giovedì 28 febbraio 2013

PARA MARTIA...




LE PROFEZIE DEL MAESTRO PRINCIPE DI NOSTRADAMUS

Intervista a Renucio Boscolo
di Renzo Allegri

[Una quartina riferita a Diana - 47K .jpg][Ingrandimento delle pagine del libro - 39K .jpg]


Intervista con Renucio Boscolo, studioso del grande veggente:
"Ho scoperto il rarissimo libro al quale si sarebbe ispirato l'autore delle Centurie: apparve a Venezia nel 1526 e contiene previsioni sconvolgenti, dalla storia di Padre Pio alle esplorazioni spaziali..."


"Ho scoperto un libro che è più importante di quello delle famose profezie di Nostradamus. - afferma Renucio Boscolo, il noto studioso torinese del grande autore delle Centurie - È stato pubblicato a Venezia, una trentina d'anni prima di quello del veggente francese: le Centurie sono del 1556, questo del 1526. A quella data, Nostradamus era uno sconosciuto studente di medicina, che viveva in Francia. Però, esaminando il contenuto dei due libri, si ricava che sono molto simili. Quindi, quando scrisse le Centurie, Nostradamus conosceva bene questo volume e se ne è servito per il suo lavoro".

La notizia è di quelle che fanno sobbalzare sulla sedia. Nostradamus è il "mostro sacro" della chiaroveggenza, il veggente mitico, il più accreditato e conosciuto, anche a livello di massa, in tutto il mondo. Il suo libro "Centurie", composto da 942 quartine, è da sempre al centro di meticolose interpretazioni da parte degli esperti. Su quei versi misteriosi ed ermetici sono stati pubblicati migliaia di volumi interpretativi. Sapere, ora, che vi è un libro simile, pubblicato trent'anni prima delle "Centurie" e che potrebbe essere addirittura più importante, è una di quelle notizie che fanno esclamare: Impossibile!

"Sto lavorando su questo libro da alcuni mesi - dice Boscolo - e anch'io continuo a ripetermi: impossibile, impossibile... Perché le cose che vi trovo, sono veramente sconvolgenti. Ci sono profezie che, lungo il corso della storia, si sono realizzate con precisione sconcertante, e sono tante... e alcune riguardano anche eventi del nostro tempo."

Torinese ma di origine veneta, 59 anni, Renucio Boscolo ha dedicato l'intera esistenza allo studio delle opere di Nostradamus ed è ritenuto uno dei più informati sull'argomento. Dal 1981 pubblica, ogni anno, un interessante Almanacco che quest'anno non è stato pubblicato (i testi dell'Almanacco 2004 vengono messi a disposizione dei lettori in questa rubrica - nota di Edicolaweb) dove espone le previsioni riguardanti l'anno che sta per cominciare, ricavate dalle quartine del profeta. Sempre su Nostradamus ha pubblicato anche tredici saggi, alcuni dei quali sono stati tradotti all'estero. L'ultimo di questi saggi si intitola "Così parlò Nostradamus" ed è diventato un best-seller della collana Oscar Mondadori.
Boscolo tiene il libro profetico, che si vanta di avere ora scoperto, in bella vista sul tavolo, accanto a numerosi altri grossi volumi su cui sta studiando, ma la copertina è celata e dice:

Non voglio che si veda il frontespizio dove c'è il titolo esatto. Per ora, il libro deve restare segreto. Sto lavorando, con un gruppo di amici esperti nell'interpretazione di testi profetici, per preparare un volume in cui presenteremo il contenuto di questo libro, con i relativi commenti. Non vorrei, però, che altri, sfruttando il lavoro che ho già fatto, scoprissero un'altra copia di questo libro e la pubblicassero prima di me.

E veniamo all'intervista:

Ci sono, quindi, altre copie di questo libro in giro per il mondo...

Certo. Ce ne dovrebbero essere cinque o sei. Sono sepolte in antiche biblioteche, quindi praticamente introvabili, ma ci sono. E se un buon topo di biblioteca si mette a cercare potrebbe trovarle.

Come è arrivato in possesso di questo libro?

Per caso. Ne conoscevo l'esistenza da molti anni, ma, nonostante varie ricerche, non ero mai riuscito a trovarlo. Un giorno mi ha telefonato un amico, appassionato collezionista di libri astrologici antichi. Mi disse che aveva comperato alcuni volumi molto interessanti. Li aveva comperati dai parenti di un vecchio collezionista come lui, che era deceduto. I parenti non sapevano che farsene di quei volumi polverosi e li avevano venduti. Il mio amico aveva notato che quel collezionista aveva alcuni dei miei libri su Nostradamus e li teneva proprio accanto a questo volume. Ha pensato che ci fosse una ragione specifica e mi ha telefonato. Sono andato a vedere e mi sono trovato di fronte al libro che cercavo da anni e anni. "Finalmente ti ho trovato" - ho esclamato commosso. Ho raccontato a quell'amico le mie peripezie per trovare quel volume e lui, allora, me lo ha ceduto.

