I vantaggi di un’uscita dall’Euro
Ci viene detto che uno dei vantaggi della moneta unica sia il fatto che con la stessa moneta da un euro si possa comprare il caffè a Milano o ad Amburgo e che questo rappresenta in sé un grosso vantaggio, anche per il commercio.
Ebbene, è falso. Cioè, è vero che io con la stessa monetina da un euro posso comperarmi un caffè in tutta l’Eurozona senza doverla cambiare, ma è falso che sia la stessa. Mi spiego meglio: per avere la mia monetina da un Euro io devo guadagnarmela, perché nessuno me le fa trovare sul comodino la mattina. Quindi la monetina da un Euro fa parte del mio reddito. Diciamo che la monetina da un Euro è una parte delle dieci monetine che ho guadagnato. E’ qui che cambia il valore.
Se io ho guadagnato dieci monetine da un Euro e abito in Italia, tra una cosa e l’altra lo Stato me ne porta via sette o otto e mi lascia con due monetine. In altri stati europei, se io guadagno dieci monetine lo Stato me ne lascia cinque o sei.
E’ chiaro che con lo stesso reddito non mi compero lo stesso numero di caffè, anche se la monetina che uso somiglia a quella del cittadino dell’altro Stato. E quindi la mia monetina vale meno, visto che con dieci monetine posso comperare due caffè, sia chiaro in qualsiasi parte di Europa, e l’altro cinque. Mi sembra intuitivo.
Aggiungiamo un fatto. Per effetto di quanto ha spiegato il premio Nobel Mundell, cosa sulla quale si può discutere fin che si vuole, ma i cui effetti si stanno manifestando proprio in questi giorni, l’Italia per restare nell’Euro dovrà ridurre i salari. Quindi un operaio italiano guadagnerà sette-ottocento monetine al mese e uno tedesco duemila.
Anche in questo caso il caffè costerà sempre una monetina, ma il suo costo reale per un italiano sarà il triplo che per un tedesco. E’ come dire che è vero che la monetina è la stessa, ma il mio potere di acquisto reale, è diverso perché ne ho meno.
La soluzione è semplice: l’Italia esca dall’Euro (oppure introdurre il doppio Euro, come ho già scritto tempo fa, che è sostanzialmente lo stesso). Uscendo dall’Euro dovremmo svalutare, è vero. Il che significa che il caffè costerebbe duemila lire in Italia e quattromila ad Amburgo. E che non compererei più un auto tedesca, ma probabilmente una made in Usa. Ma se i tedeschi non riescono più a vendere i loro prodotti in Italia o agli italiani, e gli italiani stanno meglio, il problema non è nostro. Anzi.
Carlo Scotti-Foglieni
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