Coppia freddata vicino casa, il killer ha citofonato per farsi aprire il portone. L'attesa, la raffica di colpi e la fuga: cosa è successo

 

 

Li avrebbe aspettati nel palazzo dove vivevano per poi aprire il fuoco appena li ha incrociati mentre rincasavano. Così sono stati freddati da un killer che poi si è dato alla fuga Zhang Dayonge e Gong Xiaoqing - una coppia cinese, 52 anni lui, 38 lei - a due passi dalla casa dove vivenao, dopo le 23 del 14 aprile, in via Prenestina a Roma, zona Pigneto.

 

A chiamare i soccorsi sono stati alcuni vicini, allarmati dal rumore dei colpi di pistola. 

Il killer ha citofonato

Diversi testimoni hanno raccontato che il killer, che indossava un cappuccio, prima del delitto avrebbe citofonato a diversi condomini per farsi aprire il portone, avrebbe poi raggiunto l’abitazione dei due cinesi per poi attenderli in strada freddandoli con diversi colpi esplosi da una pistola di piccolo calibro. Quando i due sono arrivati in bicicletta,sono stati raggiunti da diversi colpi d'arma da fuoco, almeno sei di cui diversi alla testa, e sono morti sul colpo. Accanto ai corpi è stata trovata una sola bicicletta elettrica e i bossoli di una pistola calibro 9.

 

Chi sono le vittime

Zhang Dayonge aveva precedenti per reati contro il patrimonio e Gong Xiaoqing per gioco d’azzardo. La coppia viveva in un appartamento, affittato loro da un connazionale. All'interno dell'abitazione, che è sotto sequestro, i carabinieri hanno trovato i passaporti di entrambi. Il pm Stefano Opilio, titolare del procedimento, disporrà l’autopsia sui corpi. Al momento non sarebbero emersi elementi utili dalle telecamere presenti nel condominio perché non funzionanti mentre sono in corso le verifiche su quelle esterne che potrebbero aver ripreso il killer in fuga.

 

Il movente

Sembra esclusa la rapina perché sul luogo del duplice omicidio è stata trovata sia la borsa della donna, sia i cellulari delle vittime che ora verranno analizzati. L'esecuzione sarebbe legata alla 'guerra delle grucce' di Prato. L'uomo sarebbe stato coinvolto, secondo i primi accertamenti investigativi, proprio nella faida tra bande cinesi per il controllo degli affari nel distretto del tessile della città toscana.

 

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