martedì 30 dicembre 2025

I PEGGIORI DEL 2025

 


E’ stato un anno palesemente orrendo, anche e soprattutto per la politica italiana. In questa puntata di Identikit farò una carrellata dei peggiori dell’anno, mentre martedì prossimo darò i voti ai migliori (o ai meno peggio). Chiaramente in questa puntata avrò sin troppo materiale da analizzare, mentre tra una settimana rischierò di lasciare la pagina bianca. Ecco il peggio (politico o quasi) del 2025.


Salvini 1-. Un leader politicamente trapassato dal Papeete 2019. Non esiste più, è caricaturale e non ne becca mezza. L’unica cosa buona che ha fatto, in tutta la sua carriera, è stata farmi vendere una badilata di copie col mio libro Il Cazzaro Verde. Per questo avrà sempre il mio affetto. Grazie Matteo!


Nordio 3. Ogni volta che parla, dà sistematicamente prova di non conoscere veramente bene nulla. E questo, a suo modo, è un talento. Difficile scegliere una sola tra le sue perle, ma la mossa “Non potevo leggere tutte le carte della Corte Penale Internazionale, erano in inglese!”, resta un colpo da maestro. Che lo spritz sia con lui e con noi!


Lollobrigida 1.5. Credeva di essere insuperabile come gaffeur sprovveduto e improponibile, invece sono in tanti a contendergli il primato. Povero Lollo: non eccelle neanche in negativo. (A margine: la sua riforma sulla caccia, e più in generale il suo totale disprezzo per il mondo animale e la natura, sono eticamente intollerabili).


Tajani 1. Negli ultimi mesi è stato il Federer della bischerata. Il Nurejev della belinata. Il Caravaggio del disastro. Il suo saltello stalagmitico al ritmo di “Chi non salta comunista è!” è già nella storia. Incontenibile: tutti in piedi!


Donzelli 0.5. Parafrasando Berlusconi: è più ben pettinato che bravo. Una prece.


Vannacci 1+. Il problema non è lui, ma chi ancora lo ascolta. Considera. E peggio ancora vota (sempre meno, per fortuna. Soprattutto in Toscana).


Bandecchi sv. Se uno così fa il sindaco, vuol dire che in questo paese (non solo a Terni) siamo politicamente oltre la canna del gas. Le sue parole su Gaza sono state ripugnanti, come lo è quasi tutto quello che dice (e più ancora come lo dice). La versione da discount di Mussolini.


Bernini 3.5. Lo sbrocco ad Atreju ha forse rivelato la sua vera natura diversamente democratica. Peccato.


Delmastro 2-. Il video in cui difende la Meloni dopo il saltello napoletano contro i comunisti, è un mix difficilmente raggiungibile di nonsense, grettezza, servilismo e maleducazione. In Fratelli d’Italia lo reputano uno dei meno peggio: figuratevi gli altri.


Urso. 4-. Se fosse un comico, sarebbe fantastico: la sua capacità di generare ilarità, attraverso una lingua tutta sua e una grammatica che non segue logica alcuna, è oggettivamente prodigiosa. Solo che uno così fa il ministro. Ciao core.


Vespa 3. L’attacco a caso contro Sinner è leggenda, il nuovo nome dato ad Alcaraz (“Alvarez”) lo consegna al mito senza passare dal via. Si vola!


Meloni… Eh no, per il suo voto dovrete aspettare la prossima settimana. Forse.


Picierno 1=. Tutto quello che il Pd non deve essere, ma purtroppo invece non di rado ancora è. (Il voto è ovviamente estendibile ai Fassino, Guerini, Delrio, ecc).


Roccella 0+. La quintessenza dell’oscurantismo più cieco e feroce. L’aspetto più disturbante e sconfortante di questo governaccio. Male male male (il “+” nel voto è solo per distinguerla – in positivo – dal nome successivo).


Renzi 0. Il più grande sopravvalutato nella storia della politica italiana e il più grande trojan horse del centrosinistra. Doveva smettere nel 2016 dopo il referendum perso e oggi ha meno voti del Poro Asciugamano. Se te lo metti in casa, gli elettori scappano e la casa esplode. Resta il peggiore di tutti. Per distacco.


(Uscito una settimana fa sul Fatto Quotidiano)

Andrea Scanzi 

Facebook 

Che idiota cosmico

 


Dall’1 gennaio scatta l’aumento dell’1,5% dei pedaggi autostradali.


L’ennesima perla da aggiungere alla collezione del peggior ministro dei Trasporti della storia repubblicana.


E Salvini, ovvero il ministro, cosa fa?


