venerdì 25 aprile 2025

Attilio Folli

 

(✏️ Alessandro Fulloni) Cominciamo questa storia di Resistenza a Milano con un flashback all’indietro di ottant’anni spaccati. Cominciamo con una domanda di grazia «pervenuta qualche giorno dopo» la sentenza  — una condanna a morte, eseguita —  emessa dal Tribunale militare repubblichino. Dunque «troppo tardi», a fucilazione già avvenuta: sennò «avrei esaminato con particolare attenzione il caso di vostro fratello». 


Parole firmate, il 23 gennaio 1945, da Benito Mussolini e indirizzate a Clementina Folli, una fascista, ausiliaria delle Brigate Nere «Aldo Resega». La donna — di lei non si sa quasi nulla, se non che fosse vedova — era la sorella di un partigiano diciottenne, Attilio, giustiziato dai fascisti a Milano. Eccidio scolpito nella memoria della Liberazione: era il 14 gennaio 1945. A Campo Giuriati, allora come oggi un impianto sportivo, finiscono al muro nove partigiani: età media 20 anni. I più giovani sono tre diciottenni: appunto Attilio, poi Giancarlo Serrani e Sergio Bazzoni. I più vecchi sono Luciano Rossi e Roberto Garbino, entrambi ventiduenni. 👉 Sul Corriere l'articolo completo

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