Coldiretti: -6% produzione, crolla champagne (-26%)
ROMA - I cambiamenti climatici
fanno crollare la produzione mondiale di vino che, con una riduzione
del 6 per cento rispetto allo scorso anno, raggiunge il minimo storico
da 40 anni, quando sono iniziate le rilevazioni. E' quanto emerge da
una analisi della Coldiretti sull'andamento della vendemmia 2012 che con
appena 256,1 milioni di ettolitri di vino risulta essere la piu' avara
di sempre.
Proprio mentre, dopo anni di china, torna ad aumentare il consumo globale di vino - sottolinea Coldiretti -, il crollo della produzione spinge al rialzo i prezzi di vendita dei vini sui mercati internazionali, anche per compensare l'aumento dei costi produttivi.
Un trend che - precisa Coldiretti - riguarda anche l'Italia dove peraltro si e' gia' verificato un aumento del 7 per cento dei prezzi medi di vendita del vino comune al consumo nel primo semestre dell'anno. Se il calo interessa i produttori storici come Italia, Francia e Spagna, l'aumento dei consumi si sta invece verificando - precisa Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu' elevati. Per effetto dei cambiamenti nella geografia mondiale, nel 2012 si brindera' piu' all'estero che in Italia, dove peraltro i consumi familiari in quantita' si sono ridotti dell'1,8 per cento nel primo semestre.
Il record negativo nella produzione di vino e' il risultato dei crolli nei raccolti in Francia dove si stimano 44,1 milioni di ettolitri di vino, con un calo del 14 per cento rispetto allo scorso anno, anche per effetto de crollo del 26 per cento per lo champagne. In Italia, a causa del caldo torrido e della siccita', la raccolta e' stimata a 40,5 milioni di ettolitri, in calo del 5 per cento. In Spagna la produzione e' stimata in 35 milioni di ettolitri (-8,6 per cento) e contribuisce a peggiorare il bilancio nell'Unione europea dove si prevede il record negativo di 147,9 milioni di ettolitri (-10 per cento). (ANSA)
Proprio mentre, dopo anni di china, torna ad aumentare il consumo globale di vino - sottolinea Coldiretti -, il crollo della produzione spinge al rialzo i prezzi di vendita dei vini sui mercati internazionali, anche per compensare l'aumento dei costi produttivi.
Un trend che - precisa Coldiretti - riguarda anche l'Italia dove peraltro si e' gia' verificato un aumento del 7 per cento dei prezzi medi di vendita del vino comune al consumo nel primo semestre dell'anno. Se il calo interessa i produttori storici come Italia, Francia e Spagna, l'aumento dei consumi si sta invece verificando - precisa Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu' elevati. Per effetto dei cambiamenti nella geografia mondiale, nel 2012 si brindera' piu' all'estero che in Italia, dove peraltro i consumi familiari in quantita' si sono ridotti dell'1,8 per cento nel primo semestre.
Il record negativo nella produzione di vino e' il risultato dei crolli nei raccolti in Francia dove si stimano 44,1 milioni di ettolitri di vino, con un calo del 14 per cento rispetto allo scorso anno, anche per effetto de crollo del 26 per cento per lo champagne. In Italia, a causa del caldo torrido e della siccita', la raccolta e' stimata a 40,5 milioni di ettolitri, in calo del 5 per cento. In Spagna la produzione e' stimata in 35 milioni di ettolitri (-8,6 per cento) e contribuisce a peggiorare il bilancio nell'Unione europea dove si prevede il record negativo di 147,9 milioni di ettolitri (-10 per cento). (ANSA)
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