Invece di scusarsi o quantomeno di assumersene la responsabilità, punta il dito - tenetevi fortissimo - contro la Corte Costituzionale, perché, scrive il ministero, “ha vanificato lo sforzo di Salvini e dello stesso governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi pef regolatori”. 


Anche l’aumento autostradale ormai è colpa dei giudici, in una ossessione ormai totalmente fuori controllo.


Dopo la mazzata sul Ponte, ora anche la batosta dei rincari autostradali.


Avanti così, da un fallimento all’altro.


C’è solo una cosa su cui Salvini è coerente fino all’ultimo: a pagare alla fine saranno sempre gli italiani.

Lorenzo Tosa 

Facebook 

Le stronzate della Wanna Marchi dei novax

 


STARE LONTANO DA BIG PHARMA E’ UN’ESIGENZA DI OGNI NOVAX CHE SI RISPETTI

..ecco che ho creato appositamente il mio canale Telegram dove ti spiego tutti gli inganni.

Cosa trovi dentro?

2500 articoli su salute e benessere che riguardano:

- Alimentazione

- Allenamento

- Cure naturali

- Integrazione

- Benessere psicologico

Ci sono anche circa 500 video di spiegazione.

Esiste da oltre tre anni, puoi scorrere dietro per vedere tutto.

Puoi usare la funzione “cerca” per vedere quello che ti interessa.

E’ tutto GRATIS

Puoi visitarlo e se non ti piace andartene.

Certo ci sono anche i miei 28 prodotti.

Ne sono orgogliosa, preferisco vendere integratori che farmaci.

Lo so i cog….ni provax non sopportano che io venda gli integratori ma io sono una farmacista e per me il mondo è fatto di molecole che curano.

I cog…ni provax criticano me ma dimenticano che per avvelenarli i medici guadagnavano 2000 euro a giorno e che le multinazionali hanno fatto miliardi di dollari sulla loro pelle.

Cretini come sono pensano che era tutto gratis, eccome abbiamo pagato tutti con le tasse.

Ma si sa i provax sono ritardati, lo sappiamo tutti!

Ti metto il link di invito nel primo commento.

Facebook 

Noi a sta deficente rispondiamo cosi:






Fenix

Dove si esibiscono i burini lazziesi

 


Facebook 

La famiglia Meloni sforna stronzate a ripetizione

 


“Ti avessero visto davvero, capirebbero.

Capirebbero quei momenti in cui il cuore sembrava esplodere nel petto, proprio come quella volta davanti alle telecamere, quando l’Italia intera guardava e tu tremavi dentro. Non immaginano le notti consumate sui fogli, gli occhi gonfi per la stanchezza, la mente in guerra con i dubbi.

Ignorano le pause interminabili, quei silenzi che pesavano più di qualsiasi parola, perché in quelle pause cercavi risposte, non scappatoie. Cercavi un senso, una direzione, un modo per restare integro.

Non ti ho mai visto inseguire una poltrona, né chinare la testa davanti a chi poteva offrirti vantaggi. Non hai mai barattato la tua coscienza per un applauso. Hai scelto sempre la strada più difficile: quella in cui il bene del Paese veniva prima del tuo.

Ed è per questo che, anche quando ti hanno giudicato senza sapere, tu hai continuato. Non per te. Ma per l’Italia.”


Arianna Meloni


#ariannameloni #giorgiameloni

Facebook 

Che tempi tossici viviamo

 


Facebook 

La vera forma di Putin

 


Facebook 

Per Putin ci vuole un vaccino a base di

 


Facebook 

Spiaze...

 





Facebook 

Frollini71 

Governo sconfitto per l'ennesima volta

 


Con una decisione storica la Corte Costituzionale ha riconosciuto alla Toscana il diritto e la legittimità di legiferare sul fine vita.


È una grande vittoria per la Regione Toscana e per il Presidente Eugenio Giani e una clamorosa mazzata per il governo e la destra retrograda. 


L’ennesima.


L’impianto della legge regionale toscana resta in piedi, bocciato il ricorso del governo.


È dal 2019 che la Consulta chiede alla politica di legiferare in materia di fine vita.

Ci ha dovuto pensare una regione a colmare una lacuna indegna di un Paese civile, lottando anche contro il governo Meloni, che ha fatto di tutto per fermarla.


Bè, ora lo possiamo finalmente dire: gli è andata male.


Così il Presidente Giani:


“La sentenza dice una cosa netta: le Regioni possono e devono fare la loro parte quando sono in gioco diritti, dignità e tutele delle persone. Ora andiamo avanti, nel rispetto delle indicazioni della Corte, per rafforzare una legge che mette al centro la sanità pubblica, la responsabilità istituzionale e l’umanità”.


