h56’04”. La differenza di circa 4 minuti è dovuta al fatto che, mentre il pianeta compie una rotazione (un giorno), si muove anche lungo la propria orbita percorrendo un tratto (circa un grado) del moto di rivoluzione intorno al Sole (un anno). Per effetto di questo spostamento lungo l’orbita, il nostro pianeta è costretto a ruotare ancora per circa 4 minuti, dopo che ha compiuto già una rotazione completa, per ritrovare il Sole al culmine lungo lo stesso meridiano.
Si distinguono così il “giorno solare” dal “giorno sidereo”. Il primo è l’intervallo di tempo che intercorre fra due culminazioni successive del Sole su un qualunque meridiano e dura 24 ore. Il secondo è l’intervallo di tempo che intercorre fra due culminazioni successive di una stella su un qualunque meridiano e dura 23h56’04”, che corrisponde all’effettiva durata di una rotazione completa sull’asse terrestre, dal momento che la grande distanza di una stella rispetto alla distanza dal Sole rende in questo secondo caso l’effetto del moto di rivoluzione assai trascurabile.
E’ interessante il fatto che, dal momento che il periodo di rivoluzione della Terra dura poco più di 365 giorni, questo numero venga in realtà arrotondato a 360, l’antica divisione in gradi dell’angolo giro, multiplo di 12. Per questo motivo si può dire, con un’approssimazione accettabile, che ogni giorno la Terra si muove di un grado intorno al Sole; il che significa che vediamo il Sole ogni giorno spostarsi di un grado sullo sfondo delle costellazioni zodiacali, per ritornare dopo un anno nella stessa posizione. Per la precisione e per il ben noto fenomeno della precessione degli equinozi, l’anno “tropico” o “anno solare” (365 giorni 5h48’46”) è l’intervallo di tempo che intercorre fra due passaggi successivi del Sole allo zenit sullo stesso tropico; mentre l’effettiva durata della rivoluzione terrestre si chiama “anno sidereo” (365 giorni 6h09’10”) ed è l’intervallo di tempo che passa fra due passaggi consecutivi del Sole nella stessa posizione in riferimento alle stelle.
La regola di formulazione del Tema Progresso prevede di aggiungere un giorno alla data di nascita per ogni anno trascorso. Astronomicamente ciò equivale a correlare un giro del pianeta intorno al proprio asse per ogni giro orbitale. Simbolicamente questo potrebbe significare il recupero del ritardo con cui si percepivano i ritorni solari nell’antichità, dando nel contempo un’idea di progressione, di sviluppo, di crescita e di cambiamento, quale l’età degli esseri umani, computata in anni tropici, di norma dimostra.
A questo punto immaginiamo un ciclo di 365 anni (oppure 366 se il soggetto è nato in un anno bisestile?): la Terra ha compiuto 365 giri intorno al Sole, e durante ciascun giro il Sole è sorto 365 (o 366) volte. Questo periodo, che mi piacerebbe battezzare “GRANDE ANNO”, dura circa 133.317 giorni e, secondo le regole del Tema Progresso, riporterebbe il Sole e l’Ascendente nelle posizioni del Tema Natale radix, ma con situazioni planetarie diverse anche per i pianeti lenti, aprendo interessanti prospettive di ricerca nell’ambito dell’astrologia karmica.

Perché esistono segni di corta e di lunga ascensione?


Secondo le leggi formulate da Giovanni Keplero (1571-1630) tutti i pianeti, compresa la Terra, compiono il loro moto di rivoluzione intorno al Sole in base a regole ben precise.
Le orbite planetarie non sono circolari, ma ellittiche (I legge); ne consegue che la Terra nel corso dell’anno si trova in punti di massima (Afelio) e di minima distanza (Perielio) dal Sole.
Keplero si accorse che i pianeti non mantenevano una velocità di rivoluzione costante e che, in particolare, in Afelio la velocità era minore e in Perielio maggiore, secondo regole matematiche ben precise che qui tralascio per semplicità (II legge); e questo è anche il motivo per cui le stagioni non hanno la stessa durata: per esempio l’estate nell’emisfero boreale dura 93 giorni e 9 ore (21 giugno-23 settembre), mentre l’inverno circa 89 giorni (22 dicembre-21 marzo). Infatti, poco dopo il solstizio d’estate la Terra si trova in Afelio e quindi si muove più lentamente. Al contrario il massimo della velocità si raggiunge poco dopo il solstizio d’inverno.
Per lo stesso motivo risulta evidente che anche l’ascendente del Tema Progresso non si muova con uguale velocità nel corso degli anni, ma stazioni in certi segni un po’ più a lungo che in altri.
Si potrebbe a questo punto anche analizzare astrologicamente queste differenze temporali, cercandone motivazioni simboliche e legate alla natura dei segni zodiacali. Ma, per fare questo, bisognerà tenere conto che le cose non sono così semplici, perché esistono moti terrestri cosiddetti millenari che fanno sì che la situazione attuale appena descritta cambi continuamente nel tempo. La linea solstiziale, infatti, si muove lentamente per effetto della precessione degli equinozi e quindi circa 10.500 anni fa (e anche fra 10.500 anni) la situazione era esattamente il contrario di quella di adesso. Ma anche l’eccentricità dell’ellisse orbitale subisce lente variazioni cicliche con effetti sulla linea absidale fra Afelio e Perielio, che pure ruota in senso inverso alla linea dei solstizi. A proposito di tutti questi moti
millenari, Milankovitch ipotizzò un collegamento con le glaciazioni che si sono verificate sul nostro pianeta.


