martedì 13 maggio 2014

Alessandro Di Battista, il vitalizio e la Bonafè

Il deputato pentastellato attacca la candidata renziana da Facebook



Alessandro Di Battistasmaschera la candidata renziana Simona Bonafèdalla sua pagina Facebook, sulla scia di quanto accaduto qualche giorno fa durante la puntata dell’Arena di Giletti. Di seguito il suo messaggio:
#NoNoMaRivotateli Forse non tutti sanno che Totò Cuffaro, l’ex-presidente della Regione Sicilia condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (si trova in carcere) percepisce, ogni mese, un vitalizio di 6000 euro lordi. Il vitalizio lo ha maturato appunto come governatore della Sicilia. Domanda. Vi sembra giusto che uno che è stato condannato in via definitiva per aver aiutato la mafia prenda 6000 euro (lordi) al mese di vitalizio? 6000 euro al mese per tutta la vita! Sono soldi nostri giusto? Bene, se non vi sta bene sappiate che in regione il PD assieme al PDL (o a quello che ne resta) ha bocciato un emendamento del M5S per togliere i vitalizi ai condannati per mafia. Queste informazioni facili facili da capire ci dovrebbero far riflettere sempre, ancor di più prima di un voto. Ovviamente di questo emendamento la renziana Bonafè non ne sapeva nulla. Chapeau!
Domenica scorsa il portavoce del Movimento all’assemblea regionale siciliana Giancarlo Cancellieri era intervenuto durante la trasmissione di Massimo Giletti e aveva poi riportato la vicenda sulla sua pagina Facebook:
“L’IMPREVISTO
Ieri a “L’Arena” in pochi minuti, circa 6, si è diffuso il panico in studio.
Non appena ho dichiarato che in Sicilia PD, Forza Italia, NCD e UDC avevano bocciato l’emendamento proposto dal M5S per stoppare l’erogazione del vitalizio ai condannati per reati relativi a fatti di mafia, la Bonafè (PD) e la Meloni (Fratelli d’Italia) sono entrate nel panico cercando scuse per l’operato dei loro colleghi siciliani. La prima non ha saputo dire nulla, mentre la seconda ha seccamente dichiarato di non essere rappresentata da nessuno in Assemblea regionale siciliana altrimenti l’avrebbero sostenuto.
Quando ho visto i loro volti pallidi ho pensato ad una vecchia canzone degli Anarcoma.
“l’imprevisto, questa notte,
quello che non ti aspetti”
 (Fonte)

http://www.lafucina.it/2014/05/13/alessandro-di-battista-bonafe/

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