Dovremmo essere grati a lui e alla Toscana perché ha aperto una strada che altre regioni ora potranno legittimamente seguire. 


Con buona pace dei Meloni, dei Salvini e dei sedicenti “pro life”.


Si chiama civiltà.

Lorenzo Tosa 

Facebook 

Urzi non frignare come una bimbetta dai

 


Il mondo è pieno di disturbati ma la licenza di dire bestialità sul Premier a ruota libera, come la Sinistra ha fatto intendere fosse normale fare, ha liberato le incontinenze di un popolo di deficienti.

Ma cosa deve avere pensato il debosciato che ha affisso in via Milano a Bolzano questo cartello di insulti verso una donna, la stessa che sta guidando l’Italia verso il riconoscimento di piena autorevolezza internazionale e ci ha portato a condizioni di stabilità sinora inimmaginabili?

Ma si può praticare il Tso per certi squilibrati? E non parlatemi di legittima critica. Qui c’è solo manifesta cattiveria e scurrilità.

Ps: foto condivisa da Giampaolo Furlan

Alessandro Urzi

Facebook 

Che cazzara la Melona

 


"Non abbiamo amici ai quali fare favori, se non gli italiani onesti che pagano le tasse e contribuiscono al mantenimento del bilancio pubblico". 


Chiarissima la visione della Premier Meloni, dalla parte degli italiani corretti, i quali esistono, ma sono vittime di ingiustizie:


"Gli unici amici che abbiamo sono gli italiani onesti anche quando non riescono a pagare, ma che vogliono farlo. Non c'è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e si trova in difficoltà merita di essere aiutato e di essere messo in condizione di poter pagare ciò che deve. E lo sanno bene anche cittadini e imprese. Lo dimostra il dato sulle somme versate spontaneamente all'agenzia delle entrate che sono aumentate di oltre 26 miliardi di euro rispetto al 2022. Perché? Perché uno Stato giusto, uno stato comprensivo, uno Stato disponibile È uno Stato che non viene più percepito come un avversario, a volte addirittura come un nemico e di conseguenza è uno Stato che non merita di essere aggirato".


#GiorgiaMeloni

Facebook 

Il mafioso ricorda l'MSI

 


Un grande Ignazio Presidente replica agli ignoranti comunisti sulla ricorrenza della nascita del Glorioso MSI.

Bravissimo.

" Vorrei ringraziare coloro che si sono allarmati, sorpresi o persino sentiti “disgustati” per un mio video di un minuto circa, caricato sui miei social e con cui ho ricordato, in maniera a mio avviso garbata, la nascita del MSI avvenuta 79 anni fa. 

Tutti mi hanno così confermato (oltre ad insistere erroneamente su inesistenti doveri costituzionali dei presidenti del Senato, che difatti da sempre restano iscritti a un gruppo parlamentare) la loro voluta ignoranza sulla storia del dopoguerra, sul ruolo della destra politica e persino sulla circostanza che al funerale di Giorgio Almirante, trasmesso in diretta dalla RAI, parteciparono i vertici del PCI

Ma quello che sorprende è che sfugga a chi si è addirittura “indignato” per il ricordo dell’attualità della fiamma tricolore è che questo è il simbolo del partito più votato oggi dagli italiani. Con buona pace di chi predica le libertà garantite dalla Costituzione ma vorrebbe in realtà annullare la libertà di civile espressione a chi li ha battuti nei seggi e ha idee diverse dalle loro. 

Grazie di aver reso manifesto tutto questo."

( Ignazio La Russa)

Lorenzo Rosso

Facebook 

Ora i fascisti non potranno più insultarlo

 


SOUMAHORO VERSO LA DESTRA

LA (FINTA) SINISTRA CONTINUA A SBAGLIARE


La (finta) sinistra negli anni ha spesso proposto personaggi improponibili solo per cercare qualche voto in più puntando sulla moda del momento.

Alle scorse elezioni aveva proposto questo personaggio solamente per il colore della sua pelle, per far vedere quanto sono buoni(sti) e attenti alla cultura woke senza neanche accertarsi del suo passato e delle sue reali idee e competenze.


Quello che si è dimostrato il signor Soumahoro è sotto gli occhi di tutti, finte lacrime in televisione per giustificare i crimini di caporalato della moglie che avrebbe avuto “il diritto all'eleganza” o l'iconica foto con gli stivali da lavoro (non suoi) che furono presi a un lavoratore.