CONCLUSIONI


A volte le nostre esigenze interiori cambiano (e noi ne siamo coscienti) prima di qualsiasi evento esterno e i cambiamenti di vita sono scelti consapevolmente da noi stessi. Altre volte noi cambiamo interiormente ma senza esserne consapevoli (o non vogliamo esserlo perché non siamo ancora pronti ad agire) e allora può essere la vita che prende in mano la situazione con qualche evento che può lasciarci storditi al punto da non sentirci più uguali a prima (e in
effetti non lo siamo) ma abbiamo bisogno di tempo per capire la portata del nostro cambiamento, cosa quell’evento ha significato veramente per noi come spinta di crescita, come ha cambiato il nostro modo di vedere la vita o di reagire agli eventi ecc. E’ chiaro che i fatti esterni e l’evoluzione psicologica sono legati, non è detto che sia immediatamente prima o immediatamente dopo. Noi spesso, molto spesso, abbiamo bisogno di tempo per capire, accettare, assimilare e agire. Se questo tempo si prolunga troppo, la vita ci precede e noi, colpiti dall’evento, avremo bisogno ancora di altro tempo per elaborare quel fatto, perché prima dovremo fronteggiare non solo le conseguenze materiali di ciò che è avvenuto (la casa distrutta, la perdita di una persona cara, di un lavoro, o di altro), ma dovremo anche curare la nostra “frattura” interiore, la nostra ferita, che sembra non rimarginabile (e che invece col tempo si rimarginerà lasciando ovviamente una cicatrice che di tanto in tanto, come tutte le cicatrici quando cambia il tempo, si farà sentire). Ma facendo tutto questo, noi quasi senza accorgercene, riflettiamo, pensiamo, rimpiangiamo e, piano piano, capiamo. Questo è il momento della presa di coscienza, del vero cambiamento interiore, di una mutazione di prospettiva che viene denunciata dal tema progresso. Certe volte tutto quello che abbiamo detto avviene prima: noi ci rendiamo conto di essere diversi, di volere cose diverse e anche se non è facile cerchiamo di apportare dei cambiamenti materiali alla nostra vita; la presa di coscienza è avvenuta prima e questa poi, ovviamente, influenza il nostro modo di agire. In questo caso gli aspetti precisi del TP potrebbero essere stati anteriori alle nostre decisioni.
La Rivoluzione Solare è quella che maggiormente denuncia i fatti materiali, essa tuttavia è legata ai Transiti che preannunciano gli eventi e ci indicano quali sono le nostre energie in gioco e quale tipo di lavoro dovremmo fare. La RS ha il pregio di circoscrivere le situazioni nell’ambito dell’anno preso in esame (mentre con i transiti lunghi questo è molto più difficile) e in tal senso può perciò anticipare, rispetto agli aspetti precisi del Progresso, fatti la cui presa di coscienza in senso pieno potrebbe essere posticipata, secondo le indicazioni di quest’ultimo. Quindi il tema progresso può denunciare dei fatti, ma questi devono essere confermati dai transiti e dalle Rivoluzioni, mentre se questa conferma non c’è, il TP con aspetti precisi, indica mutamenti interiori importanti che possono preannunciare eventi futuri o seguirli.
Per usare una metafora, possiamo paragonare la vita ad un gioco: man mano che si svolge il gioco, di cui non conosciamo le regole, cominciano i vari giri di mano. Nei vari giri di mano buttiamo a terra le nostre carte, anche se ancora non siamo pienamente consapevoli di ciò che ci attende, ma, col tempo, possiamo imparare a buttare una determinata carta anziché un’altra, sempre nell’ambito di ciò di cui lo Zodiaco ci ha dotato, perché stiamo imparando a conoscere i giochi degli altri e dell’ambiente e cominciamo ad essere consapevoli delle regole del gioco e soprattutto delle nostre carte.
E’ ovvio che a volte, pur essendo consapevoli di tutto, perdiamo la mano (vedi i transiti negativi), anche perché le nostre carte sono quelle e non altre (insomma non possiamo giocarci un Urano in Toro se lo abbiamo in Vergine), ma ci saranno momenti in cui vinceremo e se allo stesso tempo saremo consapevoli, la vittoria sarà anche più soddisfacente e foriera di altre vittorie. Quindi, collaboriamo col gioco! Tutto dipende da come ci giochiamo le nostre carte, che hanno una vasta gamma di potenzialità, ma sempre nell’ambito del finito (una Venere Pesci ha molte potenzialità, ma non potrà mai avere quelle di una Venere in Ariete).



