A “In altre parole” Gramellini ha chiesto alla fornaia di Ascoli, Lorenza Roiati, se è preoccupata per gli striscioni fascisti contro di lei appesi nella sua città.
E lei ha dato una risposta che è un manuale di resistenza al nuovo fascismo.
“Non sono preoccupata nello specifico per questi due striscioni vigliaccamente appesi di notte, come è nello stile dei fascisti.
Sono più preoccupata per il clima francamente irrespirabile che si sta diffondendo in tutta italia. Perché oggi posso dirlo sulla mia pelle: gli antifascisti, le persone che difendono i valori democratici del nostro Paese, vengono identificati e fermati per un nonnulla, mentre i fascisti che vanno in giro a braccio teso in manifestazione o che cercano di intimidire i cittadini che si esprimono liberamente la fanno franca.
Io non ho paura, io sono cresciuta con i racconti di mio nonno e mio zio. Erano due partigiani, hanno fatto la Resistenza in montagna e hanno combattuto faccia a faccia con i nazisti, quelli veri.
Se lo rifarò? Certo. Ho ricevuto consigli anche per fare magliette e non solo striscioni con quella frase. Pane e antifascismo uniscono ancora oggi tutti.”
Grazie, Lorenza, per quello che hai detto. Per quello che hai fatto.
Lorenzo Tosa

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