Boscolo parla concitato, non riuscendo a mascherare il suo entusiasmo:

Questo volume è stato stampato a Venezia nel 1526, appena settant'anni dopo l'invenzione della stampa. È, perciò, un volume prezioso. Consta di 128 capitoli, 1.606 quartine e complessivamente 6.424 versi. Ma la cosa caratteristica e straordinaria sta nel fatto che ogni quartina è corredata da una illustrazione. Sopra i versi vi è un grande quadrato, diviso in vari triangoli, con al centro un quadrato più piccolo, dove è rappresentata una vignetta che si ispira al contenuto della quartina. Nei vari triangoli e rettangoli in cui è suddiviso il restante spazio del quadrato, ci sono numerose indicazioni astrologiche, messe in una combinazione che indica un preciso quadro astrale. Quelle indicazioni forniscono una specie di data, di periodo approssimativo in cui dovrebbero realizzarsi gli eventi indicati dalla quartina e dalla vignetta.

Boscolo mi fa vedere le pagine di questo strano volume. Una specie di fumetto "ante litteram". Pagine curiosissime e bellissime nello stesso tempo. Indicando i vari quadri astrali, Boscolo dice:

Siamo di fronte a una serie di profezie datate. Mentre gli eventi di cui trattano le Centurie di Nostradamus non hanno indicazioni di date, qui ci sono anche le indicazioni temporali, qui viene indicato il periodo astrologico in cui quegli eventi dovrebbero accadere.

Da questo punto di vista, è un libro più importante di quello di Nostradamus?

Certamente. Più importante perché indica il tempo della realizzazione della profezia. Nostradamus non lo ha fatto. Però, in una delle sue lettere aveva detto che, se lo avesse voluto, avrebbe potuto anche mettere le date degli eventi previsti dalle sue profezie. Non lo ha fatto probabilmente per distinguersi da questo libro, che egli conosceva.

Siamo certi che si tratti di un libro autentico e non di un falso, pubblicato in tempi recenti?

Sono certo che è autentico. Abbiamo fatto meticolose ricerche sia documentali che di tipo fisico e chimico.

Come è possibile collegare questo libro a Nostradamus? Come lei ha già detto, nel 1526 il futuro autore delle Centurie aveva soltanto 23 anni.

Viveva in Francia ed è impossibile che egli abbia partecipato alla composizione di questo volume. Ma, confrontando i due testi, è inconfutabile la somiglianza. Quindi è certo che Nostradamus, prima di comporre le sue Centurie, lesse e studiò questo libro. Sappiamo che, nel periodo che va dal 1535 al 1541, egli viaggiò per l'Europa e fu anche a Venezia. Probabilmente, trovandosi nella città lagunare, ebbe modo di conoscere il libro e forse anche il suo autore. Potrebbe addirittura essere stato allievo, nelle scienze esoteriche, dell'autore di questo libro e avere ricevuto da lui l'impulso a scrivere le Centurie, come "versione francese" delle profezie che qui sono riferite in italiano.

Quindi Nostradamus non avrebbe fatto altro che copiare.

No, non si può arrivare a una conclusione del genere. I due libri sono simili, tutti e due contengono testi profetici, ma per affermare che le Centurie sono una copia di questo volume, bisogna andare adagio. Le Centurie di Nostradamus sono diventate famosissime proprio perché gli studiosi hanno dimostrato che moltissime delle previsioni in esse contenute, addirittura il novanta per cento, si sono poi realizzate. Di questo nuovo libro sappiamo ancora troppo poco. Va studiato a fondo, poi si potrà dare un giudizio.

Perché Nostradamus, che era medico, a un certo momento si mise a viaggiare per l'Europa e venne anche in Italia?

