#BuonCompleanno
"Alla Juventus hanno fatto di tutto, non mi hanno fatto mai sentire escluso. Subito dopo la squalifica, mi hanno fatto esordire, ho vinto uno scudetto giocando solo un pezzo dell’ultima partita ed ho anche quasi segnato negli unici trenta minuti di quella stagione. Poi, l’anno dopo, ho giocato una stagione da protagonista: trentadue partite, ventidue da titolare, dieci goal giocando da centrocampista. Era una Juve fortissima e, infatti, mi viene da ridere quando dicono che abbiamo rubato. Quegli scudetti li sentiamo nostri. Qualunque giocatore di quella squadra si sente addosso gli scudetti che sono stati revocati".
Alla Juve non trascorse certo gli anni migliori, anche se fu l'unica piazza in cui vinse qualcosa. Adrian Mutu, nazionale rumeno, classe 1979 di Calinesti, arrivò giovanissimo in Italia, preso dall'Inter nel gennaio 2000. Ma coi nerazzurri non si affermerà mai, diventerà bomber al Verona e soprattutto al Parma, dove vince la Coppa Italia. Nel 2003 lascia l'Italia una prima volta trasferendosi al Chelsea, ma nel settembre 2004 dopo appena due presenze a settembre viene trovato positivo alla cocaina e licenziato. Nel gennaio 2005 la Juve lo riporta in Italia grazie alla scaltrezza di Moggi, che non potendo acquistare altri extracomunitari, lo fece prendere dal Livorno, che lo girò a fine mese alla Juve, dove esordì all'ultima di campionato nella festa scudetto col Cagliari. Riuscì a giocare di più nell'annata successiva, segnando 7 gol in 33 presenze e vincendo lo scudetto, poi passò alla Fiorentina, dove spese il meglio fino al 2011. Una stagione a Cesena, poi giocò nell'Ajaccio,in patria al Petrolul Ploiesti, in India al Pune City e di nuovo in patria al Targu Mures. Dopo aver allenato le riserve dell'Al Whada, negli Emirati Arabi ora è stato il Ct dell'Under21 rumena. Ora allena il Rapid Bucarest.
Adrian Mutu festeggia oggi 44 anni
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