Adesso il deputato del Gruppo Misto, eletto tra le fila di Alleanza Verdi e Sinistra  ha deciso di fondare un partito tutto suo spostandosi a destra in vista delle elezioni del 2027 nel tentativo di rimanere attaccato alla poltrona, lo stipendio è sempre di tutto rispetto.


La (finta) sinistra ancora non ha imparato dai suoi errori e negli anni ha sempre presentato personaggi ambigui solo per le loro caratteristiche fisiche o in mostra per uno spiacevole evento e non per le competenze o le idee che avevano.


MA D’ALTRONE È LA SINISTRA DA PASSARELLA E ZTL

ED È IL MALE COME LA DESTRA, ANZI PEGGIO PERCHÈ ILLUDE TANTI CHE POI SI DISILLUDONO

Facebook 

Le analisi dell'idiota preferito di Putin

 


🔴 Matteo Salvini interviene sul conflitto in Ucraina e sugli sviluppi diplomatici legati all’incontro previsto a Mar-a-Lago, esprimendo apprezzamento per l’impegno dell’ex presidente americano Donald Trump. Il leader della Lega ha parlato di un possibile “passo avanti” verso la fine della guerra, definita un “massacro insensato” che nessuno dei due fronti può vincere militarmente.


Secondo Salvini, la fase decisiva del conflitto coinvolgerà Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin, con gli Stati Uniti in un ruolo di accompagnamento. Il vicepremier ha auspicato che non vi siano “guastatori occidentali” interessati alla prosecuzione della guerra, anche per ragioni industriali e legate alla produzione di armamenti. La soluzione territoriale, ha sottolineato, dovrà essere trovata direttamente da Kiev e Mosca, mentre ha riconosciuto nelle recenti parole di Zelensky la volontà di porre fine al conflitto.


📸Ansa/GIUSEPPE LAMI

Facebook 

lunedì 29 dicembre 2025

Road Warrior Hawk vs Nailz!

 


Il mondo del wrestling indipendente, specialmente negli anni Novanta e Duemila, non offriva certo le stesse attrattive, in termini di spettacolo, di uno show della WWF o della WCW: niente fuochi d'artificio, niente schermo con video di presentazione, spesso nessuna copertura televisiva.


Ma di sicuro potevano offrire match improponibili, incredibili, alcuni addirittura "fantasy match" di quelli che si potevano fare solo sulla propria consolle di casa: come questo nella foto, che vede contrapposti due tipi che sono passati alla storia come ragazzi calmi, docili e propensi al dialogo:


Road Warrior Hawk contro Nailz!


A quanto pare i due si sono pure incontrati diverse volte, a partire dal loro primo scontro nello show della neonata (e poi defunta) creazione di due menti apparentemente lontane anni luce: Paul Heyman e Jim Crockett jr., nella WWN (World Wrestling Network).


Il 30 Luglio del 1993 i due si sono scontrati senza mezzi termini, in barba a tecnica e "psicologia", prediligendo piuttosto una classica battaglia a suon di mazzate. La situazione deve essere stata ulteriormente inusuale agli occhi dei fans: Nailz (qui conosciuto come "The Convict", il condannato) si trovò ad affrontare un Hawk privo del suo storico ring gear a base di coprispalla pieno di spuntoni di ferro, in quanto il bagaglio andò perso nel tragitto.


La soluzione: fecero indossare una tuta da carcerato anche al membro dei Road Warriors, creando quindi una sorta di "scontro carcerario" senza precedenti!


Ah, un consiglio: se cercate i match, non affidatevi alle AI: quella di Google mi ha detto che senza ombra di dubbio questi due sono Undertaker e Kane...


#Nailz #RoadWarriorHawk #independentwrestling #wrestling #maestrozamo

Facebook 

Rivoluzionaria terapia anticancro in Vietnam 🇻🇳

 


Il Vietnam ha compiuto un passo storico nel settore sanitario approvando Pembroria, una nuova immunoterapia anticancro sviluppata in Russia. Si tratta di un trattamento pensato per combattere oltre 14 forme di tumore, tra cui quello ai polmoni, il melanoma, il colon-retto, il tumore cervicale, renale e quello al seno. Con questa decisione, il Vietnam diventa il primo Paese al mondo ad autorizzarne l’utilizzo.

La terapia si basa sul pembrolizumab, una molecola rivoluzionaria che aiuta il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. L’approvazione della versione russa apre la possibilità di offrire cure più accessibili a migliaia di persone, rappresentando un’alternativa potenzialmente più economica rispetto alle immunoterapie prodotte in Occidente.