LA PROGRESSIONE LUNARE KARMICA
di Meskalila Nunzia Coppola


Le Progressioni lunari sono molto importanti per comprendere e migliorare il proprio Karma, attraverso la meditazione sugli aspetti che la Luna assume. Quando si parla di aspetti lunari, in questo contesto, oltre a prendere in considerazione gli aspetti interplanetari, si focalizzano anche le forme della Luna, visualizzata come MAHATRIPURASUNDARI, la bellissima Signora dei tre mondi o delle tre dimensioni (la fisica, la mentale e la spirituale). Ad ogni progressione mensile, Ella è visualizzata in una delle sue forme, ed ogni sua forma corrisponde ad una fase particolare dell’evoluzione individuale. Visualizzando l’aspetto sul grafico e poi interiorizzandolo, si può ottenere una profonda insight sulla propria condizione energetica o su quella del consultante. In fase di Counselling astrologico, se è necessario, l’astrologo aiuta il suo cliente a scoprire la fase che sta attraversando, accompagnandolo in una sorta di meditazione guidata, sino alla visione del significato della Luna in esame.
Nel guardare alle progressioni lunari, come immagini del karma, bisogna prendere in considerazione i seguenti punti:

  1. Ogni istante della vita è un frattale di quel lungo cammino che ci spinge a riprendere il percorso interrotto.
  1. La Luna, il Sole e la Terra determinano il passo, la cadenza e il ritmo della danza concernente l’arco di una vita terrena.
  1. La Luna con i suoi cambiamenti, crescendo e calando perennemente, ma soprattutto, cambiando forma in ogni periodo, simbolizza la nostra anima che cambia corpo e forma, nel corso delle fasi evolutive.
  1. La Lunazione progressa accompagna l’individuo nel viaggio karmico e corrisponde ad un preciso periodo dell’evoluzione personale.
  1. La Luna progressa, quale indicatrice del frattale concernente il presente in itinere, è strettamente connessa al disegno karmico che l’individuo programma con i suoi pensieri, le sue azioni e le sue omissioni.
  1. Ogni fase della progressione rappresenta la memoria storica delle passate esperienze karmiche, direttamente inerenti al particolare significato del movimento che la Luna sta operando in quel preciso istante.
  1. Ogni Progressione lunare segnala un cambiamento operato nel passato, un cambiamento in azione e un cambiamento futuro.
  1. Ogni singola Progressione lunare rappresenta, nello stesso tempo, un antico ricordo da elaborare, una caratteristica assai intensa del presente che si sta vivendo e un seme fertile per il futuro.
  1. Meditando su queste fasi, è possibile usare le progressioni come strumento nelle relazioni d’aiuto, nella formazione personale e nell’autoanalisi.
  1. La Luna Progressa è uno strumento raffinatissimo per seguire la propria maturazione emotiva e quella delle persone che s’intende aiutare.
  1. Per comprendere il significato della progressione lunare, riguardo al passato karmico ed al periodo presente, è necessario prendere in considerazione la casa che la Luna progressa attraversa e la sua relazione con il sole natale.
  1. Per una comprensione più accurata, è consigliabile partire dalla posizione progressa della Luna in Giorno indice (Noon date) e studiare gli aspetti che di mese in mese, nell’anno preso in esame, ogni successiva Luna progressa forma con i pianeti natali e con i pianeti dello stesso TP.
  1. Il calcolo esatto degli Angoli progressi riveste la stessa importanza delle posizioni lunari.
  1. Meditando sui vari simboli astrologici delle Progressioni, è possibile attivare immagini, sogni e sensazioni che aiutano a raccogliere particolari inespressi del periodo in esame e di quelli direttamente connessi ad eventi del passato.

