mercoledì 11 giugno 2014

La ribellione dei carri colorati



Gli zapatisti si mettono il passamontagna per rompere l’invisibilità in cui sono abbandonati: “Copriamo il volto perché ci vedano” dicono, “la nostra lotta è la lotta dei senza volto”. Accade qualcosa di simile con i catadores brasiliani e i loro carri colorati. Senza i raccoglitori di rifiuti nessuna grande città potrebbe esistere, eppure in molti paesi quel mestiere si porta dietro etichette sociali e discriminazioni istituzionali pesanti. Questa, ad esempio, è la situazione dei raccoglitori di rifiuti, i catadores brasiliani di São Paulo, che costituiscono la forza lavoro informale che rende possibile il 98 per cento della raccolta differenziata e del riciclo delle lattine di alluminio. Il loro ruolo resta fondamentale e necessario: a São Paulo infatti vengono prodotte 17.000 tonnellate di rifiuti ogni giorno, soltanto l’1 per cento viene riciclato; il 90 per cento di questo materiale viene riciclato da catadores.
Spesso emarginati dalla società, questi lavoratori, oltre 20.000, subiscono vessazioni di tutti i tipi da parte di funzionari comunali e di molti cittadini e restano soprattutto invisibili. Per mettere in discussione questo stato di cose, è nata la campagna Pimp my carroca (un gioco di parole con un popolare show di Mtv “Pimp My Ride”), grazie a un gruppo di artisti brasiliani che qualche giorno fa hanno cominciato -  con un finanziamento collettivo dal basso – a decorare i carrelli dei catadores, con colori vivaci e graffiti. “Sono venuto qui per diventare visibile – ha detto un catodor nel video qui di seguito – Oggi, ho preso un giorno di ferie per venire qui, ma se non lo avessi preso, certamente avrei lavorato per sostenere la mia famiglia con dignità”.


Il primo appuntamento per dipingere i carri ha coinvolto più di cinquanta artisti e volontari che hanno lavorato una giornata intera senza fermarsi. Durante quella giornata, i raccoglitori di rifiuti e le loro famiglie hanno avuto a disposizione gratuitamente medici, barbieri e parrucchieri, psicolgi e ovviamente un pasto completo. Nel tardo pomeriggio, un corteo allegro e colorato ha attaversato il centro della città, per chiedere ai poteri pubblici di riconoscere, creare e sostenere le cooperative di riciclaggio e per far sapere a tutti che la loro lotta è la lotta dei senza volto.

http://comune-info.net/2014/06/carri/

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