Era medico ma, come molti intellettuali del suo tempo, era un grande appassionato di scienze esoteriche. Quando si laureò in medicina, a Montpellier, nel 1530, era già famosissimo per aver salvato decine e decine di persone durante alcune epidemie di peste. Aveva messo a punto delle ricette che sembravano miracolose. Tutti lo consideravano un portento. Ma quando la peste colpì la sua famiglia, non riuscì a compiere alcun miracolo. Perse la giovane moglie e due figli. Disperato, decise di lasciare la patria e di viaggiare per l'Europa. Probabilmente la medicina lo aveva deluso e la sua passione segreta per l'esoterismo e l'astrologia ebbe il sopravvento. Da bambino era stato introdotto dal nonno materno, ebreo osservante, agli studi della Cabala, delle dottrine gnostiche e neoplatoniche, della "Gematria" e del "Notarikon". Così decise di approfondire le scienze esoteriche, volle avvicinare e conoscere i grandi maestri di queste scienze occulte. A Salisburgo, in Austria, conobbe Paracelso, il famoso medico e filosofo che fu anche un grande astrologo e alchimista. Poi scese in Italia e sappiamo che soggiornò a Torino, Bologna, Firenze, Roma, Verona, Padova, Ferrara e Venezia. In queste città prendeva contatto con i vari gruppi esoterici. A Venezia, quindi, conobbe certamente questo libro, e ne conobbe anche l'autore, che era un ingegnere, maestro di esoterismo. Forse divenne allievo di questo ingegnere e forse nacque a Venezia il progetto di scrivere le Centurie. Infatti, tornato in Francia, Nostradamus si risposò e cominciò una nuova esistenza, standosene tranquillo e dedicando tutto il suo tempo alle scienze esoteriche e a scrivere le Centurie.

Perché le Centurie ebbero tanto successo, mentre il libro che lei ha trovato ora, pubblicato trent'anni prima, rimase sconosciuto?

Non è possibile dirlo. Ciò che rende questo libro importantissimo, consiste nelle date: è stato pubblicato nel 1526, cioè trent'anni prima delle Centurie, ed è un libro di tipo profetico, proprio come le Centurie. Certamente, la pubblicazione completa del contenuto di questo libro e il raffronto che si potrà fare con il contenuto delle Centurie costituiranno una autentica bomba che porterà la rivoluzione negli studi su Nostradamus.

Che genere di profezie contiene questo nuovo libro che ha trovato?

Come ho già detto, è un libro del tutto simile a quello di Nostradamus. Le varie quartine parlano di eventi futuri, guerre, pestilenze, conquiste, terremoti, scoperte scientifiche, astronomiche, vicende legate a personaggi famosi. Si parla di Napoleone, di Papi, di imperatori. Sono citate circa 800 località nelle quali l'autore colloca eventi. Si parla anche di vicende legate al nostro tempo, esplorazione dello spazio, conquista della Luna, di Marte, donne kamikaze, mafia siciliana, aumento della temperatura del globo terrestre, il ritorno degli ebrei in Palestina, guerre tra Israele e arabi, complotti orientali contro l'Italia, Padre Pio, Lady Diana, Giovanni XXIII eccetera. Il linguaggio con cui questi eventi vengono preannunciati è quello tipico delle profezie: linguaggio ermetico, anagrammato, crittografico, involuto, così da rendere spesso difficile l'interpretazione. Come Nostradamus, l'autore di questo libro non tende a indovinare, ma "vede" obiettivamente nel futuro, vede fatti, frammenti di fatti, e li riferisce, privilegiando i dettagli che lo hanno particolarmente colpito. E poi, come ho detto, ogni quartina è corredata da un quadro astrologico che aiuta la comprensione e indica il periodo temporale in cui quell'evento dovrebbe verificarsi.

Può fare degli esempi?

Va premesso che tutto questo materiale è in fase di studio. E va premesso anche che per dare una spiegazione esauriente di ogni quartina occorrerebbero pagine e pagine di osservazioni, di riferimenti. Le parole delle profezie non vanno lette solo così come sono scritte, ma vanno anche scomposte, perché, collegando parte di una parola a parte di quella successiva, a volte hai un nuovo termine molto importante per la comprensione del contenuto.
La quartina che parla del surriscaldamento della Terra dice:


"Quando la propria fede li cristiani
non apprezzeranno allora vedrai disfare
per chiari segni inusitati e strani
Quanto il Sol scalda equatore cinge il Mare."


C'è una quartina che si riferisce certamente a Giovanni XXIII. La vignetta che sta sopra raffigura il Leone di San Marco, quindi il leone di Venezia, città da dove veniva Roncalli prima di essere nominato Papa, ma simbolo anche di Bergamo, dove Roncalli era nato. La quartina dice:

"Col vice portonar di Pietro in Terra
Lettere verranno di subita Pace
con l'Aquila e col Leone che astuto giace
e il fin di questo il fa chi mai non erra."


