Voglio complimentarmi con il direttore del Museo Egizio di Torino che proprio un paio di giorni fa ha lanciato un'iniziativa giusta e inclusiva: la messa a disposizione a titolo gratuito del museo per senza fissa dimora e famiglie in condizioni di povertà, per tramite di laboratori e visite guidate.
Il tutto "in modo da farli sentire accolti e coinvolti nella vita culturale".
Coinvolgere è la chiave.
Non far sentire diverse le persone, includerle nei meccanismi e le dinamiche culturali del tessuto sociale. Questa non è carità: è dare loro le stesse opportunità di accesso a quel tessuto che hanno tutti gli altri. Dare loro normalità e farlo tramite la cultura.
Lo facessero tutti, sarebbe un tassello in più nella costruzione di una società più giusta.
E pensare che qualcuno voleva anche fare fuori questo direttore. A lui ancora complimenti.
Leonardo Cecchi
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