Questa mossa potrebbe segnare l'inizio di una nuova fase per la lotta contro il cancro in Asia, rendendo trattamenti avanzati più vicini a chi ne ha davvero bisogno.


#fblifestyle

Facebook 

VACCINO RUSSO GRATUITO CONTRO IL CANCRO! ❤🇨🇳✊

 



La Russia annuncia un trattamento immunologico globale senza costi


La Russia ha annunciato lo sviluppo di un vaccino contro il cancro che addestra il sistema immunitario a individuare e distruggere le cellule maligne prima che crescano o metastatizzino, colpendo direttamente la radice del tumore senza danneggiare i tessuti sani come avviene con la chemioterapia.


Le prime sperimentazioni mostrano risultati promettenti nel fermare la crescita tumorale, migliorare la sopravvivenza e ridurre al minimo gli effetti collaterali.


L’aspetto rivoluzionario: il governo russo prevede di offrirlo gratuitamente ai pazienti di tutto il mondo a partire dal 2025, rendendolo un progresso accessibile che potrebbe trasformare la lotta globale contro il cancro.


Sebbene si trovi ancora in fasi cliniche avanzate e sia in attesa di approvazione internazionale, rappresenta un passo importante verso trattamenti personalizzati e umanitari.


Una speranza senza prezzo per milioni di persone!


#scienziati #salute #medicina #scientifico #cancro

Facebook 

ANCORA PROTESTE IN BULGARIA CONTRO L'ENTRATA NELL' EURO

 


Continuano le proteste in Bulgaria, ben censurate dai nostri media per non far vedere per cosa protestano realmente e i motivi per cui il governo si è dovuto dimettere.

I cittadini bulgari non vogliono l'Euro, che entrerà in vigore il primo gennaio del 2026, mettendo in risalto la loro completa sfiducia verso Bruxelles e rimarcando come tutta questa operazione è un'ulteriore minaccia alla sovranità nazionale, farà innalzare i prezzi e l'inflazione e trasformerà il Paese in ostaggio di debiti altrui e interessi stranieri.


I timori della popolazione non sono infondati: l’amara esperienza della Grecia, collassata sotto il peso dell’euro e dei debiti sovrani, rappresenta un monito chiaro. Molti bulgari temono con ragione di fare la stessa fine — rapido impoverimento, inflazione galoppante e la totale perdita dell’autonomia economica, con ogni decisione cruciale presa negli uffici di Bruxelles e Berlino.


Nel mentre, le autorità, continuano a spingere per convincere la popolazione ad accettare la catastrofe dell'Euro, proprio come i burocrati di Bruxelles hanno imposto, ma la popolazione è ancora in piazza e non sembra allentarsi la tensione che si è creata nel Paese.


I cittadini bulgari hanno visto cosa ha comportato per gli altri Stati entrare nell'UE e adottare l'Euro, è per questo che non vogliono entrarci.

L'Unione Europea, se la conosci la eviti!


BISOGNA USCIRE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI DA UE E EURO.

Facebook 

Becera propaganda russa su Facebook

 Inverio Fabiola ...🇷🇺MA I COMUNISTI ADESSO COSA DIRANNO ...IDEM ANCHE L'ALTRO DI DESTRA.... Il Teatro Drammatico Russo di Mariupol ha riaperto le sue porte al pubblico.


Insieme al plenipotenziario del Presidente della Russia nel Distretto Federale Nord-Ovest Igor Rudenja, al governatore di San Pietroburgo Aleksandr Beglov, al presidente dell’Unione dei Lavoratori Teatrali della Federazione Russa e Artista del Popolo della Russia Vladimir Maškov, e al senatore Aleksandr Vajnberg, abbiamo preso parte all’evento festivo e al concerto congiunto dei principali artisti e collettivi creativi di San Pietroburgo e della DNR intitolato «San Pietroburgo – Mariupol. Insieme per sempre!».


👉🏻 Il nostro Presidente Vladimir Putin ha dato l’incarico di ricostruire il teatro, fatto esplodere dai militanti ucraini nel 2022. Il progetto di ricostruzione dell’edificio è stato realizzato nell’arco di tre anni; nelle fasi più intense dei lavori hanno operato contemporaneamente oltre 300 persone.

Gli artigiani hanno restituito al teatro il suo aspetto storico, ricreato la composizione scultorea sulla facciata e dotato la struttura di moderne attrezzature al massimo livello. Sul palcoscenico è stato installato un palcoscenico girevole, la buca dell’orchestra dispone di tre posizioni e sono stati montati 84 meccanismi di sollevamento per il cambio delle scenografie.