L'interpretazione di questa quartina è più complicata, ma sono evidenti i riferimenti al "vicario di Pietro in Terra", alla lettera enciclica "Pacem in terris" e al fatto che la pace cercata da "questo che mai non erra", cioè dal Papa che per dogma è infallibile, viene perseguita anche "con l'Aquila", simbolo degli Stati Uniti, e si sa che Papa Giovanni si diede molto da fare con il presidente John F. Kennedy per evitare una terza guerra mondiale al tempo della crisi di Cuba.
C'è una quartina che fa riferimento a Padre Pio:


"Giove giova in casa de Servi el Padre Pio poi
Sopra de cui il Quinto ciel governa
Del Servo egli ti da la Fede Eterna
Se tu non manchi in li prometer toi."


Ogni parola andrebbe spiegata secondo le regole esegetiche di questo genere di letteratura e allora il significato sarebbe molto più esplicito. Ma questo si può fare in un libro, non in un articolo.
Ci sono alcune quartine che fanno riferimento a Diana Spencer:


"Veggio il Signore d'Oro scopo recetto
Diana in casa essendo di terrore
Dimostrare quel vestire di nero colore
Melanconico haver la faccia il petto."


Queste parole potrebbero riferirsi alla paura che Diana aveva, quando stava con Dodi al Fayed e presagiva di essere inseguita, spiata, controllata da persone che le volevano male. Il verso "
Veggio il Signore d'Oro scopo recetto" potrebbe indicare Dodi che, il giorno prima della tragedia, è andato a comperare un anello d'oro per Diana. Quindi, mentre Dodi va a prendere l'anello, Diana in casa è piena di terrore. Noi esegeti vediamo inserito addirittura il nome di Dodi nelle parole "essenDO DI terrore". Non è un giochetto arbitrario, senza senso: nel linguaggio profetico questo avviene spesso.
L'altra quartina dice:


"Mentre ché in Scorpione tu Diana vedi
Per nulla allora non deva già mutare loco
E se lo farai dai tuoi nemici il Fuoco
Brugiar ti veggio se non antevedi."


Nella parola "Scorpione" si potrebbe leggere anche "Corpo spione". Quindi, quando Diana è circondata da guardie del corpo e da agenti segreti, non deve spostarsi, cambiar luogo, perché se lo farà si esporrà al fuoco dei suoi nemici e finirà per essere bruciata.
E poi c'è una terza quartina, che sembrerebbe indicare la folle corsa in macchina di Diana e Dodi con la tragedia finale:


"Diana correndo orrendo per iniqui scanni
Per un che asso assonna, teco nel tuo Letto
Di maggior duolo signa Futuro effetto
Qua assassinato dei presenti Affanni."


Diana quindi corre inseguita dai killer assassini, mandati da colui che aveva dormito nel suo letto e che è diventato suo nemico, il "grande inganno" che segna il futuro di gravi conseguenze, addirittura con assassinii. Nella vignetta che sta sopra a questa quartina si vede un killer che insegue due amanti. E i vari segni astrologici riportati indicano il segno del cancro. Diana era del segno del cancro. E il 1997, anno della sua morte, era sotto il segno del toro.

Un esempio che riguarda un evento futuro?

C'è una quartina che indica un grande evento nel 2007: una sanguinosa guerra negli Urali, che costringerà le popolazioni turche e delle altre nazioni confinanti a fuggire al gran galoppo per sottrarsi alla strage. Dice la quartina:

"Quando il Sol con Saturno e Marte
Nel Leon stringe avrà Ural grande Turco periglioso intoppo
Che più fuggirà via che di galoppo
Se prima del suo fuggir morte non spiega."


Un transito del Sole con Saturno e Marte nel Leone si verificherà appunto nel 2007. E per quel tempo l'Italia sarà invasa dai profughi. Un evento doloroso "che va da Babilonia a Roma" viene indicato anche per il prossimo aprile, in Italia, cioè quando "
l'eclisse del sole infortunata / sia nell'Africo Montone". E l'eclisse africana del sole ci sarà proprio in aprile, cioè nel segno del Montone. Staremo a vedere...
Ecco, questi sono soltanto dei piccoli esempi, dei piccoli cenni a una interpretazione che, naturalmente, è molto più complessa. Il lavoro di trascrizione e di interpretazione sarà indubbiamente lungo e faticoso. Ma, dopo avere dedicato quarant'anni della mia vita allo studio dei testi di Nostradamus, posso dire che questo nuovo libro è molto più interessante, molto più sconcertante...

1 commento:

  1. Chi vuole maggiori informazioni visiti il sito REALMENGYNIUS di Renucio Boscolo. In merito all'intervista apparsa sul CHI di anni fa, è necessaria una correzione sulla quartina della Turchia che : Havrai il Turco ...non Urali, quindi cosa ai confini sia quel conflitto che oggi è manifesto, Curdi, Siria, Califfato ect. Il primo aprile del 2005 il lutto in Roma con l'Eclisse alla Morte di Woytila ! l

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