domenica 27 aprile 2025

La Brigata Ebraica

 


Il problema della “Brigata Ebraica” il 25 aprile è semplicissimo. Si tratta di onestà intellettuale. Centinaia di ebrei italiani hanno combattuto la resistenza partigiana. L’hanno combattuta nelle Brigate Garibaldi, in Giustizia e Libertà, alcuni nelle Brigate Matteotti. Cioè nelle formazioni partigiane. La Brigata Ebraica non era una formazione partigiana. Era un reparto dell’esercito britannico, fondato da Winston Churchill, con la scelta di separare gli ebrei dal pre-esistente Reggimento Palestina, in cui ebrei e arabi combattevano insieme. Una scelta che, letta con gli occhi di oggi, sembra ispirata a fomentare quello stesso nazionalismo che oggi governa in Israele e che disprezza la vita di chi ha un’altra etnia o religione. La Brigata Ebraica britannica ha compiuto alcune operazioni militari in Italia nella primavera del ‘45 al fianco delle truppe angloamericane.


Primo Levi, Eugenio Curiel, Umberto Terracini, Emilio Sereni, Mario Fiorentini, sono solo alcuni dei nomi dei tanti partigiani ebrei o di ascendenza ebraica, di cui onoriamo la memoria e la lotta. 


Ai signori nella foto e alla stampa che li sostiene vorremmo porre la seguente domanda: perché non vi interessa nulla di ricordare i partigiani ebrei d’Italia? Perché preferite imporre nei cortei del 25 aprile le bandiere della Brigata Ebraica britannica e le bandiere di Israele, scortati da imponenti cordoni di polizia? Volete convincerci che questa non è una provocazione a tutti gli effetti contro il 25 aprile?

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