L’inaugurazione del teatro restaurato è diventata un altro segno dei tempi, un ulteriore simbolo della rinascita del Donbass. Grazie al sostegno della capitale del Nord e al lavoro instancabile dei costruttori, agli abitanti della città e dell’intera Repubblica è stato restituito un oggetto culturale unico ed è nata una nuova e moderna sede capace di attrarre talenti.


Pushilin Denis

Facebook 

Gli accordi tra banditi non valgono!

 


La Russia "aiuterà" nella ricostruzione dell'Ucraina. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti a Mar-a-Lago. "La Russia vuole vedere l'Ucraina avere successo", ha detto Trump, aggiungendo che il presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato "molto generoso" nel manifestare questa intenzione.  Secondo Trump, Putin si sarebbe detto disponibile a contribuire anche attraverso la fornitura di energia, elettricità e altri servizi "a prezzi molto bassi". Il presidente statunitense ha tuttavia osservato che il leader del Cremlino non ha ancora accettato un cessate il fuoco perché non vuole "fermare i combattimenti per poi dover ricominciare", una posizione che Trump ha dichiarato di "comprendere". Inoltre il presidente russo Vladimir Putin starebbe "lavorando con l'Ucraina" per riaprire la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto controllo russo dall'inizio della guerra. Rispondendo alle domande dei media al termine dell'incontro con Volodymyr Zelensky, Trump ha dichiarato che Putin "è stato molto corretto da questo punto di vista" e "vuole vedere l'impianto riaperto". Trump ha inoltre aggiunto che il leader del Cremlino "non ha colpito la centrale con missili".


📸 ANSA/WILL OLIVER

Facebook 

Le solite figure di meeda della Balanzoni

 







Facebook 

Frollini71 

Bla bla Balanzoni

 


Facebook 

Frollini71 

La Russa e Meloni prendete appunti

 


Questa mattina la sindaca di Genova Silvia Salis ha fatto una cosa semplice e preziosa.


È andata a Reggio Emilia, città natale della famiglia Cervi e, di fronte ad Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli trucidati dai nazifascisti il 28 dicembre 1943, ha tenuto l’orazione ufficiale.


Sono parole di Memoria altissima, la risposta più bella a chi, come La Russa, straparla di “simboli di amore”.


“Ci sono storie che non chiedono solo di essere ricordate. Chiedono di essere raccontate.

Il massacro dei fratelli Cervi non è una tragedia privata.

È una domanda pubblica.

Una di quelle domande che attraversano il tempo e tornano, puntuali, ogni volta che una società deve decidere da che parte stare.


Sette fratelli. Sette nomi, sette date di nascita, sette vite diverse. E una sola scelta comune: non voltarsi dall’altra parte.

 

Erano una famiglia: la loro casa era aperta ai fuggiaschi, agli stranieri, ai disertori, a chiunque scappasse dalla guerra e dalla violenza.


Quando il fascismo chiedeva silenzio, loro offrivano rifugio. Quando chiedeva obbedienza, loro sceglievano la libertà.

Per questo furono catturati. E poi, senza difesa, fucilati. Sette fratelli uccisi come messaggio. Come avvertimento. Come lezione.

 

Il fascismo ha sempre avuto questa ossessione: non eliminare solo le persone, ma spezzare l’idea che portano.


Ma qui sta il punto che il fascismo non ha mai capito. Si possono fucilare sette uomini. Non si può fucilare un’idea.

 

La libertà è un ciclo. Ogni volta che qualcuno prova a spezzarla con la forza, qualcun altro la risemina.

 

Ecco cos’è l’antifascismo. È la fiducia ostinata nel genere umano e nella sua capacità di seminare, di amare.

 

(…) Più volte mi è stato chiesto se ha ancora senso, nel nostro tempo, dirsi antifascisti. 

E la risposta è semplice: non solo ha senso, ma è necessario. 

Non dobbiamo mai stancarci di dirci antifascisti esattamente come non dobbiamo mai stancarci di chiamarci per nome.

 

Antifascismo è il nome dei fratelli Cervi, del popolo italiano, è il nome della nostra Costituzione, è il nome del sangue che è stato versato sulle colline che ci circondano, sui monti che stanno alle spalle della mia Genova. 

 

Antifascismo è il nome delle tante donne che hanno reso possibile la Resistenza. Con la loro lotta, con la loro sofferenza. Come quella di Genoeffa Cocconi. Che ha visto morire i suoi figli, che non potuto seppellirli. E che non ha retto al ricordo del dolore, all’infamia fascista che dopo i figli ha provato a toglierle anche la casa e tutto il poco che le rimaneva. 


