giovedì 10 aprile 2025

Carta d'identità, torna la dicitura unica di "genitore". La Cassazione: «"Madre" e "padre" sono discriminatori per le coppie omogenitoriali»

 


Bocciato il decreto Salvini del 2019. La pronuncia della Cassazione: "va riconosciuta per legge la condizione di madre adottiva"

Carta d'identità, torna la dicitura unica di "genitore". La Cassazione: «"Madre" e "padre" sono discriminatori per le coppie omogenitoriali»


Scompaiono "madre" e "padre" dalla carta d'identità. La Corte di Cassazione si è pronunciata con la sentenza 9216/2025, secondo cui mantenere queste diciture sarebbe discriminatorio illeggittimo nei confronti dei nuclei familiari omogenitoriali.

Respinto il ricorso del Viminale

Nel 2019, il Tribunale di Roma ha disposto di utilizzare la dicitura unica di 'genitore' «nella carta d'identità elettronica di un minore figlio di due madri, una naturale e una di adozione, che avevano fatto ricorso alla step child adoption». Il decreto del ministero dell'Interno, allora presieduto da Matteo Salvini, invece, «consentiva di indicare in maniera appropriata solo una delle due madri 'e imponeva all'altra di veder classificata la propria relazione di parentela secondo una modalità ('padre') non consona al suo genere». 

La Cassazione ha così respinto il ricorso del Viminale, concludendo che l'indicazione corretta da utilizzare sia "genitore", in modo tale da rendere la carta d'identità elettronica (CiE) del minore rappresentativa della sua reale situazione familiare, valida per l'espatrio. 

Nelle prossime settimane, la Corte suprema sentenzierà in via definitiva anche sul caso di una coppia omosessuale che ha utilizzato maternità surrogata.

Cosa dice la sentenza 

«La disapplicazione del decreto del ministero dell’Interno, del 2019, che non consente altro che l’indicazione dei due genitori come 'padre' e 'madre' è legittima». Il collegio, presieduto dalla giudice Maria Acierno, ha bocciato «i tre motivi di doglianza» del decreto Salvini

Riconoscendo la tesi della Corte di Appello, la Cassazione scrive: «L'effetto finale irragionevole e discriminatorio, dell'assunto del ministero sarebbe stato quello di precludere al minore di ottenere una carta d'identità valida per l'espatrio - continua - solo perché questi era figlio naturale di un genitore naturale e di uno adottivo dello stesso sesso». 

La condizione di madre adottiva

Come previsto dalla legge 184 del 1983, la Corte ricorda che deve essere riconosciuta la condizione di madre adottiva, in casi particolari, in quanto partner della madre naturale. La coppia omogenitoriale, sottolineano i giudici: «Si presta a realizzare appieno il preminente interesse del minore alla creazione di legami parentali con la famiglia del genitore adottivo, senza che siano esclusi quelli con la famiglia del genitore biologico». 

Decretando la disapplicazione del decreto ministeriale del 31 gennaio 2019, riguardante il caso della coppia formata da mamme.

https://www.leggo.it/italia/cronache/genitorie_padre_madre_carta_di_identita_cosa_cambio_oggi_9_4_2025-8768745.html

 

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