Naturalmente, non è necessario credere nella Reincarnazione per usare quest’approccio e perciò, chi lo voglia, può concentrarsi e meditare unicamente sulla vita attuale.
A questo punto, mi sembra importante fare un accenno alla tecnica delle Progressioni e all’importanza della Noon date o Giorno indice.
In Astrologia karmica, le posizioni lunari sono valutate in Ayanamsa, così come lo sono tutti i pianeti esaminati. Si può, tuttavia, usare il metodo anche con l’Astrologia tropicale; anzi, tenendo conto che la maggioranza dei colleghi opera con il procedimento tropicale, ho tralasciato le posizioni siderali, e negli esempi riportati, ho preso in considerazione solo le posizioni, cosiddette occidentali.

 

TEMA PROGRESSO IN DATA INDICE


La data progressa è sempre calcolata in GMT ma la progressione degli angoli va calcolata secondo il luogo di nascita. Per calcolare un TP completo, bisogna seguire questo percorso:
1) Trovare sulle Effemeridi la data di Progressione corrispondente all’anno in esame (un giorno uguale ad un anno).
2) Trovare la Noon date o Giorno indice.
3) Calcolare gli angoli progressi.
4) Calcolare la progressione lunare per ogni mese dell’anno progresso.
5) Considerare solo ed unicamente gli aspetti esatti tra TN/TP.
6) Calcolare la Progressione mensile dei vari pianeti in Data indice, ossia trovare i mesi in cui gli aspetti progressi d’ogni singolo pianeta diventano esatti.


LA DATA INDICE O NOON DATE

Secondo l’Astrologia karmica, chi voglia trasporre con esattezza i valori progressi, non si accontenta di contare un giorno per un anno ma s’impegna a trovare l’esatto momento della culminazione dei pianeti ed in particolare, della Luna.
Come si sa, la Luna è molto rapida nei suoi spostamenti; in Progressione, essa avanza di circa un grado al mese, provocando lo spostamento degli aspetti progressi. Per questo, è necessario trovare la corrispondenza esatta tra l’anno preso in considerazione e il giorno in cui la Luna coincide con la posizione del mezzogiorno sulle effemeridi. In altre parole, bisogna trovare il Giorno indice, ossia il momento dell’anno in cui le posizioni progresse risultano esatte.
Il Giorno indice, meglio conosciuto come Noon date (Data del mezzogiorno), o Perpetual date o Adjusted calculation date, è la data complementare all’anno di progressione e serve a calcolare il TP in modo preciso e corretto. Una volta trovata, la data resta identica per tutte le progressioni successive.
Vi sono diversi metodi per calcolare questa data. Io preferisco quello di Martin Freeman, il cosiddetto Metodo dell’ora siderale.
L’iter, che è l’opposto del calcolo per trovare l’Ascendente di nascita, è il seguente:
a) Segnare l’ora siderale di Greenwich per il mezzogiorno (o la mezzanotte) del giorno di nascita.
b) Calcolare l’intervallo tra il GMT del giorno di nascita e il mezzogiorno
(
o la mezzanotte).
c) Se la nascita è antimeridiana e se si usano le Effemeridi di mezzogiorno, aggiungere all’intervallo l’ora siderale. Se la nascita è pomeridiana e se si usano le Effemeridi di mezzanotte, sottrarre l’intervallo dall’ora siderale.
d) Per una maggiore precisione, aggiungere anche i minuti d’accelerazione.
e) Con la nuova ora siderale, trovare la data corrispondente sulle Effemeridi.
f) Il giorno e il mese trovati costituiscono il Giorno indice.
N.B.: Per le nascite antimeridiane, la Noon date sarà posteriore alla data di nascita; Per le nascite pomeridiane, la Noon date è anteriore alla data di nascita.

GLI ANGOLI PROGRESSI

Anche per questo calcolo vi sono diversi metodi. Il più usato è quello dell’Arco solare, che si trova, sottraendo il Sole progresso al Sole natale e aggiungendo il risultato al MC natale.
Ora, facciamo un esempio applicativo sull’insieme dei calcoli per un Tema progresso.