(…) Essere antifascisti oggi significa difendere chi è più fragile, anche quando non ci conviene. 

Significa accettare che il potere vada sempre controllato, soprattutto quando ci piace.

Significa ricordare che la libertà di parola vale soprattutto per chi dice cose che non ci piacciono.

 

Il fascismo ha superato i confini di se stesso, ed è diventato sinonimo di “male assoluto”. Eppure, incredibilmente, ancora qualcuno fatica a definirsi antifascista. 

 

(…) Non potevo dire di no in segno di riconoscenza per Adelmo e per la sua famiglia, per la testimonianza antifascista che non si stanca mai di portare avanti in tutta Italia. Ci siamo visti a Sant’Anna di Stazzema, ci siamo visti a Genova, non potevamo non vederci qui. 

 

E per rendere ancora più saldo questo legame sono contenta di poter annunciare che molto presto anche il Comune di Genova aderirà formalmente all’Istituto Alcide Cervi. Ne abbiamo parlato in giunta, accogliendo il vostro invito. E presto approveremo tutti i documenti necessari. 

 

Alcide Cervi è stata ‘una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta’. 

Poi, anche la quercia è morta, ma vorrei fare mio il suo invito: ‘Guardate il seme, perché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l'ideale nella testa dell'uomo’. Perché ‘dopo un raccolto ne viene un altro’.

 

Per unire ancora di più questa terra e la mia terra vorrei che il prossimo 25 aprile, con la collaborazione dell’Anpi, anche a Genova organizzassimo una grandissima pastasciutta antifascista, a cui far partecipare tutta la città: un’unica grande famiglia unita a Casa Cervi.

 

Perché questi nostri sette fratelli ‘son morti sui 20 anni per il nostro domani, come vecchi partigiani. Sangue del nostro sangue’. 

E, allora: ‘Teniamoci per mano. Di nuovo come un tempo, sopra l’Italia intera’” 


È questo il fiore🌹


Grazie Sindaca.

Lorenzo Tosa 

Facebook 

Luigi XIV

 Luigi XIV, il Re Sole, è spesso ricordato per lo splendore della sua corte e per il fasto di Versailles, ma meno noto è il fatto che soffrì per tutta la vita di gravi problemi dentari e di alito. La medicina del XVII secolo era ancora rudimentale, soprattutto in ambito odontoiatrico, e l’igiene orale era scarsa anche tra le élite. A corte era comune l’uso di stuzzicadenti, sciacqui profumati e polveri abrasive, ma la pulizia dei denti con strumenti adeguati era quasi inesistente.


Luigi XIV perse molti denti già in età relativamente giovane, probabilmente a causa di carie, ascessi e infezioni croniche. Nel 1685 subì una famigerata operazione per l’estrazione di un dente infetto: l’intervento fu così traumatico da provocare una comunicazione tra bocca e seno mascellare, lasciandogli una fistola che causava dolore, difficoltà nel parlare e un alito particolarmente sgradevole. Le infezioni non curate favorivano infatti una forte alitosi, di cui le cronache dell’epoca fanno velati accenni.


L’alimentazione ricca di zuccheri, dolci e cibi raffinati, molto diffusi a Versailles, aggravava ulteriormente la situazione. Per mascherare l’alito, il re faceva largo uso di profumi, pastiglie aromatiche, semi di anice e chiodi di garofano. Nonostante ciò, i problemi dentari influenzarono la sua salute generale, contribuendo a infezioni ricorrenti e a un progressivo peggioramento delle condizioni fisiche negli ultimi anni di vita.

Facebook 

La morte di Decio

 La sconfitta e la morte dell’imperatore Decio ad Abrittus nel 251 d.C. rappresentano uno degli episodi più drammatici della crisi del III secolo romano.


Decio, salito al potere con l’ambizione di restaurare l’antica disciplina e l’autorità imperiale, si trovò ad affrontare una minaccia crescente lungo il Danubio: la guerra contro i Goti, guidati dal re Cniva. Dopo una serie di incursioni devastanti in Mesia e Tracia, l’imperatore decise di affrontarli direttamente, inseguendoli nel territorio paludoso nei pressi di Abrittus, nell’odierna Bulgaria.


In uno dei primi scontri trovò la morte Erennio Etrusco, figlio di Decio e co-imperatore, colpito mentre combatteva in prima linea. Secondo le fonti, Decio accolse la notizia con stoica fermezza, esortando i soldati a continuare la lotta.


La resa dei conti tra Decio e Cniva andò molto male per il primo. L’esercito romano cadde in una trappola tattica, intrappolato tra gli acquitrini e vittima degli attacchi coordinati dei Goti. Durante la battaglia anche l'imperatore cadde, probabilmente travolto nel caos delle paludi. Fu la prima volta che un imperatore romano moriva in battaglia contro un nemico barbaro.


Dopo la disfatta emerse la figura di Treboniano Gallo, comandante romano proclamato imperatore dalle truppe superstiti. Le fonti antiche insinuarono una sua presunta responsabilità, accusandolo di non aver soccorso Decio o addirittura di aver favorito un accordo con i Goti. Sebbene tali accuse restino controverse, la sua rapida ascesa e la pace concessa ai Goti alimentarono sospetti e polemiche.

Facebook 

Ambra Angiolini all'Acquafan di Riccione nell'estate del 1993.

 


Facebook 

Sempre splendida Martina Stella

 


Facebook 

I fascisti che dagli anni 70 aiutano le mafie nulla da dire?

 


Di fronte allo sciacallaggio indecente che da 48 ore la destra tutta, il governo Meloni e il ministro Salvini in particolare sta facendo sul caso Hannoun, forse è il caso di mettere giù nero su bianco alcuni punti fermi e chiari.


1. Chiunque abbia utilizzato fondi per finanziare illecitamente Hamas ne risponderà (giustamente) davanti a un giudice, non di fronte ai tribunali social e men che meno sotto i post di Matteo Salvini o Fratelli d’Italia. E lo farà PERSONALMENTE, non a nome e per conto di milioni di persone che sono scesi in piazza per Gaza e hanno versato soldi in buona fede armati solo di una umanità che certa destra NON SA NEANCHE DOVE STIA DI CASA.


2. Qualunque eventuale dolo non sposta e non cambia di una virgola l’unica verità esistente che vale la pena ricordare: a Gaza è in atto un genocidio di cui i palestinesi sono vittime e i responsabili sono Israele e i criminali di guerra che mostruosamente lo governano.


3. Se giornali e media italiani avessero dedicato UN CENTESIMO di quanto dedicato a questo caso di cronaca al genocidio a Gaza, alla complicità di chi lo arma, lo protegge e lo finanzia - in primis i governi europei e italiano - oggi forse non parleremmo neanche di genocidio. 

E questa ipocrisia, questo doppiopesismo, è qualcosa che davvero dà il voltastomaco.


4. Se finanziare Hamas è grave e illegale, lo è altrettanto finanziare uno Stato genocida che viola sistematicamente da anni ogni diritto internazionale, occupa illegalmente un territorio non suo in regime di apartheid, ha sterminato quasi 80.000 tra bambini, donne e civili, ha costruito gli ultimi decenni su politiche del terrore e sui cui vertici pende un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra.


5. Usare le foto e le immagini di esponenti politici come Lepore e Boldrini o relatrici Onu come Francesca Albanese vicini o accostati ad Hannoun per esporre alla gogna chi ha semplicemente partecipato a un dibattito o si è schierato a favore di Gaza non è solo disseminare falsità e fake news su persone al di sopra di ogni sospetto ma è una gogna oscena e un atto di squadrismo indegno di un Paese che si definisce democratico.


Io sto con ognuno di loro e difendo il diritto democratico di milioni di persone di schierarsi orgogliosamente dalla parte di Gaza senza che sia messa in dubbio la loro pulizia e buona fede.  


Non lo stiamo chiedendo. Lo PRETENDIAMO.


Quando non si hanno più argomenti per difendere l’indifendibile, resta la calunnia.


E non lo consentiremo.


Ecco, mi pare tutto.

Lorenzo Tosa g

Facebook 

Abbiamo un governo fascista

 


Facebook 

Le statistiche che smentiscono le stronzate novax

 


Facebook 

Frollini71 

Ruggeei non capisci un cazzo!

 


Facebook 

Frollini71 

Secondo quella ritardata dell'Arminio

 


Facebook 

Frollini71 

Zen 347

 


Facebook 

La targa da coglione in ottone

 


Facebook 

Frollini71 

Altra prova del ritardo novax

 


Facebook 

Frollini71

Novax ritardato!

 


Facebook 

Frollini71

È sempre il solito idiota

 


Ci ho tanto, tanto, sperato, ma no, non è un fake e neppure intelligenza artificiale.


È semplicemente il vicepresidente del Consiglio nonché ministro dei Trasporti della Repubblica italiana. Al suo meglio. 


Ho perso le parole.

Lorenzo Tosa 

Facebook 

La Melona odia gli italian poverii

 


Facebook