ESEMPIO
Data di nascita = 16/04/1943; 7h30 a.m. Roma

Vogliamo un TP per il trentesimo anno d’età.
Data progressa = 16/05/1943 (16/04+30= 16/05)
Compleanno = 16/04/1973

CALCOLO DELLA NOONDATE

Stiamo usando le effemeridi di mezzogiorno. La data è antimeridiana, per cui bisogna aggiungere l’intervallo all’ora siderale.
a) Ora siderale di Greenwich al mezzogiorno di nascita = 01h35’02”
b) Intervallo tra il mezzogiorno e l’ora di nascita = 6h30’
c) Ora siderale + Intervallo = 01h35m02s + 6h30m = 8h05m02s
e) Da una qualsiasi Effemeride di mezzogiorno, cerco l’ora siderale appena calcolata e trovo la data ad essa corrispondente. Ho a disposizione le Effemeridi svizzere del 1943. L’ora siderale più prossima alla mia è 8h05’21”, corrispondente al 24 luglio.
f) In questo caso, la Noon date corrisponderà, dunque, al 24 luglio. Essendo la persona nata in un’ora antimeridiana, si tratta del 24 luglio posteriore alla data di nascita. Il valore (giorno e mese) della Noondate sarà sempre lo stesso per ogni anno della vita del soggetto.
g) Noon date dell’anno analizzato = 24 luglio 1973

CALCOLO DEGLI ANGOLI PROGRESSI


Arco solare =

Sole progresso - Sole natale = 4°22’ Gemelli - 25°21’ Ariete = 64°22’ - 25°21’= 39°01’

MC progresso
= Arco solare + MC natale= 39°01’ + 26°27’ Capricorno= 39°01’ + 296°27’ = 335°28’ = 05°28’ Pesci

Per trovare l’AS progresso, basta prendere le Tavole per la longitudine di nascita, cercare il MC corrispondente a quello da noi calcolato e segnare il relativo Ascendente.

 

CALCOLO DELLE LUNAZIONI PROGRESSE


Per le posizioni progresse della Luna, una volta trovato il Giorno indice, la cosa è assai semplice. Ricordiamo i dati principali:

Trentesimo compleanno = 16/04/1973
Noon date = 24 luglio 1973
Data progressa = 16/05/1943

Per prima cosa, calcolare il passo lunare mensile. Come per tanti altri calcoli di questo genere che tutti ben conoscono, si trovano sulle effemeridi le posizioni delle due date consecutive; in questo caso, il 16 (A) e il 17 maggio (B) 1943. Si eseguono i seguenti calcoli:
Passo lunare mensile = (B-A): 12 = (17 maggio - 16 maggio): 12 = (24°43’Bilancia - 11°26’Bilancia): 12 = 13°17’ : 12 = 1°06’25”
Secondo la tecnica in Data indice, la posizione lunare del 16 maggio corrisponde al 24 luglio. La prima Luna progressa in Data indice inizia, perciò, il 24 Luglio e si trova a 11°26’ dalla Bilancia. Da quest’ultima data, iniziano le lunazioni progresse mensili. Per ogni successivo mese, si aggiungono, di volta in volta, 1°06’25”.
La Luna progressa di Agosto corrisponderà a 12°32’25’’(11°26’ + 1°06’25’’) dalla Bilancia e così via per i mesi successivi.
A questo punto, si trovano gli aspetti esatti tra ogni Luna progressa mensile ed i pianeti e gli angoli del TN e anche dello stesso TP.


CALCOLO DELLA PROGRESSIONE MENSILE DEI PIANETI

Il metodo è lo stesso usato per il calcolo delle progressioni della Luna. Si trova il passo del pianeta e lo si aggiunge di mese in mese. Conoscendo la posizione esatta, si può trovare la data esatta di un determinato aspetto progresso.

Per una visione integrale del Tema progresso, ho riportato i calcoli d’ogni singolo settore progresso, così da non limitarmi alle considerazioni lunari.
Tengo a precisare che la Noon Date non è usata unicamente in Astrologia karmica ma, relativamente all’uso delle Progressioni, è una tecnica obbligatoria nelle Scuole anglosassoni che consigliano a chi volesse approfondire l’argomento il seguente testo: FORECASTING BY ASTROLOGY di Martin Freeman



Contributi (in ordine alfabetico) di:
Rosanna Bianchini
Stefano Capitani
Meskalila Nunzia Coppola
Lidia Fassio
Roberta Fianchini
Maria Grazia La Rosa
Maria Teresa Mazzoni
Clementina Messaggi
Mary Olmeda
Giovanni Pelosini
Clara Tozzi
Sandra Zagatti
 Di prossima pubblicazione su Linguaggio Astrale


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